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- "Nipote... ci incontriamo, finalmente!"
- ―Massimiliano a Topolino che lo crede un fantasma
Massimiliano Topo "zio Max" (in originale Maximilian Mouse "uncle Max") è un personaggio dell'universo dei topi, prozio di Topolino; è apparso unicamente nella storia Topolino e la casa misteriosa (1944-1945), scritta da Bill Walsh e disegnata da Dick Moores, Floyd Gottfredson, George Waiss e Paul Murry.
Storia e apparizioni[]
Un giorno Topolino apprende che il prozio Massimiliano - di cui sa molto poco, se non che è considerato la pecora nera della famiglia - è morto e gli ha lasciato in eredità una casa poco fuori Topolinia.
La casa ha un aspetto inquietante, così come il ritratto dello stesso zio, e in essa si verificano avvenimenti molto strani e all'apparenza paranormali; Topolino però non intende rinunciare all'eredità e cerca di vederci chiaro sulle attività del parente (che in precedenza è stato investigatore privato e si è occupato di casi piuttosto scabrosi), soprattutto quando conosce Drusilla, una ragazza che afferma di essere prigioniera nella casa, in quanto l'abitazione sarebbe posseduta dal fantasma di Massimiliano, pericoloso criminale sia in vita che nell'aldilà.
In realtà il prozio è vivo e non è affatto un criminale: Drusilla è una scienziata pazza che ha inventato un filtro di lunga vita, con cui si mantiene giovane da circa un secolo, e numerosi filtri ipnotizzanti, e ha cercato di coinvolgere Massimiliano nelle sue malefatte. Quest'ultimo ha reagito sottraendole la formula del filtro di lunga vita, senza il quale Drusilla andrebbe rapidamente incontro all'invecchiamento e alla morte: la scienziata ha diffuso la notizia che Massimiliano è morto per attirare un suo parente e usarlo come ostaggio.
Benché inizialmente Topolino creda che lo zio palesatosi sia un pericolosissimo fantasma, i due in breve si spiegano e dopo una serie di vicende riescono a fuggire dalla casa misteriosa, in cui si è sviluppato un enorme incendio: Drusilla, non volendo abbandonare il suo laboratorio e le sue formule, rimane probabilmente vittima dell'incendio stesso.
Il personaggio di Massimiliano non è stato più ripreso, e non si sa più nulla di cosa abbia fatto dopo aver perduto tragicamente la casa.
Caratteristiche del personaggio[]
Lo zio Massimiliano è presentato in modo da apparire inquietante tanto quasi da poter spaventare i lettori: lo stratagemma narrativo prevede di farlo apparire inizialmente come un crudele antagonista, per di più dotato di poteri soprannaturali, mentre nella seconda parte della storia si chiarisce che si tratta di un personaggio positivo e ben disposto verso il nipote (e parallelamente si scopre la vera indole dell'apparentemente innocente Drusilla).
L'aspetto contribuisce molto a questa caratterizzazione: se Drusilla è una ragazza di bella presenza, lo zio Massimiliano (visibile all'inizio solo in un ritratto) ha un'immagine molto poco rassicurante. È un topo antropomorfo anziano, piuttosto alto, con il pelo nero ma una folta barba grigia, e il muso piegato verso il basso, secondo un espediente grafico che generalmente contrassegna personaggi negativi. Contribuiscono ad accrescere l'impressione di scarsa gradevolezza le sopracciglia nere e folte, le profonde occhiaie nere e i denti molto aguzzi.
Essendo descritto come prozio di Topolino è probabilmente fratello del nonno paterno di Topolino, avendo infatti lo stesso cognome del pronipote. È da credere inoltre che sia figlio di Albemarle Topi, bisnonno di Topolino.