- Mac Paperin - Missione impossibile
- Commenti
Mac Paperin - Missione impossibile è una storia scritta da Marco Rota per la rivista danese Anders And & Co, pubblicata per la prima volta in Italia su Zio Paperone # 186 nel marzo 2005. Si tratta del settimo episodio della saga di Mac Paperin.
Trama[]

Il cantore
La guarnigione del castello di Malcot si sta allenando mentre il comandante Mac Paperin canta accompagnandosi con un mandolino; da quando Lady Paperina ha espresso apprezzamento per le sue serenate, si crede provvisto di spiccate doti musicali, nonostante sia in realtà stonatissimo. Nel bel mezzo della performance, però, un messo annuncia che un manipolo di vichinghi, accampatisi alle Orcadi, si sta preparando ad attaccare Malcot per conquistare la Caledonia.
Mac Paperin è consapevole che i suoi armigeri ben poco potranno contro un'orda di feroci vichinghi; mentre medita sconsolato, Piccolo Krack involontariamente piomba su un'asse, in bilico su un tronco, alla cui estremità è seduto il comandante: il poveretto viene così violentemente sbalzato in aria, sfonda il soffitto ligneo e si ritrova in una stanza segreta. Ripresosi dallo stordimento, vede accanto a sé un vecchio tomo intitolato Il libro segreto delle formule magiche: tra varie ricette inutili o ovvie (“per perdere peso smetti di mangiare”), Mac Paperin trova le indicazioni per produrre un filtro capace di trasformare agguerriti soldati in codardi. Pensa quindi di utilizzarlo per indebolire i vichinghi, prepara il filtro e salpa con Piccolo Krack e con il suo mandolino verso le Orcadi.

Mac Barbanera
Il primo incontro infelice è con i pirati scozzesi, capitanati da Mac Barbanera; questi, saputo del filtro magico, lo vuole avere e minaccia di buttare a mare Mac Paperin. Piccolo Krack, vedendo in pericolo il suo comandante, inverte i destini e getta a mare i pirati.
Dopo aver superato una tempesta, i due caledoni si imbattono in un drakkar: si travestono da vichinghi e si presentano all'equipaggio sostenendo di essere diretti alle Orcadi, dai vichinghi di cui tanto si parla; offrono i loro servigi di cuochi e musici per essere scortati fin lì.

Il capo vichingo
La proposta è accettata perché anche questi vichinghi vogliono raggiungere le Orcadi e unirsi alla spedizione contro Malcot. Mac Paperin e Piccolo Krack cucinano la cena, che è pessima, ma il filtro magico che il papero ha versato nel cibo ben presto fa effetto e tutti, rabboniti, lo trovano squisito e chiedono a Mac Paperin di cantare, lodandolo per quella che a loro pare una bella voce.
Il giorno dopo Mac Paperin, ripresi gli abiti da caledone, si aggira tra i vichinghi per controllare le loro reazioni: sono tutti ingentiliti e si scambiano vasi di fiori senza reagire agli insulti che il comandante rivolge loro; solo un gruppetto ha mantenuto l'aggressività originaria: Piccolo Krack infatti non ha versato la pozione in tutti i piatti per potersi scontrare ancora con qualche rivale e tenersi in esercizio.

le divisioni
Così da una parte Mac Paperin intona le sue canzoni per commossi ascoltatori, dall'altra Piccolo Krack ingaggia da solo lotte coi vichinghi battaglieri. Alla fine però, il filtro che avrebbe dovuto durare anni si esaurisce molto prima e i due caledoni devono fuggire dai vichinghi tornati bellicosi. Saliti su una barchetta prendono il mare, con gli inseguitori in scia; ma incontrano di nuovo i pirati scozzesi, ai quali Mac Paperin dice di aver dato il filtro ai vichinghi: Mac Barbanera attacca il drakkar e mentre i due equipaggi se le danno di santa ragione, Il capitano e Piccolo Krack ritornano indenni a Malcot.
Analisi[]
La storia ha naturalmente ben poco a che fare con le serie televisive e cinematografiche dallo stesso titolo: qui si raccontano le solite goffaggini dei caledoni e la veemenza un po’ ottusa dei vichinghi, cui fanno da alter ego i pirati scozzesi. Mac Paperin si dedica invece al messaggio pacificante della musica, nonostante le sue qualità canore non siano gran che e neppure le sue doti di compositore: l'incipit della canzone prediletta è ispirato al Tango delle Capinere (“Laggiù in Caledonia…. Terra di sogni e di guerrieri”), ma prosegue in successive rappresentazioni a parlare di pecore lanuginose di Caledonia in rima con begonia. In questa storia non appare Lady Paperina, che viene solo citata e scomparirà definitivamente negli ultimi episodi.
Come è solito fare, anche qui Rota lascia la sua sfraghís, il suo sigillo: nell'antico libro di pozioni magiche, tra alcune parole leggibili e altre meno, camuffate nella scrittura, si nota invece chiaramente il nome dell'autore e forse quello della sua città natale, Milano.
Principali Pubblicazioni italiane[]
- Zio Paperone # 186 (2005)
- Tesori International # 10 (2017)
Storia precedente | Mac Paperin - Missione impossibile | Storia successiva |
---|---|---|
Mac Paperin - Il nobile Piccolo Krack | ottobre 2002 | Mac Paperin - Problemi di tasse |