Miss Witchcraft è un personaggio inventato da Bruno Enna e Alessandro Barbucci facente parte dell'universo di Paperino Paperotto e comparso per la prima volta nel 1999 nella storia Paperino Paperotto e la strega di Quack Town pubblicata su Topolino 2292.
Aspetto e Carattere[]
La maestra Witchcraft indossa un lungo abito rosa , dei grossi occhialoni e un bel fiocco tra i capelli. Durante il corso degli anni di pubblicazione i suoi capelli sono passati dal castano al biondo, e in alcune storie (come Paperino Paperotto e il cugino del giorno dopo) il colore dei vestiti e dei capelli della maestra cambiava da tavola a tavola.
La signorina Witchcraft è una maestra dolce, gentile, severa, molto preparata e appassionata di biologia. Durante gli anni si è dimostrata molto competente riuscendo a domare anche i bollenti spiriti di Paperino Paperotto e i suoi amici, farsi volere bene da tutta Quacktown nonchè far innamorare di sé lo sceriffo Marble.
Di lei si sa solo che è laureata in biologia e che ha un fratello di nome Rudolph, campione sportivo in varie discipline. In Paperino Paperotto e la scuola con la "Q", si viene a sapere che i suoi genitori si chiamano Lloyd ed Eleanor e ha altri due fratelli laureati di nome Greg e Peter. L'intera stirpe dei Witchcraft è impegnata nel campo culturale e scientifico. I suoi genitori abitano in una lussuosa villa alla periferia di Paperopoli, dove ai muri sono appesi i ritratti di tutti i membri della famiglia, passati e presenti.
Apparizioni[]
Viene introdotta per la prima volta nella storia Paperino Paperotto e la strega di Quack Town arrivando dalla città per sostituire la moglie del sindaco come nuova maestra. Paperino Paperotto convince tutti i suoi amici che la maestra sia in realtà una strega, poichè (essendo una biologa) non ha paura dei ragni e quindi tentano di sbarazzarsi di lei, ma dopo una giornata passata con lei per punizione iniziano a cambiare idea.
Nelle storie successive la Witchcraft diventa quindi una presenza fissa, spesso aiutando Paperino ed i suoi amici a togliersi dai guai.