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  • Minniborg e i Vichinghi perbene
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Minniborg e i Vichinghi perbene è una storia di Roberto Gagnor e Stefano Intini, pubblicata per la prima volta sul numero 2938 di Topolino.

Trama[]

Scandinavia, anno Mille. Il terribile vichingo Gambadilegnurk il Trucido assalta i villaggi con la sua ciurma (tra cui figurano Trudegonda la Manesca, Plottigard il Crudele e Sgrinfjar lo Sgraadevole) facendo danni anche per i loro modo estremamente rozzi e poco igienici. In un altro villaggio, Minniborg cerca di convincere i compaesani ad affrontare insieme i vichinghi quando arriveranno anche da loro: così, quando viene avvistato un drakkar vichingo tutti si rifugiano in casa. Tuttavia non si tratta di Gambadilegnurk, ma di altri vichinghi dai modi cortesi e che usano persino i verbi correttamente: Topjorn il Perbenino, Pippulf l'Eccentrico e Horazjold il Comprensivo. I tre vengono ben accolti e si tiene una cena serale. Minniborg è sorpresa che esistano vichinghi come loro e Topjorn confessa che lui ed i suoi amici infatti sonno stati cacciati dalle altre tribù perché troppo educati e perché preferiscono fare gli attori ed i saltimbanchi come dimostrano i loro attrezzi di scena. Minniborg chiede quindi ai tre di fare la parte di vichinghi feroci in modo da scoraggiare Gambadilegnurk dall'attaccar briga con loro.

Topo 2938-058

Il giorno dopo, Topjorn, Pippulf e Horazjold cominciano ad esercitarsi per entrare nella parte, ma senza successo e Topjorn spiega che non ha voglia di dover fare il bullo per colpa degli altri. Arrivano Gambadilegnurk ed i suoi vichinghi che rimangono molto perplessi dalla vista dei tre che li hanno preceduti. Tuttavia quando Topjorn parla delle leggi di un fantomatico "codice depredatorio", Gambadilegnurk acconsente ad andarsene non volendo fare brutta figura dato che non ha idea se tale codice esista o no. Verso sera, si celebra una festa per i tre eroi.

La festa dura poco perché Gambadilegnurk ritorna all'assalto e stavolta il villaggio viene distrutto; inoltre Topjorn, Pippulf e Horazjold sono catturati e la loro nave affondata. Vedendo però Gambadilegnurk rapire Minniborg per fare da domestica, qualcosa scatta in Topjorn che si libera ed utilizza la sua abilità da saltimbanco per abbattere Sgrinfjar e liberare i due compagni. I tre si infiltrano sulla nave di Gambadilegnurk recuperando gli oggetti di scena rubati e fingendosi dei mostri la cui vista mette in fuga diversi nemici. Gambadilegnurk si accorge del travestimento ed affronta Topjorn che, sebbene armato solo di una spada di legno, fa cadere l'avversario fuori dalla nave facendolo scivolare su dei pesci; Pippulf, nel tentativo di scagliare una freccia infuocata, la fa finire sulla polvere pirica causando un'esplosione che distrugge la nave. Gambadilegnurk si arrende e Minniborg ringrazia Topjorn con un bacio.

Tempo dopo, dai resti della nave è stato ricavato il primo teatro vichingo dove i tre possono esibirsi: in tutta la zona vige pace e tranquillità, mentre Gambadilegnurk ed i suoi sono in catene e costretti a seguire un corso di buone maniere.

Pubblicazioni italiane[]