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  • Indiana Pipps e le insidie del Pianeta Rosso
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Indiana Pipps e le insidie del Pianeta Rosso è una storia in due parti di Giorgio Figus e Graziano Barbaro, pubblicata per la prima volta sul numero 3265 di Topolino.

Trama[]

Prima parte[]

Nel deserto dell'Arizona, Indiana Pipps è alla ricerca di un vecchio totem della tribù Maiopi ed è accompagnato da Topolino che vuole realizzare un servizio per la rivista d'avventura "Intrepidi Esploranti" con cui collabora. Scesa la sera, i due si accampano quando si avvicina un individuo vestito di verde che sembra in stato confusionale ed affamato. L'uomo ha un amnesia e non ricorda il suo nome o come è arrivato lì. Dopo averlo sfamato, i due sospendono la missione e lo portano a Topolinia dove viene visitato da un dottore che dice che la memoria tornerà presto.

Topolino gli offre così ospitalità a casa sua. Lungo il tragitto l'uomo sembra non riconoscere nemmeno semplici oggetti come cabine telefoniche ed automobili. L'unico suo ricordo è quello di una città di cristallo e metallo sulle sponde di un grande canale. Poco dopo essersi accomodato nella stanza degli ospiti, l'uomo viene aggredito da due individui comparsi dal nulla che vengono messi in fuga con le maniere forti da Indiana. I due pare che volessero il ciondolo che l'uomo porta al collo.

Per fargli tornare la memoria, Indiana ha l'idea di ritornare nel deserto. Tra le cose che l'uomo ricorda (un pinnacolo di roccia a forma di arco), Indiana pensa che stia descrivendo il Gunnar Peak. Mentre si trovano l'uomo, spaventato da un animale, cade battendo la testa su una roccia e ritrova la memoria. Sostiene di chiamarsi Char Nobi e di provenire da Marte raccontando che una volta era un pianeta abitato finché le sue risorse non sono terminate ed il suo popolo si è dovuto trasferire su un pianeta simile (ribattezzato Marte 2) grazie alla loro tecnologia che consente il trasporto istantaneo tra due punti. Char continua dicendo che è arrivato così sulla Terra, ma è inciampato a causa di un serpente ed ha battuta la testa.

Topo 3265 - page 123

E non è arrivato lì per caso; egli è il principe ed erede al trono di Marte, ma un lontano cugino di suo padre, Bar Shoak, ha spodestato l'attuale sovrano e suo padre Ronakar dopo aver presentato al consiglio dei saggi un falso documento che attesta che egli è l'unico ad avere diritti sul trono mentre il vero albero (genealogico) reale è stato rubato dai suoi uomini. Char è scappato, per evitare di finire in prigione come suo padre, grazie al ciondolo che permette di attivare il teletrasporto ed ha scelto la Terra dove era già stato in passato. Purtroppo però i trasferimenti sono registrati da un macchinario e gli uomini di Bar Shoak l'hanno rintracciato col compito di bloccarlo lì per sempre rubandogli il ciondolo. Non potendo contare nemmeno sulla sua fidanzata Lisham che s'è schierato con l'usurpatore, a Char non resta che trovare la copia dell'albero reale custodita in un posto conosciuto solo dalla sua famiglia.

Char saluta Indiana e Topolino che però insistono a venire con lui su Marte 2 e così i tre si teletrasportano sul pianeta dove Char presenta loro la capitale Tarrasar, costruita sulle sponde di un grande canale (come nei suoi ricordi).

Seconda parte[]

Dopo aver dato ad Indiana e Topolino dei mantelli per cammuffarsi, Char li porta nel suo hangar dove tiene la sua navicella personale (in quanto tutti si spostano su vetture volanti), la Nobi 1. La copia si trova nel cuore nel deserto marziano e dei campi magnetici impediscono di usare il trasporto istantaneo. I tre vengono però scoperti ed inseguiti da due navicelle della Guardia Reale che li taccano con dei raggi letali. Char però, grazie alla sua abilità di guida acrobatica, riesce a seminarli.

Uno dei raggi ha però danneggiato la vettura e sono costretti ad atterrare e proseguire a piedi. Char guida gli amici evitando loro vari pericoli dai serpenti alati fino ai nomadi. Dopo aver fatto rifornimento d'acqua ed aver usato un grosso lucertolone come mezzo di trasporto, arrivano alla roccia con all'interno la copia. Char la recupera potendo vedere solo lui l'entrata come membro della famiglia reale. Purtroppo però arrivano gli uomini di Bar Shoak che, durante la colluttazione sulla Terra, avevano messo un locatizzatore su Char. Ma interviene anche un gruppo di maraiani guidato da Lisham che rivela al fidanzato di aver fatto solo finta di tradirlo in modo da potersi muovere liberamente ed ha saputo dove era diretto da suo padre, l'ex-sovrano Ronakar.

A Tarrasar, il consiglio dei saggi sta incoronando Bar Shoak come legittimo sovrano quando Char interviene mostrando la copia dell'albero reale e svela l'inganno. Bar Shoak prova a scappare, ma viene fermato da Indiana. Ronakar è di nuovo sovrano Marte 2 e ringrazia i terrestri per l'aiuto chiedendo loro di restare. Dopo qualche giorno, Char riporta Indiana e Indiana sulla Terra. I due sono così di nuovo nel deserto dell'Arizona e possono riprendere la loro missione originaria con Indiana che commenta che, dopo l'avventura passata, sembrerà una cosa da nulla.

Pubblicazioni italiane[]