- L'amorosa istoria di Papero Meo e Gioietta Paperina
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L'amorosa istoria di Papero Meo e Gioietta Paperina è una storia a fumetti del 1979, parodia della tragedia Romeo e Giulietta di William Shakespeare. Fu pubblicata per la prima volta non su una testata Disney, ma in un supplemento del settimanale TV Sorrisi e Canzoni, per celebrare i cinquant'anni della creazione di Topolino.
Trama[]
Topolino, nel ruolo di narratore onnisciente, racconta ai lettori una vicenda svoltasi a Verona nel tardo Medioevo.
Sul Ponte Scaligero si incontrano i rappresentanti di due clan: i rispettivi capi sono il ricchissimo e anziano Monticchio (Paperon de' Paperoni), accompagnato dal nipote Papero Meo (Paperino), da tre nipotini (Qui, Quo, Qua) e dal gatto Malachio (Malachia), e l'arrogante Capitan Bulletto (Rockerduck), seguito da suo nipote Gasparide (Gastone) e dal grosso cane di famiglia. I rappresentanti dei clan, da tempo rivali, non perdono occasione per scontrarsi e minacciarsi reciprocamente. Alla scena assiste, dal palazzo in cui vive segregata con l'anziana nutrice (Nonna Papera), Gioietta Paperina (Paperina), la nipote di Bulletto, che, pur essendo stata promessa al cugino Gasparide, si innamora immediatamente di Papero Meo.
Poco dopo in casa Monticchio Malachio viene trovato privo di sensi: il capoclan sospetta immediatamente che il gatto sia stato avvelenato dai rivali, e incarica Papero Meo di vendicare l'affronto avvelenando a sua volta il cane di Capitan Bulletto. Il giovane papero non si sente di compiere un simile atto, tanto più che in breve si scopre che Malachio è ancora vivo, ma non ha neppure il coraggio di disobbedire allo zio. Quindi, d'accordo con i nipotini, decide di sostituire un sonnifero al veleno: si introdurrà in casa di Bulletto e lo propinerà al cane, che così non resterà ucciso (e si potrà pensare che ciò sia avvenuto per la scarsa qualità del veleno, per cui l'avaro Monticchio ha certamente speso poco).
La notte stessa Papero Meo scala il balcone della famiglia rivale, ma si imbatte immediatamente con Gioietta: la papera ritiene che lui sia venuto per rapirla, o, al diniego di lui, per incontrare una delle sue cameriere, e si produce in una scenata di gelosia. Papero Meo non può confessare il reale motivo della sua intrusione, e per sottrarsi alla petulante padrona di casa, afferma di aver portato un narcotico apposta per addormentarla e rapirla; per provare che il recipiente che ha in mano, destinato a contenere veleno, sia pieno di sonnifero non può che ingerire una dose del sonnifero stesso, addormentandosi all'istante.
Gioietta si addormenta anch'essa e i due dormono profondamente per tutta la notte. La mattina dopo, Capitan Bulletto vede ridiscendere Papero Meo dal balcone e, ritenendo che il giovane papero abbia compromesso Gioietta passando la notte con lei, minaccia di ucciderlo all'istante. Interviene però la nutrice, che avendo rinvenuto il recipiente destinato a contenere veleno, si dispera credendo che Gioietta si sia avvelenata. Papero Meo strappa di mano il contenitore all'anziana papera e ingerisce quel che resta del sonnifero, per farsi credere morto e sottrarsi alle vendette di Capitan Bulletto.
Papero Meo viene risvegliato dopo qualche tempo da Gioietta Paperina: e poco dopo i due decidono di abbandonare Verona e i loro litigiosi parenti per un lungo viaggio per mare. Dietro suggerimento di un pappagallo recentemente giunto in Europa e affidato a Gioietta, i due decidono di avventurarsi nel nuovo mondo da poco scoperto da tale Cristoforo Colombo. È possibile, ma non precisato, che dalla loro unione abbia avuto origine la stirpe dei moderni paperi americani.
Analisi[]
Questa storia si inserisce nella linea delle parodie brevi, piuttosto semplici e basate su due personaggi principali ispirati a Paperino e Paperina, che furono sceneggiate in buon numero da Guido Martina fra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80[1].
Adattare al mondo Disney Romeo e Giulietta, una delle opere letterarie più note e amate di tutti i tempi, poteva comportare qualche difficoltà: la parodia riesce a risultare comunque gradevole, grazie all'artificio di prendere apertamente le distanze dai temi tragici dell'universo shakespeariano per risolversi in una serie pressoché ininterrotta di trovate comiche, con il gioco degli equivoci dato dallo scambio fra veleno e sonnifero e la caratterizzazione giocosa dei due protagonisti.
Naturalmente la trama è notevolmente semplificata rispetto all'originale, e alcuni personaggi non sono stati ripresi (ad esempio Frate Lorenzo, anche per la tendenza a non rappresentare religiosi nell'universo dei fumetti Disney).
Pubblicazioni[]
La storia è stata pubblicata quattordici volte in Italia:
- TV Sorrisi & Canzoni 36 - l'amorosa istoria di Papero Meo e Gioietta Paperina (1979)
- Guarda Ascolta Leggi e Colora 362 - l'amorosa istoria di Papero Meo e Gioietta Paperina (1979)
- Topolino 1681 (1988)
- I Classici di Walt Disney (seconda serie) 234 (1996)
- I Classici della Letteratura 29 - L'importanza di chiamarsi Papernesto (2006)
- Disney Anni D'Oro 6 (2010)
- I Classici della Letteratura (2a edizione) 39 - L'importanza di chiamarsi Papernesto (2013)
- Le grandi storie 34 - Zio Paperone e l'acqua quietante e altre storie (2014)
- Capolavori della Letteratura 1 - PaperAmleto e altre storie ispirate a William Shakespeare (2016)
- I Grandi Classici Disney (seconda serie) 6 (2016)
- Capolavori della Letteratura (3a edizione) 38 - L'importanza di chiamarsi Papernesto (2020)
- Disney Special Events 21 - La musica lirica raccontata da Topolino (2021)
- Raccolta I classici di Walt Disney (seconda serie) 27
- Raccolta Topolino (libretto) 39
Inoltre è stata tradotta e pubblicata in Brasile, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna e Svezia.
Curiosità[]
- La storia non fu pubblicata solo a fumetti, ma anche in un'edizione "multimediale" (compatibilmente con la tecnologia degli anni '70, naturalmente) comprendente un albo con figure da colorare corredato del testo a stampa più una registrazione su disco, nella serie "Guarda, Ascolta, Leggi e Colora". È tuttora l'unica storia di Romano Scarpa di cui esista una registrazione sonora[2].
- Si tratta probabilmente dell'unica parodia Disney in cui figura un personaggio felino ispirato a Malachia.
- Il balcone che Papero Meo scala per entrare nel palazzo di Gioietta è disegnato sul modello del cosiddetto "balcone di Giulietta" (in realtà un falso architettonico progettato in età contemporanea) visitato dai turisti a Verona.
Note[]
- ↑ Altri tipici esempi sono Paperin Caramba y Carmen Olé o Paolino Pocatesta e la bella Franceschina.
- ↑ Cfr. Le grandi storie, n. 34, pag. 304.