- L'invisibile Pippo
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L’invisibile Pippo è una storia di Greg Crosby, Hector Adolfo de Urtiága e Rubén Torreiro del Disney Studio (foreign market stories), pubblicata per la prima volta in Germania nel 1981 e in Italia nella serie Pippoparodie nel dicembre 2000.
Trama[]
In una gelida e nevosa notte, giunge alla Locanda del Vetturino uno strano individuo avvolto in un lungo cappotto e col viso completamente coperto da una fasciatura.

La bisbetica locandiera, all'apparire di un cliente, cosa rara in quei tempi, abbandona i modi burberi usati fino a poco prima con Norman, il tranquillo marito, e cerca di mettere a suo agio il misterioso uomo.

Ma le sue premure non sono richieste, il tipo vuole la solitudine. La donna non demorde ed entra nella camera dell'ospite col pretesto del cambio degli asciugamani. Non vede nessuno, ma sente una voce che sembra provenire da un cappello librato a mezz'aria e fugge terrorizzata a raccontare il fatto al marito. Questi, instancabile lettore di fumetti, deve lasciare la sua comoda poltrona per andare a controllare, su comando della moglie, l'inquietante cliente. Lo trova che sta facendo il bagno, o meglio, trova una vasca piena di schiuma e una spazzola e una saponetta che si muovono da sole ma, per nulla impressionato, si rallegra invece perché quella spazzola gli era sparita tre mesi prima ed è felice di averla recuperata. Dice quindi alla moglie che tutto è a posto.

Nella stanza del cliente però vari oggetti - asciugamani, dentifricio, bicchieri - continuano a muoversi da soli, senza che si noti la presenza di alcun umano.
La mattina dopo la padrona porta la colazione: l'ospite si copre alla bell'e meglio con una vestaglia e una federa sulla testa, accoglie la locandiera e le chiede informazioni riguardo all'abitazione del dottor Topolino Kemp, ma è infine costretto a rivelare il suo segreto: è invisibile. Incredula e malferma sulle gambe, la donna lascia la stanza e viene poi fermata dal marito che ha capito anche lui la verità, ma ne è assai poco turbato: da lettore di fumetti è abituato alle stranezze.
Intanto l'essere invisibile ha lasciato la locanda e si è diretto verso la casa che gli è stata indicata come quella di Kemp. Nel percorrere la strada principale, viene avvicinato da un cagnolino che inizia a seguirlo; chiede ancora a un poliziotto informazioni e questi risponde ma, non vedendo altri che il cagnetto, si convince di essere un visionario perché ha dialogato con un cane e chiede di andare in pensione.

Ma qualcun altro si è accorto dello strano cagnolino che sembra in grado di parlare: è un delinquentello locale, che cattura la bestiola e la porta a un'agenzia teatrale, convinto di aver successo; per sua sfortuna, il cucciolo non parla e abbaia soltanto, anzi morde la mano dell'individuo e fugge.

L'Invisibile nel frattempo è arrivato alla casa di Topolino Kemp, bussa ed entra senza essere visto; si presenta poi con la sola voce allo sbigottito padrone di casa: è Pippo Griffin, un vecchio compagno d'università. Griffin ha bisogno dell'aiuto di Kemp: ha sperimentato su di sé un filtro che lo ha reso invisibile, ma non riesce ad annullarne l'effetto e per giunta il foglietto su cui aveva scritto la formula si è bagnato dello stesso filtro ed è invisibile lui pure.

I due vanno al ristorante perché Griffin non mangia da un po' di tempo; naturalmente il cameriere vede solo Topolino e, quando Griffin ordina, crede che sia il cliente della tavola accanto a parlare; nasce così una serie di equivoci che portano cameriere, cliente e direttore del locale ad una rissa, mentre Kemp e l'amico si allontanano.
Tornati a casa, Kemp tenta di creare un antidoto; dopo varie settimane pensa di esserci riuscito, ma Griffin beve la pozione senza risultato: si dispera, ma Kemp lo tranquillizza e lo invita ad una passeggiata. Prima di uscire, Griffin beve ancora da una caraffa un liquido che crede acqua e lungo la strada dice di sentirsi meglio: in effetti cominciano a riapparire la sua testa e poi il collo.

Kemp allora capisce che la ricomparsa sarà graduale e che Griffin ha bisogno di vestiti. Vanno quindi alla locanda e la testa fluttuante nell'aria viene salutata senza sgomento da Norman; dopodiché Griffin interamente ricomparso e rivestito esce in strada, rincorso però dal povero Norman che vorrebbe anche lui scomparire alla vista e alla tirannia dell'insopportabile moglie.
Analisi[]
La trama segue abbastanza fedelmente la successione degli eventi nel romanzo, eliminando scene di contorno e alcuni personaggi, come il complice di Griffin, mantenendo invece ambientazione e nomi dei protagonisti, nonché la loro qualifica di scienziati (un ottico e un chimico). La storia gioca molto sugli effetti comici garantiti da Pippo e dal suo alter ego Norman, per nulla impressionato dagli inverosimili fatti che si verificano nella locanda.
La vicenda è quindi semplificata e viene evitata la riflessione sull'uso improprio della scienza, anche perché Pippo Griffin non specifica i motivi che l'hanno spinto a creare il filtro, anzi, dice di averlo inventato «per caso»; non è neppure accennato l’altro tema del romanzo, la ricerca del potere e l'instaurazione di un regno del terrore, a meno che non si voglia vedere quest'ultimo rappresentato nei comportamenti dispotici della locandiera. Certamente Pippo non sarebbe adeguato a rivestire i panni di un despota.
Una successiva parodia del medesimo romanzo, La Macchia Invisibile con Macchia Nera nei panni di Griffin, tratteggia una storia più drammatica anche dal punto di vista grafico, ma in varie altre storie Disney torna il tema dell'invisibilità e dei suoi possibili utilizzi – e danni. Becattini, nell'introduzione alla Pippoparodia, ricorda almeno Topolino e le delizie natalizie, nella quale un profumo inventato da Pippo rende invisibile lui e Topolino alla vigilia di Natale, con conseguente irritazione dei parenti, inconsapevoli, radunati per i festeggiamenti.
Il tema dell'uso improprio delle scoperte scientifiche è presente nelle varie parodie disneyane dei romanzi Frankenstein e Lo strano caso del Dottor Jekyll e di mr. Hyde (cfr. elenco delle Parodie Disney).
Pubblicazioni italiane[]
- Le Grandi Parodie Disney 77 (2000)
- Mega 596 (2006)
- I Grandi Classici Disney (2019)