- PK - Il nemico del ragno
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- "Ho rimesso in sesto l’universo e lei (la Soave Signora) ne ha approfittato. Tanto peggio. Darò una sistemata anche alla realtà."
- ―Pikappa
K - Il nemico del ragno è una storia scritta da Alessandro Sisti, disegnata da Claudio Sciarrone e pubblicata sul numero 13 di Topolino fuoriserie nell'ottobre 2023; fa parte della serie PKNE. Le numerose trame introdotte dall’autore nei numeri precedenti (la setta del Ragno d’oro, le indagini di Dunia Voyda sui misteri della Ducklair Tower, il guerriero Garundar, la minaccia dei due pianeti) sembrano finalmente riunirsi in una storia unica e avviarsi alla soluzione.
Trama[]
I due nuovi corpi celesti, apparsi nel cielo di Paperopoli nell’episodio precedente[1], si avvicinano sempre di più e la catastrofe appare ormai imminente. Angus Fangus segue la situazione in TV, intervistando scienziati e attaccando in diretta Pikappa e Xadhoom, che sembrano avere abbandonato la città. Paperone cerca di rassicurare i nipotini, rifiugiatisi al deposito e preoccupati anche per l’inspiegabile assenza di Paperino.
Dunia Voyda, dopo aver lasciato liberi i suoi collaboratori, si reca nel piano segreto della Ducklair Tower, di cui ha scoperto da poco l'esistenza [2] Vista la situazione drammatica, Uno rinuncia a mantenere ulteriormente il segreto. L’imprenditrice e il computer uniscono le loro intelligenze superiori per salvare il pianeta, ma senza ottenere risultati, nemmeno quando tentano di utilizzare i macchinari abbandonati nella torre dalla setta del Ragno d’oro. [3]Nel suo tempio dall’altra parte del mondo, però, la Soave Signora si accorge che a Paperopoli qualcuno ha attinto all’energia della “ragnatela d’oro:”.
Più tardi, vediamo Pikappa, reduce dalla sua avventura assieme a Neopard [1]tornare nel sistema solare, a bordo del Pk-caccia. L’eroe scopre però che il pianeta Terra è sparito. Esausto e privo di alleati a cui chiedere consiglio, Picappa si addormenta; al suo risveglio, la Terra è ricomparsa e l’astronave sta per atterrare nei pressi di Paperopoli. Ma non si tratta della vera città, bensì di quella parallela creata dai poteri mentali del Ragno d’oro.
Sempre più sconcertato dalla situazione, Pikappa è tuttavia deciso a non cadere sotto l’influsso mentale della Soave Signora, come già gli era successo in precedenza. [3] Nasconde l’astronave in un canyon nel deserto, poi si avvia a piedi in direzione di Paperopoli. Strada facendo, incrocia un gruppo di amorfi, che però lo ignorano anche dopo essere stati attaccati.. Successivamente, in una casa abbandonata, ruba una tunica per camuffarsi e un sacco per nascondere lo scudo extransformer.
A Paperopoli, al posto della Ducklair Tower, sorge il palazzo della Soave Signora. Poiché tutti gli abitanti della città sono succubi della santona, l’edificio è privo di sorveglianza e Pikappa vi può circolare a lungo liberamente, prima di essere scoperto da uno dei danzatori sacri. Pikappa lo stordisce e gli ruba il costume, ma è poi costretto a prendere il suo posto in un balletto cerimoniale, creando scompiglio perché non conosce i passi . Riesce per il momento ad allontanarsi indisturbato, ma la Soave Signora ora sa della presenza di un nemico nel suo palazzo.
Proseguendo la sua esplorazione, Pikappa raggiunte la cupola alla sommità ddell'edificio. Lì, trova Uno e Lyla, trasformati, rispettivamente, in un lampadario e nella statua che lo sorregge. Mentre l'eroe scoraggiato, ridiscende, vede gli adepti del ragno d’oro alla sua ricerca. Non volendo combattere contro i suoi concittadini, vittime del lavaggio del cervello, l’eroe si rifugia in una stanzetta, dove ritrova Dunia.
La geniale scienziata in apparenza sembra essere anche lei succube della nuova padrona, ma in realtà, grazie allo stabilizzatore di realtà datole da Uno, ha conservato la sua libertà mentale. Può così nascondere e salvare l’eroe, ingannando i segugi alla sua ricerca.
Dunia racconta a Pikappa cos’è successo nel corso della sua assenza (che è durata per lui meno di un giorno, ma diverse settimane sulla Terra). Mentre, nel piano segreto della Ducklair Tower, lei e Uno cercavano disperatamente di evitare la catastrofe, la Soave Signora si è presentata loro. L’ambigua donna ha fotto loro un’offerta che non si poteva rifiutare: salvare il pianeta trasferendolo in un altro piano della realtà, in cambio del potere assoluto. Dunia e Uno non hanno potuto che accettare, ma il loro sacrificio è stato superfluo. Pikappa rivela a Dunia che lui stesso aveva già sventato la minaccia dei due pianeti, nella sua missione all’altro capo dell’universo. [1]
Poiché, il nuovo mondo è tornato ad un'età preindustriale, dove la magia ha sostituito la tecnologia, anche il genio scientifico di Dunia è inutile per combattere la tirannia, ma c’è uno spiraglio. Poiché l’incantesimo è rivolto contro la tecnologia terrestre, quella aliena (come il Pk-caccia, costruito dagli evroniani) ne è immune.
Pikappa, fingendosi un netturbino alla guida di un carro di spazzatura, elude la sorveglianza degli adepti e lascia la città. Quando però raggiunge il canyon dove ha nascosto il Pk-caccia, l’astronave è sparita. Il lettore inutisce che l'autore del furto è Troglo,[2] apparso per due vignette a metà della storia, mentre cercava di rintracciare il mezzo con un segnalatore.
Alla Soave Signora, furente per l’evasione, si presenta uno dei suoi sudditi, offrendosi di catturare il fuggiasco. Si tratta di Garundar, che spera di sistemare il conto in sospeso con Pikappa [2]
Note[]
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