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  • Il tesoro della grande conchiglia
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Il tesoro della grande conchiglia è una storia di Rodolfo Cimino e Giampaolo Soldati, pubblicata per la prima volta sul numero 2873 di Topolino nel dicembre 2010. È il secondo episodio della serie I diari segreti di Zio Paperone.

Trama[]

I nipotini chiedono a Paperino di raccontare loro un'altra storia tratta dai diari segreti di Paperone, ma lo zio replica che i diari devono essere letti in loco, vale a dire nei sotterranei della biblioteca del Deposito, e solo dopo raccontati. Poiché lo zione non sa delle letture del nipote e vuole tenere nascosti i suoi diari, si deve aspettare che si allontani dal deposito. L'occasione propizia arriva quasi subito e, in assenza di Paperone, Paperino scende nelle segrete, accende le speciali candele che rendono visibile la scrittura sui volumi e inizia a leggere: la seconda vicenda è un'avventura di mare che riguarda una perla con la corona. Il racconto suscita l'ammirazione del nipote, che viene richiamato solo dalla campana del pranzo. Qui, Quo, Qua, Battista e Camillino si uniscono a Paperino e, consumato il pasto, ascoltano la nuova storia.

A causa di un errore finanziario, Paperone fu incolpato dagli allora suoi soci del fallimento di un affare e fu da questi rincorso e minacciato; trovò riparo su un brigantino in partenza per i mari del sud e il capitano lo trattenne come gabbiere[1]. Dopo i pattuiti due anni di imbarco, Paperone volle tentare la fortuna e cercare la leggendaria perla con la corona, situata presso le Isole Circumnaviganti. Cercò quindi un'imbarcazione da acquistare con le paghe accumulate, ma la pessima fama delle isole metteva in fuga tutti i possibili marinai e così Paperone, comperata una goletta, salpò da solo.

Conchiglia1

Dopo vari giorni giunse a un'isola che gli abitanti definivano povera ed estrema: dopo di lei c'era solo l'isola malvagia, il cui nome doveva essere solo scritto e mai pronunciato perché foriero di disgrazie. Infatti sull'isola si trovavano enormi statue dalle sembianze mostruose perché proteggessero il popolo dai negativi influssi della Grande Conchiglia. Paperone venne condotto alla biblioteca locale dove si informò meglio sul luogo e la pericolosità della conchiglia, ma non rinunciò all'impresa e partì. Raggiunse la laguna della conchiglia e ad un tratto questa spalancò le enormi valve mostrando al suo interno una perla sormontata da una corona; poi si richiuse.

Conchiglia2

Paperone ne studiò i movimenti e calcolò il tempo utile di apertura che gli permettesse di entrare, prendere la perla e fuggire. Tentò quindi la sorte, ma inciampò e venne rinchiuso tra le valve, mentre la perla era rimasta all'esterno. E questo lo salvò, perché la conchiglia si riapri per riprendersi la perla e permise allo zione di sgusciare fuori e recuperare il prezioso oggetto prima di lei.

Conchiglia3

La storia sembra assurda ai nipotini, che suppongono sa invenzione dello zio, ma Battista conferma la realtà della vicenda: si è sempre chiesto, infatti, che funzione avessero due orrendi idoletti intorno a una grossa perla chiusi in un forziere segreto; adesso ha finalmente compreso.

Principali pubblicazioni italiane[]

Note[]

Storia precedente Il tesoro della grande conchiglia Storia successiva
Paperino e i diari segreti di Zio Paperone

Diarisegreti

21 dicembre 2010 Il cielo di ghiaccio

Cieloghiaccio

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