- Nemico invisibile
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- "Ci vuole assoluta fiducia in sé, per affrontare la vita ad occhi chiusi."
- ―Kenzaburo Tenai
Nemico invisibile è un episodio della serie PK - Pikappa, scritto da Michele Foschini, disegnato da Giada Perissinotto e apparso per la prima volta nel luglio 2004, sul numero 24 della rivista omonima.
Nemico invisibile[]
Paperino ha trovato lavoro nel call-center della Duckweb. Lo stesso giorno in cui la ditta lancia un satellite per potenziare la propria rete informatica, una misteriosa creatura, proveniente dal fondo del mare e invisibile non solo agli occhi umani, ma anche ai sensori di Uno, si aggira per la città, nutrendosi di tutta l’energia che trova.
Dopo aver impedito in extremis un disastro ferroviario, PK ha uno scontro con la creatura invisibile nel quartiere giapponese di Paperopoli, Little Tokyo e, pur uscendone sconfitto, salva la vita al piccolo Jotaro Kenai e ai suoi amici. Per gratitudine, il nonno di Jotaro, Kenzaburo Tenai, maestro di arti marziali, gli insegna le tecniche dell’antica scuola del vento fra i mandorli, basate sul combattimento ad occhi bendati.
Una volta che PK ha lasciato Little Tokyo, Uno riesce finalmente a identificare la creatura: è un adattoide, un essere dalle straordinarie capacità mimetiche, creato in laboratorio dagli scienziati del pianeta Urath per svolgere funzioni di esploratore. Caduto sulla terra dopo che la sua navicella si è scontrata con il satellite della Duckweb, l’adattoide sta cercando di recuperare il mezzo, senza il quale è condannato all’autodistruzione e si sta ora dirigendo verso il deserto.
PK segue le tracce dell’adattoide e ha un secondo scontro con lui presso una centrale atomica. Usando le tecniche apprese da Kenzaburo, l’eroe riesce a deviare il percorso dell’essere e ad evitare una catastrofe nucleare.
L’adattoide raggiunge infine il luogo in cui è nascosta la navicella: Mount Heinemann, un centro di ricerche della Robolab. Nonostante l’opposizione del direttore del centro, il cinico dottor Pennington, e delle guardie, PK consente all’alieno di recuperare l’astronave e di ripartire per il suo pianeta. Tornato a Little Tokyo nei panni di Paperino, l’eroe è riconosciuto e salutato da Kenzaburo.
Analisi[]
La storia introduce il tema del contrasto fra misticismo orientale e cultura scientifica occidentale,già presente nelle serie precedenti col personaggio di Everett Ducklair. Il primo elemento è rappresentato dal maestro Kenzaburo, la cui saggezza secolare, ignorata anche dal nipote riesce a risolvere una situazione troppo difficile anche per Uno. Al contrario, il personaggio di Pennington, disposto a sacrificare l’adattoide e rischiare una catastrofe per studiare la navicella aliena, mostra gli eccessi a cui può arrivare una scienza fine a sé stessa e priva di umanità.
Da notare anche il messaggio antirazzista e umanitario: quello che appare a prima vista un mostro terificante, è in realtà un essere sperduto che lotta per la sopravvivenza.
Storia breve – Il pozzo[]
(Scritto da Stefano Ambrosio, disegnato da Vitale Mangiatordi) Sul Pozzo, lo scienziato Zoster mostra a Gorthan i risultati dei suoi esperimenti genetici [1] volti a creare nuove creature da usare come arma di conquista e distruzione, ma i superesseri da lui creati sono, a uno a uno, divorati dalle piante carnivore e dalle bestie feroci che infestano il pianeta. Zoster, in realtà, ha già creato da anni un superessere in grado di superare la prova, ma lo tiene nascosto, per non perdere il suo lavoro di ricercatore.
Curiosità[]
- In numerose tavole, soprattutto in quelle ambientate a Little Tokyo, la Perissinotto imita volutamente lo stile dei manga (vignette di forma irregolare, primissimi piani, sequenze mute, tratto essenziale).
Note[]