- Le Grandi Parodie Disney
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Le Grandi Parodie Disney è stata una collana di volumi monografici contenenti famose Parodie Disney di romanzi e film celebri.
Storia[]
La pubblicazione inizia a luglio del 1992 con una periodicità mensile ed un prezzo di 5900 lire. La cura della collana venne affidata a Alberto Becattini e Lidia Cannatella.
I primi volumi ristampavano contenuti della collana Cartonati Disney, ma dal numero 8 cominciarono ad essere ristampate parodie appare solo su Topolino (molte sceneggiate da Guido Martina con la collaborazioni di diversi artisti) e divenne una testata regolare. Una versione rilegata della collana fu realizzata per le fumetterie arrivando fino a 6 volumi.
Nel dicembre 1994 la testata passa da 5900 a 8000 lire mantenendo il formato e con un numero di pagine stabile a 62, ma diventa cartonato. Nel 1996, dal numero 52, la testata diventa bimestrale ed il prezzo sale a 12000 lire.
Arrivata a 71 volumi, si decise di pubblicare materiale inedito e partirono le Pippoparodie ovvero un ciclo di storie realizzate da autori americani in cui Pippo interpreta dei personaggi storici. L'ultimo volume, il 78 (Pippo Gutenberg), uscì nelle edicole italiane nel febbraio 2001 e la testata fu chiusa visto lo scarso riscontro di pubblico.
Caratteristiche[]
La struttura della testata era ispirata a della collana Cartonati Disney nota anche come "I Grandi Classici di Walt Disney", dei cartonati con tavole rimontate in modo da far stare 60 pagine in 40 e con copertine realizzate da Giovan Battista Carpi. Le Grandi Parodie Disney aggiunge a questa struttura un introduzione nella quale si parla dell'autore e dell'opera originale da cui è stata tratta la parodia. Successivamente, la foliazione raggiunse tra le 50 e le 60 pagine consentendo di inserire maggiori informazioni ed illustrazioni.
Uno dei marchi di fabbrica della collana era proprio il rimontaggio della tavole, con una nuova colorazione ed un nuovo lettering per adattare sul nuovo formato più grande storie che erano state pensate per un formato tascabile come Topolino.
Dal numero 16 la collana subisce un restyling di copertina. Scompaiono gli sfondi di Carpi utilizzando personaggi che si muovono su di un colore neutro, il titolo diventa molto più grande e con una stella gigante di base. La collana inizia inoltre a ristampare sia classici che storie più contemporanee arrivando in alcuni casi ad inserirne due invece di una.
Col passaggio al cartonato e l'aumento a 62 pagine nel 1994, aumenta la sua qualità editoriale diventando una vera e propria testata per collezionisti sebbene uscisse in edicola. Con poche modifiche alle copertine, la struttura interna rimane invariata.
La pubblicazione dell'ultimo ciclo con la PippoParodie fu accompgnata da un nuovo layout grafico interno ed esterno con copertine realizzate da Donald Soffritti.
Curiosità[]
- La maggioranza delle storie pubblicate sono quasi tutte italiane essendo il filone delle Parodie molto legato alla scuola Disney italiana.
- Nonostante la chiusura di Le Grandi Parodie diverse collane hanno tentato successivamente di replicarne il successo come I Classici della Letteratura (allegato al Corriere della Sera), Capolavori della Letteratura dell'Editore Giunti e Parodie Disney Collection della Panini Comics.
Collegamenti esterni[]
- Archivio di Le grandi parodie (Disney) su INDUCKS.org