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La Macchia Invisibile è una storia di Matteo Venerus e Francesco D'Ippolito pubblicata in due tempi su Topolino # 3400.

La storia è la parodia del romanzo di H. G. Wells L'uomo invisibile.

Trama[]

Primo tempo[]

Alla fine dell'Ottocento, in una tempestosa sera della campagna inglese, orme umane si stampano nella neve senza che nessuno la calpesti. Si presenta alla locanda del villaggio di Toping un allampanato individuo, avvolto in un cappotto pesante e col volto coperto da bende, e chiede una stanza per qualche giorno.

Invisibile1

Clarabella, la locandiera, gli assegna la camera ma lo prega anche di pulirsi le scarpe, perché stanno sporcando il tappeto, e si rammarica che non esista ancora un super-smacchiatore in grado di eliminare anche le macchie della zuppa della cuoca Minni. Ma il misterioso personaggio non ha tempo per le facezie e si rintana in camera. Lo raggiunge però il locandiere Orazio, che deve riparare la pendola. Spazientito, l'uomo intabarrato lo caccia di malo modo con una pedata. Tutti gli avventori della locanda hanno notato la scortesia e le stranezze del forestiero e presto la sua fama e le ipotesi su di lui si spandono nella cittadina: ha acquistato sostanze costose, è forse un riccone? un nobile? un nipote della regina?

Invisiile2

Ma l'inquietante personaggio, che ha sentito i discorsi dei paesani, dichiara irritato di essere un ricercatore scientifico e rientra alla locanda dove viene fermato da Clarabella che esige il pagamento della stanza. L'uomo però ha speso tutto in farmacia e promette di saldare quanto prima. Durante la notte, nella bottega del rigattiere Pippo si sentono rumori e starnuti; il proprietario va a controllare, ma si rassicura: è solo l'orologio a etciù di zio Pipp o'Clock.

Rigattiere

Eppure, non visto dal rigattiere, un borsellino su un tavolo sparisce, mosso da mani invisibili. Il medesimo borsellino viene presentato il giorno dopo dal forestiero quale pagamento della stanza: Clarabella si insospettisce immediatamente e promette che il cugino di Pippo, Pipp-Holmes, smaschererà il ladro. A quel punto il misterioso soggetto si toglie cappotto e bende e rivela a Clarabella la verità: è invisibile e, dopo essere sfuggito alla presa dell'agente Manetta, sopraggiunto nel frattempo, imbocca la porta e si dilegua. Sul sentiero che porta alla locanda incontra il Terribile Gambadilegno, furfantello con sogni di grandezza ma in realtà maldestro, e lo costringe ad entrare in combutta con lui.

Terribilegamba

Gambadilegno dovrà recarsi alla locanda, creare dei diversivi e, non visto, recuperare i libri che l'uomo invisibile vi ha lasciato. Gambadilegno riesce nell'impresa, ma si fa subito scoprire e deve fuggire via tra i boschi. Ritrova l'invisibile ma, da lui sbeffeggiato, si vendica gettando il sacco dei libri attraverso la finestra aperta di un villino. È la casa di Topolino Kemp. Il forestiero vi entra e, pur rimanendo invisibile, si presenta: è Griffin, un compagno di college di Topolino e a lui racconterà la sua storia.

Secondo tempo[]

Acolloquio

Topolino ricorda gli studi di ottica che il compagno conduceva all’università, ma è l'unico ad averne memoria: Griffin gli confida che allora, ignorato dai professori, si sentiva già invisibile; per finanziare le sue ricerche sul super-smacchiatore che intendeva ideare, dovette ricorrere a furti, vestito di un mantello nero.

Ifurti

Ma dopo la rapina ad un colorificio, durante la quale si era macchiato di blu il mantello, fu scoperto da un vicino; per scagionarsi e cancellare le prove del furto usò il super-smacchiatore sul mantello e constatò così che il filtro non solo smacchiava, ma rendeva invisibile il tessuto. Versò quindi tutto il contento di una fiala sull'indumento e scomparve sotto di esso per sfuggire alla polizia. Iniziò così una vita errabonda e anonima. Un giorno, sorpreso per strada dalla pioggia, scopri di non potersi più levare il mantello, ristrettosi con la pozione: così ricorse ad un travestimento che lo rendesse comunque visibile, recuperò i suoi libri e si recò in un luogo isolato per continuare gli esperimenti senza incomodi. Ma i locandieri e la gente del posto sospettarono di lui e lo intralciarono ed ora Griffin si vuole vendicare; per far ciò vuole l'aiuto di Topolino Kemp e questi gli propone di andare insieme alla polizia, dal commissario Basettony, per trovare aiuto. Griffin rifiuta e fugge, promettendo di seminare il terrore. Basettony allerta il villaggio e chiede agli abitanti di chiudersi tutti in casa, mentre la polizia cerca il fuggiasco. A casa di Topolino arrivano Pippo e Minni con la sua terribile zuppa; ma nel cestino dei viveri c'è anche una lettera di Griffin che sfida l'amico; la sua risata risuona nella stanza e rivela la sua invisibile presenza. Vuole riavere i suoi libri, che aveva dimenticato da Topolino. Ma questi lo precede e fugge con il sacco dei volumi.

Rivelato

Dopo un inseguimento, Griffin sembra avere la meglio su Kemp, però a questo punto tutto il villaggio accorre in aiuto e versa vernice sul furfante per renderlo visibile; anche Minni versa la sua zuppa e questa reagisce col tessuto allentandolo: finalmente Griffin si libera del mantello, riacquista corporeità e viene immediatamente catturato e portato in prigione. Tutto torna tranquillo e la vita a Toping riprende i suoi ritmi. Ma nella cella accanto a quella di Griffin c'è Gambadilegno, che ha trattenuto all'insaputa di tutti alcuni dei libri dell'uomo invisibile: peccato che siano libro di formule e che il galeotto non ne capisca nulla.

Analisi[]

La storia è la parodia del romanzo di H. G. Wells, L'uomo invisibile, pubblicato nel 1897 vari anni dopo la sua stesura. La trama è molto fedele al testo originale: le sequenze narrative, l'ambientazione, i costumi e persino i nomi di Griffin e Kemp restano invariati e il villaggio di Iping diventa Toping. Naturalmente gli aspetti più drammatici del libro sono abbandonati nella versione disneyana: il proposito del Griffin di Wells di instaurare un regno del terrore sulla terra diventa una più modesta vendetta contro gli abitanti di Toping e la morte del personaggio linciato dalla folla si tramuta in qualche anno di galera. Anche il finale è aderente al romanzo: il terribile Gambadilegno (Thomas Marvel nel libro) ha trattenuto gli appunti di Griffin, ma non riesce a decifrarli.

Nella versione disneyana gli autori sono ricorsi a molti personaggi dell'universo dei Topi per vivacizzare e colorire il racconto. Oltre ai protagonisti Topolino e Macchia Nera abbiamo i locandieri Orazio e Clarabella -non a caso la loro locanda si chiama Cow & Horse- Minni, Pippo, Gambadilegno, Basettoni, Manetta e ancora, in piccole parti, Rock Sassi, Tip e Tap, Pluto, Gancio, Zia Topolinda; persino Marlin e Zapotec compaiono in una vignetta dichiarandosi scienziati dilettanti del villaggio. La presenza di questi due personaggi non è casuale: il romanzo più famoso di Wells è La macchina del tempo, e un analogo marchingegno i due scienziati topolinesi tengono nascosto nei sotterranei del Museo di Storia e Archeologia di Topolinia; grazie ad esso, Topolino e Pippo compiono i loro viaggi nella storia per scoprire i segreti dei personaggi famosi. Esistono altri esemplari di tali apparecchi nelle storie Disney, ma la Macchina del tempo di Marlin e Zapotec è la più duratura.

Una precedente parodia dello stesso romanzo è L'invisibile Pippo, pubblicata nel dicembre 2000 nelle Pippoparodie

Pubblicazioni italiane[]

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