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  • Lo strano caso di Topo Jekyll e Mister Mike
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Lo strano caso di Topo Jekyll e Mister Mike è una storia di Francesco Artibani, Alessandro Bottero, Silvano Caroti e Andrea Ferraris pubblicata in due tempi su Topolino # 2037.


Trama[]

Primo tempo[]

Antefatto: a Londra, nel 1887, Robert Louis Stevenson ha terminato di scrivere una lettera in cui rivela che la storia di Jekyll e Hyde è ispirata a fatti reali.

Sempre a Londra, nel 1994, la lettera ritrovata è esposta al pubblico e qualche giorno dopo, a Topolinia, Marlin e Zapotec ne discutono; per risolvere il dubbio sulla veridicità della notizia chiedono a Topolino e Pippo di intervistare Stevenson e di scoprire i fatti reali. La Macchina del tempo è pronta e i due, in abiti ottocenteschi, con giacca a doppia coda e tuba, partono. Qualcosa però va storto: la macchina entra in corto circuito e Topolino si sdoppia per un istante; ma gli amici riescono comunque a raggiungere la meta apparentemente senza danni.

Topijekyll

La trasformazione

Topolino e Pippo si presentano a Stevenson e vengono accolti cordialmente; scoprono anche con stupore che lo scrittore non ha ancora iniziato il romanzo in questione. Non fanno però in tempo ad approfondire perché Topolino è improvvisamente vittima di un mutamento: pur mantenendo nel complesso le proprie caratteristiche somatiche, assume un aspetto losco e trasandato e si presenta come Mister Mike. Il personaggio è l'opposto di Topolino: ruba un calesse e si getta sulle strade di Londra a pazza velocità, strappa il lecca-lecca a un bambino e comincia una serie di scherzi brutali ai danni degli astanti. Recuperato da Pippo e Stevenson, viene riportato a casa di questi e pare tornato normale.

Mikeregina

La statua

Ma la mattina dopo è nuovamente Mike e questa volta se la prende con la statua della regina, che verrà inaugurata il giorno stesso: sostituisce la corona d'oro con un colapasta e rumoreggia nella piazza con due coperchi.

Intanto Marlin e Zapotec aspettano il rientro dei due amici, che avviene all'ora prevista.


Secondo tempo[]

Ma non è Topolino a presentarsi, bensì Mister Mike, che provoca i due scienziati e viene da loro immediatamente legato e reso inoffensivo. Marlin e Zapotec si accalorano a identificare il fenomeno (transfert o parascissione?), ma alla fine abbandonano le rivalità e chiedono a Pippo di badare a Mister Mike mentre loro cercano una soluzione.

Scherzacci2

Gli elefanti

Pippo si reca a casa di Topolino e cerca di far indossare al suo sgradito pupillo abiti moderni, ma con un trucco il diabolico topo chiude Pippo nell'armadio e ricomincia con gli scherzacci: guida gli elefanti di un circo dritti in un negozio di porcellane e cristalli e rovescia a terra le casse di frutta di un ortolano. Ma all’improvviso, in un vicolo appartato, subisce la trasformazione e si ritrova Topolino. Per giunta in quel momento passa Minni; Topolino si nasconde, ma la fidanzata lo vede ugualmente e crede che la eviti per non accompagnarla ai saldi.

Mkeminni

Mike e Minni

Ritornato Mike, la creatura riprende gli scherzi: raggiunge Minni ai magazzini, la insulta e, all'arrivo dei poliziotti, tenta la fuga appeso ad un cordone: questo si spezza e Mister Mike è alla mercé della polizia. Portato da Basettoni, finge di chiamare il suo avvocato: è il solito trucco per fuggire ma Pippo, esasperato, lo cattura e lo porta ancora una volta legato a casa di Topolino. Poco dopo è convocato con il pestifero essere da Marlin e Zapotec; i due hanno trovato la soluzione: riproducendo l'interruzione del flusso temporale causata dal corto circuito, dovrebbero invertire il fenomeno. Così infatti avviene: Mister Mike viene chiuso nella macchina, si sdoppia e, mentre scompare nel vortice temporale, minaccia un suo ritorno.

Ritornotopo

La liberazione

Topolino ricompare con le sue sembianze e il suo carattere, felice ma consapevole di dover dare molte spiegazioni a tutti. Pippo allora propone di ritornare indietro nel tempo per sistemare ogni cosa…


Analisi e confronti con l'originale[]

Le parodie disneyane del racconto di Stevenson, Lo strano caso del dottor Jekyll e di Mister Hyde sono tre e questa è l'intermedia fra Lo strano caso del dottor Paper e di mister Paperyde del 1984 e Lo strano caso del Dottor Ratkyll e di Mister Hyde del 2012.

L'adattamento del romanzo è piuttosto libero: uno dei temi portanti del racconto originale, la ricerca scientifica e l'eticità di alcune scoperte, è accantonato e sopravvive solo, e debolmente, nella presenza di Marlin e Zapotec; vengono invece privilegiati l'aspetto letterario, l'ispirazione di Stevenson, ma soprattutto il tema del doppio, che tanta parte ha nella letteratura dell'Ottocento. Il rispettoso e razionale Topolino diviene una sorta di monellaccio adulto totalmente privo di sensibilità nei confronti del prossimo. Ma l'assunto del romanzo, vale a dire che in ogni essere umano convivono differenti aspetti del carattere e che la brutalità può a volte prevalere, non si adatterebbe al personaggio di Topolino che deve rimanere un exemplum positivo. La difficoltà viene quindi aggirata dalla spiegazione che i due professori danno della metamorfosi del loro amico: l'incidente alla macchina «ha aperto una finestra su una dimensione malvagia, parallela alla nostra»; quindi si tratta di un evento esterno e Topolino non ha crudeltà nascoste.

Jekyllprimo

Jekyll e Hyde nella versione Disney

Per quanto riguarda l'idea di Stevenson, che nella lettera afferma di essersi ispirato a un episodio reale, la dichiarazione afferisce ovviamente solo alla rilettura disneyana. Ci sono stati comunque tentativi di risalire a fatti di cronaca che possano in qualche modo aver suggerito la vicenda e, poiché Stevenson è nato ad Edimburgo, il primo riferimento sembrerebbe essere a Deacon Brodie, uomo rispettabile di giorno e criminale di notte, giustiziato nel 1788, ma la cui fama non è ancora spenta e ad Edimburgo ci sono vari riferimenti a lui -e al racconto di Stevenson- in alcuni pub e tradizioni locali.[1]

Per quanto riguarda invece i precedenti letterari, è stata segnalata una vicinanza ad un inquietante romanzo di James Hogg, Le memorie private e le confessioni di un peccatore giustificato, pubblicato nel 1824, nel quale un giovane uomo si abbandona, sotto l’influsso di un diabolico alter ego, a vari crimini, convinto della sua predestinazione alla salvezza.[2]

Principali pubblicazioni italiane[]

Note[]

  1. [1]
  2. [cfr. l'introduzione all'edizione Penguin del racconto di Stevenson, a cura di John McRae, uscita nel 2000
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