- L'enigma della lettera dal passato
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L'enigma della lettera dal passato è una storia di Marco Bosco e disegnata da cinque autori diversi pubblicata, in cinque parti, dal numero 3319 al numero 3323 di Topolino.
La storia gode inoltre di alcune parti aggiuntive che approfondiscono le ricerche della misteriosa scomparsa di Paperone sotto altri punti di vista e pubblicate sui mensili Zio Paperone e Paperino.
Trama[]
Il mistero dell'esploratore[]
Estate a Paperopoli e come ogni mese estivo Paperone è piuttosto nervoso perché in città non resta nessuno con cui fare affari. Una lettera appena arrivata però sconvolge la sua giornata facendo rintanare lo zione nella sua personale biblioteca. Le ore passano e di Paperone non vi è più traccia cosi Battista preoccupato, contravvenendo all'ordine datogli dal suo principale, decide di irrompere all'interno della biblioteca per portargli del té. Aperta la porta della stanza fa però un'incredibile scoperta: la stanza è deserta. Chiamata anche Miss Paperett, dopo essersi accorti che nella stanza accanto anche la Numero Uno è scomparsa, non resta che avvisare i nipoti di questa improvvisa e misteriosa scomparsa dello zione. Paperino e Qui, Quo, Qua si precipitano al Deposito e, dopo le dovute spiegazioni, iniziano ad cercare all'interno della biblioteca, assieme a Battista e Miss Paperett, qualche indizio che possa portare a dove sia finito Paperone. La scomparsa di Paperone, intanto, inizia a fare il giro della città sconvolgendo i cittadini, ma soprattutto il Sindaco. Non tutti sembrano preoccupati però della scomparsa del multi miliardario. Difatti Rockerduck inizia a intravedere una possibilità nell'aumentare i suoi affari approfittando proprio dell'assenza del suo rivale. I Bassotti, invece, sospettano che dietro la scomparsa di Paperone possa celarsi qualcosa di grosso sotto e così, su consiglio di Nonno Bassotto, iniziano a spiare Paperino e i nipotini.
La prima tappa alla ricerca dello zione conduce Paperino e i nipotini a Gander City per far visita al notaio che ha spedito la lettera a Paperone. Il notaio non sa essere d'aiuto sul mittente della lettera poiché quella lettera l'ha ereditata da suo nonno, assieme allo studio notarile, con l'incarico di spedire la suddetta lettera in questo giorno esatto dell'anno. Paperino e i nipotini si trovano cosi senza nuovi indizi su cui indagare finché non notano un alberghetto titolato ad Anatrasius Fogg. I nipotini ricordano subito di aver letto questo nome sopra il libro aperto sulla scrivania della biblioteca del Deposito. Cosi, dopo essersi sentito con Battista per telefono, scoprono che si tratta di un esploratore e che all'interno del libro vi sono dedicate alcune righe. Cercando ulteriori informazioni su Anatrasius all'interno dell'indice analitico Miss Paperett trova un blocchetto degli appunti con su un nuovo messaggio, che pare essere scritto proprio da Paperone, che riporta: Guardami le spalle per cominciare e ti dirò da che parte andare. In cerca di ulteriori informazioni su Anatrasius, Paperino e Qui, Quo e Qua decidono di entrare nel albergo titolato all'esploratore. Grazie all'aiuto di un dipendente dell'albergo, che gli rivela anche che questa un tempo era la casa dell'esploratore, Paperino e i nipotini possono dare uno sguardo ai cimeli di Anatrasius in cerca di ulteriori indizi. Tra tutti, è un quadro raffigurante l'esploratore a colpire Qui il quale intuisce che la soluzione dell'enigma lasciato da Paperone si possa trovare dietro al quadro di Anatrasius.
La teoria si rivela corretta e scoprono, dietro al quadro, una mappa del Calisota e in tre città di questa mappa vi è raffigurato un simbolo. La mappa recita inoltre il seguente enigma: Lo contiene la scarpa. Dopo aver scoperto che un tale grosso e barbuto è venuto nell'albergo in cerca di questa mappa (proprio come loro), Paperino e nipoti, che iniziano a sospettare che dietro la scomparsa dello zione possa esserci questo misterioso personaggio, fanno ritorno a Paperopoli. Per velocizzare le manovre e poter visitare i tre posti sulla mappa in contemporanea Paperino raduna amici e famiglia. All'appello si aggiungono anche alcuni arrivi da Topolinia: Topolino, Pippo e Minni. Nel frattempo, alla loro roulotte, i Bassotti (che sono stati tutto il tempo a spiare le mosse di Paperino) hanno ora le stesse informazioni e sono intenzionati ad arrivare per primi alla meta. A loro decide di aggiungersi anche Amelia intenzionata a ritrovare per prima la scomparsa Numero Uno.
La candela[]
Il folto gruppo di ricerca decide di dividersi in tre per raggiungere più facilmente i tre punti indicati sulla mappa con Archimede, Pico de Paperis, Ciccio, Battista e i nipotini di istanza al Deposito per far da tramite e decifrare al meglio gli indizi. Il gruppo delle papere, formato da Nonna Papera, Brigitta, Miss Paperett e Paperina fa tappa a Cape Clam pronte a decifrare l'enigma della candela, seguite a loro insaputa da Amelia e il Bassotto 176-761. Non sapendo da dove iniziare a cercare le papere decidono di scoprire di più sul posto comprando una guida turistica. Miss Paperett si propone per andare ad acquistare la guida, chiedendo alle altre di aspettarla fuori, finendo però per essere ipnotizzata e subito dopo sostituita da Amelia, tramutatasi nella segretaria grazie a un incantesimo, prendendo a tutti gli effetti il suo posto nel gruppo delle papere. Grazie all'utilizzo della guida Paperina intuisce che il posto che cercano possa essere il faro della città poiché esso illumina proprio come se fosse una candela. Si recano quindi sul posto seguite a debita distanza dal Bassotto camuffato da galataio. Intanto la vera Miss Paperett riprende conoscenza e credendo di essere stata derubata, non trovando più la sua borsetta, decide di avvisare le amiche utilizzando il telefono di un negoziante vicino. Grazie alle magie di Amelia i telefoni delle papere non hanno campo cosi Miss Paperett telefona alla base informando tutti dell'accaduto e chiedendo di informare Paperina di raggiungerla sul lungomare.
Nel frattempo al Deposito grazie a un fortuito e maldestro intervento di Ciccio Pico risolve un'importante indizio scoprendo perché Fogg interessasse cosi tanto allo zione. Le papere arrivate sul posto scoprono che il faro segnalato dalla guida si trova adesso in un altro posto e riassegnato come museo all'interno del parco cittadino. E mentre 176-761, travestito da gelataio, ha alcuni problemi a sbarazzarsi dei clienti da lontano Miss Paperett scorge la macchina delle amiche notando che con loro ce qualcuno che ha preso il suo posto. Poco prima di entrare al faro museo Paperina riceve una chiamata da casa ma non fa in tempo a rispondere a causa delle magie di Amelia che inbisce il segnale di ricezione. Un nuovo indizio, che recita Sta a prua e a poppa, viene trovato finalmente all'interno della stanza della guardiano su una vecchia lampada a petrolio. Proprio in quel momento la vera Miss Paperett irrompe nella stanza costringendo cosi Amelia a rivelarsi. La fattucchiera, dopo aver rivelato che anche lei è alla ricerca di Paperone, viene messa fuori gioco da Nonna Papera e a dell'aglio. Amelia e il Bassotto si ritirano avendo portato anche loro la missione a termine, essendo a conoscenza del nuovo indizio. Miss Paperett spiega tutto l'accaduto alle amiche dopodiché esse si mettono finalmente in contatto con la base dove scoprono grazie ai nipotini che lo zione è alla ricerca delle favolose ricchezze di Antrasius Fogg.
Il piccone[]
Mentre al Deposito si continua a decifrare l'enigma trovata da Paperina e le ragazze il gruppo formato da Paperino, Gastone, Paperoga e Rockerduck atterra a Bekridge, seguiti a loro insaputa da Nonno Bassotto e uno dei suoi nipoti. Il loro obiettivo è raggiungere, secondo le chiare indicazioni della mappa, una miniera del posto che il gruppo identifica subito dopo un attento controllo al catasto della città. Per raggiungere il luogo serve però un veicolo adatto a terreni accidentanti cosi i quattro paperi decidono di affittarne uno. Al negozio Paperino ne approfitta per mostrare una foto dello zione per cercare di capire se anche lui è passato da li ma l'unica notizia utile che trova è la foto di un misterioso tizio barbuto che sembra sia stato, fino a ora, in molti dei luoghi che hanno visitato. Convinti che quello strano uomo possa entrarci qualcosa con la scomparsa dello zione Paperino decide di conservare la sua foto. Inizia cosi l'avventura verso la miniera anche se la strada per raggiungerla sembra tutt'altro che semplice. I paperi finiscono infatti per incappare in una trappola di alcuni loschi furfanti del posto che riconoscendo Rockerduck decidono di rapirli tutti e quattro sperando in una lauta cifra per il riscatto. I Bassotti hanno però osservato tutto e visto che gli serve che i paperi giungano a destinazione decidono di intervenire, mettendo K.O la guardia all'ingresso del covo e liberandoli senza essere notati.
I paperi riprendono il viaggio fino ad arrivare finalmente a destinazione dove vengono però nuovamente messi con le spalle al muro dai loschi ceffi. La fortuna è però dalla loro parte poiché le forze di polizia giungono in gran numero per arrestare i furfanti. Liberi da ogni impedimento i paperi entrano finalmente all'interno della miniera. La maldestria di Paperoga unita alla fortuna di Gastone fa si che i paperi scovino il nuovo indizio che riporta: Là il merlo tace firmato sempre Anatrasius Fogg. Anche i Bassotti ottengono cosi l'indizio che non avendo più nulla da fare sul posto se la danno a gambe. Paperino inizia a sospettare che anche lo strano tipo dalla lunga barba rossa sia in pari con gli indizi scoperti e che quindi sia a tutti gli effetti coinvolto nella faccenda. Grazie al nuovo indizi i paperi, nonostante lo svantaggio sugli avversari, fanno rientro alla base operativa.
La banderuola[]
Al deposito si continua a lavorare senza sosta nella decriptazione degli indizi trovati in attesa del terzo e ultimo indizio che dovrà scovare il gruppo formato da Topolino, Pippo e Minni. I topi si trovano per l'appunto a Papfrod, l'ultima delle tre tappe indicate sulla mappa di Anatrasius, famosa per le antiche banderuole in ferro battuto che decorano i palazzi del centro. Trovare qulla giusta non è roba semplice visto l'elevato numero di banderuole presenti cosi Topolino propone agli amici di osservarle meglio dall'alto con l'utilizzo di una mongolfiera. Nel frattempo a Papford sono giunti anche Intellettuale-176 e un suo fratello Bassotto per sottrarre al gruppo di Topolino il terzo indizio. Conoscendo l'abilità e l'astuzia di Topolino Intellettuale 176 decide di ricorrere a una diversa strategia rispetto a quella usata dai fratelli e Amelia sabotando la corda di sicurezza della mongolfiera, che aggancia essa a terra, di Topolino e compagni. Senza corda di sicurezza la mongolfiera prende il volo e spinta dal vento lascia i presenti in balia degli eventi. In volo Topolino nota però che su un cornicione di un palazzo vicino ce lo strano sconosciuto dalla barba rossa che, come sospettato da Paperino, sta seguendo anche lui la mappa di Fogg.
Coi nemici fuori da piedi Intellettuale 176 decide di sfruttare un vecchia conoscenza di cella, che vive sul posto, per avere qualche informazione in più sulle banderuole. Grazie a questo contatto scoprono così che delle riproduzioni esatte e in scala di tutte le banderuole possono essere trovate nel museo cittadino non ancora aperto al pubblico. Intanto, tornati a terra, Topolino e il suo gruppo viene contattato da Pico che ha per loro una preziosa informazione. I Bassotti s'introducono furtivamente all'interno del museo in modo da poter iniziare le loro ricerche indisturbati e sapendo di avere un netto vantaggio sugli avversari. I piani dei Bassotti cambiano però in fretta quando i due si accorgono che anche i loro rivali sono arrivati al museo. Dalla finestra Pippo nota un particolare importante una delle banderuole si muove infatti in senso opposto rispetto alle altre. Topolino, Minni e Pippo si recano quindi sul tetto della banderuola scoperta dove dopo attenta indagine trovano, incisa sulla tegola ai suoi piedi, l'ultimo indizio che recita: il ponte lo difende. L'indizio viene udito, ovviamente, anche dai Bassotti.
Mistero svelato[]
Alla Roulotte dei Bassotti non si cava un ragno dal buco nella decifrazione degli indizi trovati cosi Amelia decide di ricorrere alla sua sfera magica per spiare i loro avversari per derubarli della soluzione dell'enigma. Al Deposito, dopo ore e ore di studi, Archimede e Pico giungono finalmente ala verità che si cela dietro gli indizi: il tesoro di Anatarasius Fogg è nascosto all'interno di un Castello. A scoprire dove è situato questo castello ci pensa però l'ingegno di Topolino che esaminando attentamente la mappa, che indicava i posti dove trovare gli indizi riportata da Paperino e i nipotini, scopre una linea retta spessa disegnata che riporta una scritta microspica con inciso una frase in rima: se nel centro arriverai, fra la luce, il buio e il vento, il tesoro scoprirai e sarai arcicontento. L'indizio è molto chiaro per Topolino che non fa fatica a capire che luce, buio e vento non sono altro che i posti visitati e dove hanno trovato gli indizi e che il centro non è altro che la città di Gander City situata proprio al centro delle tre città.
Il gruppo formato da Topolino, Paperino e Paperina si precipita dunque in città seguiti a ruota dai Bassotti accompagnati da Amelia. Il castello è però molto grande e Topolino, Paperino e Paperina finiscono per cadere in una trappola dei Bassotti e Amelia, arrivati li prima di loro. Coi rivali fuori dai piedi i nemici sono liberi di cercare il tesoro con calma ma una volta giunti alla meta fanno però una triste scoperta lo scrigno del tesoro trovato non contiene altro che un piccolo sacco di fagioli. Pensando che Paperone possa averli preceduti nello scoprire il tesoro i Bassotti decidono di far rientro a casa nonostante stavolta fossero arrivati vicinissimo all'obiettivo. Della stessa opinione è anche Amelia. Grazie a un passaggio segreto trovato all'interno della stanza nella quale erano stati rinchiusi anche il gruppo di Paperino arriva alla sala del tesoro. Non sono però della stessa idea che hanno avuto i Bassotti di fatti secondo Paperino lo zione sarebbe già tornato a casa dopo aver scoperto che il tesoro cercato era già stato trovato. Topolino sospetta invece che chi ha rapito Paperone possa averlo costretto a cercare il tesoro per suo conto. Un altro mistero da svelare è il perché del sacco di fagioli nel forziere. I misteri sono ancora moltissimi ma a chiudere il caso ci pensa proprio il losco figuro dalla barba rossa che altri non è che Paperone mascherato.
Al deposito Paperone racconta come sono andate le cose. Tutto accadde qualche tempo fa quando Paperone, osservando un ritratto della sua gioventù, si domandò se fra qualche tempo sarebbe stato ancora in grado, da solo e senza mezzi, una caccia al tesoro. Per scoprirlo ne organizzò, quindi, una su cui cimentarsi in futuro. Paperone si inventò delle favole sulla misteriosa ricchezza di Anatrasius Fogg, stampandone un libro falso su commissione, e distribuendo mappe e indizi per il Calisota, avvalendosi delle proprietà P.d.P possedute. Poi scritta la lettera preparatoria la diede in carico al notaio incaricandolo di spedirla alla data stabilita. Grazie all'aiuto di Archimede poi Paperone, e lo stesso Archimede, dimenticò ogni cosa in modo da rendere il tutto più divertente. La lettera conteneve l'avvio del gioco e il camuffamento serviva a rendere l'avventura di Paperone il più libera possibile, in modo da non essere riconosciuto da nessuno. Il mistero dei fagioli come tesoro è anch'esso svelato: essi infatti sono la cosa più preziosa al mondo per Paperone visto che nel Klondike erano l'unica fonte di sostentamento dello zione. Grazie alla prova superata Paperone sa cosi che è ancora scattante e arzillo e che molti tesori futuri lo attendono. Ma la caccia al tesoro lo ha anche messo al sicuro sul fatto di avere ancora intorno tante persone che tengono a lui.
Gli Enigmi[]
Segue una veloce soluzione dei vari enigmi presenti nella storia:
- Guardami le spalle per cominciare e ti dirò da che parte andare: indica che nel retro di un quadro di Anatrasius Fogg, situato nella sua antica dimora a Gander City, vi è nascosta una mappa che contiene le prossime destinazioni che potrebbero far luce sul mistero
La mappa svela poi un indizio e tre luoghi dove scoprire ulteriori indizi
- Lo contiene la scarpa: scarpa intesa non come calzatura ma come struttura muraria inclinata, in particolare quella di contenimento delle antiche fortezze;
- Sta a prua e a poppa: la soluzione di questo enigma è il castello, quella parte sopraelevata, anteriore e posteriore, di un veliero;
- Là il merlo tace: inteso non come volatile ma come rialzo del parapetto degli spalti;
- il ponte lo difende: questo enigma porta invece al ponte levatoio posto a difesa dei manieri medievali;
I suddetti enigmi portano alla conclusione che il tesoro è quindi nascosto in un Castello
- se nel centro arriverai, fra la luce, il buio e il vento, il tesoro scoprirai e sarai arcicontento: questo enigma rivela che la città di Gander City, città che ha anche dato il via alla caccia agli enigmi dopo il ritrovamento della mappa, è la città dove è ubicato il castello del tesoro. Si arriva a tale conclusione poichè le tre città indicate sulla mappa sul retro del quadro trovato nel primo episodio, indicate come buio/luce/vento (rappresentando quindi il modo in cui sono stati rinvenuti gli indizi) formano, unendole con delle linee, un triangolo equilatero al cui centro, come rilevato dalla filastrocca, ce appunto Gander City.