- Milano
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- "Noi andavam per lo solingo piano, / quando ad un bosco fummo appropinquati / che somigliava al Parco di Milano: / alberi secchi e tronchi scortecciati, / bucce d'arancia e pelli di salame, / fra l'erbe e i fior di polverosi prati..."
- ―'L'Inferno di Topolino, canto XIII
Milano è una grande città d'Italia, in età contemporanea la più importante e popolosa del Paese dopo Roma; ricorre con una certa frequenza nell'universo dei paperi e in quello dei topi, a quanto pare solo in storie di creazione italiana.
Storia[]
Milano fu fondata nell'antichità da tribù celtiche, ha molti secoli di storia e ha rivestito una notevole importanza in tutte le epoche. Anche se la città contemporanea appare quasi completamente moderna, conserva importanti monumenti del passato come il Duomo, il Castello Sforzesco e il Teatro alla Scala.
Nel Quattrocento Milano fu capitale della signoria di Ludovico il Moro, che diede impulso alla costruzione del Duomo e contribuì a rendere noto il panettone, celebre dolce inventato appunto in quell'epoca[1]. In seguito la città fu conquistata dagli spagnoli, che soprattutto nel Seicento si distinsero per un governo esoso e autoritario: la popolazione reagiva con frequenti scioperi dei servizi postali, tanto che in certi casi la città era letteralmente "in preda alle poste"[2], inoltre era costretta a subire i capricci della viziata ma potentissima marchesina Esmeralda de Gomez[3]. I disordini non mancavano di impressionare occasionali visitatori provenienti dalla campagna, come Paperenzo Strafalcino e Renzo Topoglino.
In età contemporanea la metropoli lombarda, politicamente unita all'Italia fin dal 1861 (stando alla data valida per il mondo reale), è di grande importanza come mercato finanziario e come città d'arte e di cultura, ma è anche nota per i suoi problemi come l'inquinamento atmosferico[4] e la scarsa manutenzione del verde pubblico[5]. Rimane comunque una città visitata abbastanza spesso da Paperi e Topi. In un'occasione Zio Paperone, avvalendosi capziosamente di un documento quattrocentesco originale firmato da Ludovico il Moro, si attribuì temporaneamente il titolo di Duca di Milano e il possesso del Castello Sforzesco[6]. Milano ha anche visto agire DoubleDuck in ben due missioni segrete all'estero[7].
Apparizioni[]
Il nome di Milano è citato probabilmente per la prima volta nel canto XIII della prima parodia Disney, L'Inferno di Topolino (1949). La città è rappresentata per la prima volta in Paperino e la scoperta dell'Italia, dove Paperone ha un diverbio in Piazza del Duomo con un vigile che lo ha multato; in una puntata successiva, i paperi mostrano di apprezzare molto alcuni panettoni milanesi trovati nella stiva di una nave. Poi, a parte una fugace raffigurazione in Mago Merlino presenta: Paperino e la "850", di Rodolfo Cimino e Giovan Battista Carpi (1964), una vera e propria ambientazione milanese non sembra precedere il 1976, anno in cui fu pubblicata un'altra celebre parodia, I promessi paperi, direttamente ispirata al romanzo I promessi sposi, di ambientazione lombarda e milanese[8]. In seguito la città è comparsa varie altre volte, sempre per opera di autori italiani.
Va ricordato anche l'originale esperimento della storia Paperino Pendolare, formalmente ambientata a Paperopoli e dintorni, ma in cui la città del Calisota presenta moltissimi tratti in comune con Milano: in particolare, la stazione è disegnata dal milanese Marco Rota come una copia quasi perfetta della Stazione Centrale del capoluogo lombardo.
Essendo stata Milano anche la sede della casa editrice di Topolino prima del passaggio alla Panini nel 2013, è facile che appaia nelle storie autocelebrative del periodico.
Storie[]
Segue una lista di storie in cui Milano è raffigurata o almeno citata:
- L'Inferno di Topolino, di Guido Martina e Angelo Bioletto (1949; solo citata)
- Paperino e la scoperta dell'Italia, di Guido Martina e Luciano Bottaro (1956)
- Mago Merlino presenta: Paperino e la "850", di Rodolfo Cimino e Giovan Battista Carpi (1964)
- I promessi paperi, di Edoardo Segantini e Giulio Chierchini (1976)
- Paperinik e la marcialonga "furtiva", di Giorgio Pezzin e Giorgio Cavazzano (1976; solo citata)
- Topolino e la leggenda del panettone, di Bruno Sarda e Massimo De Vita (1986)
- I promessi topi, di Bruno Sarda e Franco Valussi (1989)
- Paperino e l'introvabile Topolino, di Bruno Sarda e Valerio Held, (1993)
- Zio Paperone Duca di Milano, di Giorgio Pezzin e Studio Recreo (1994)
- Pico e il panettone da favola, di Nino Russo e Giulio Chierchini (1994)
- Topolino e l'indagine meneghina, di Sergio Tulipano e Luca Bonardi (1996)
- DoubleDuck - Prima della Prima, di Fausto Vitaliano e Giorgio Cavazzano (2008)
- Paperino, Amelia e il mitico Numero 1, di Bruno Sarda e Giuseppe Dalla Santa (2009)
- Topolino e l'Italia ri-unita di Marco Bosco e Paolo Mottura (2011)
- DoubleDuck - Il convitato di gesso, di Fausto Vitaliano e Marco Mazzarello (2011)
- Zio Paperone e l'ultima avventura, di Francesco Artibani e Alessandro Perina (2014; solo citata)
- Paperino Qui Quo Qua e il grande gioco geniale, di Bruno Enna, Alessandro Perina, Andrea Freccero, Giampaolo Soldati, Lorenzo Pastrovicchio e Nicola Tosolini (2019)
Note[]
- ↑ Cfr. le storie Topolino e la leggenda del panettone e Pico e il panettone da favola.
- ↑ Cfr. I promessi paperi.
- ↑ Cfr. I promessi topi.
- ↑ Tanto che Archimede si procura lo smog direttamente da Milano per rifornire i fumogeni di Paperinik: cfr. Paperinik e la marcialonga "furtiva".
- ↑ Non a caso Topolino, visitando i gironi infernali in stato di ipnosi, sembra riconoscere il parco centrale della città:cfr. L'Inferno di Topolino.
- ↑ Cfr. Zio Paperone Duca di Milano.
- ↑ Cfr. DoubleDuck - Prima della Prima e DoubleDuck - Il convitato di gesso.
- ↑ Lo stesso romanzo è stato lo spunto per una parodia creata tredici anni più tardi, I promessi topi.