- Il segreto di Famedoro
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- "È come se ormai ci fossero due paperi in me. Da quando è iniziato il college, tante cose sono cambiate e forse ora non so più bene chi sono. Una cosa però ce l’ho ben chiara. Beth Ducket, tu mi piaci!"
- ―Lord John Lamont Quackett
Il segreto di Famedoro è una storia scritta e disegnata da Marco Gervasio e pubblicata su Topolino 3433 l’8 settembre 2021. È il terzo e ultimo capitolo della seconda serie di Paperbridge e insieme una sorta di prequel a Il bottino dei Baskerville.
Trama[]
Mentre Roger Baskerville e i suoi ospiti (Cuordipietra Famedoro, Bill Bullet, i fratelli Ducket e Belle) raggiungono in treno l’avita dimora del ragazzo, a Paperbridge John Quackett, rivestiti i panni del ragazzo mascherato, fruga nello studio del presunto professore di latino. Forzando un cassetto, trova una lettera scritta da Cuoridiferro Famedoro, che parla di un tesoro, appartenuto al suo amico Hugo Baskerville e protetto da un cane infernale; la mappa è nascosta in un libro della biblioteca del college. John capisce finalmente il vero motivo delle azioni di Cuordipietra. Il sudafricano si è finto professore per cercare la mappa nella biblioteca perduta, e si è fatto amico di Roger per farsi invitare a Baskerville Manor, dove è nascosto il tesoro.
Intanto, la comitiva ha raggiunto il castello, dov’è accolta dal maggiordomo Quackmore. Roger propone ai suoi amici una passeggiata nella brughiera a caccia di farfalle, ed essi accettano. Solo Cuordipietra rimane al castello, per cercare il tesoro. Lo spavaldo Roger, però, perde la strada ed il gruppo dei ragazzi è costretto a fermarsi in mezzo alle paludi, mentre nella nebbia si sente un inquietante ululato. Terrorizzato all’idea di dover affrontare il cane infernale, Bill scivola e finisce intrappolato nel fango della palude. Tom, generosamente, con l’aiuto di Roger toglie dai guai il suo eterno persecutore.
Anche John Quackett arriva a Baskerville Manor, in treno e poi sull’auto di Topleton, un simpatico naturalista amico di Roger. Nel castello semideserto, ha uno scontro verbale con Cuordipietra e gli dice di aver rivelato i suoi segreti al rettore. È però costretto a interrompere la conversazione, per andare in aiuto del gruppo di Roger, non prima però di essersi destramente impadronito della mappa.
John, seguendo le tracce dei suoi amici, raggiunge il luogo dove hanno trovato riparo, quando ormai è calata la notte e li riporta al sicuro al castello. Prima però, deve affrontare di nuovo Cuordipietra, che lo ha seguito; nella zuffa, la preziosa mappa va perduta e il falso professore finisce a sua volta intrappolato nel fango.
Al castello, mentre Tom e Bill mostrano di essere diventati amici, John trova finalmente il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti a Beth. La ragazza gli confessa di ricambiarlo, ma aggiunge che i loro mondi sono troppi diversi perché la loro storia possa avere un futuro.
Nell’epilogo, si scopre che i sinistri ululati sono opera di Topleton, anche lui alla ricerca del tesoro e che per questo vuole allontanare la gente da Baskerville Hall. (Sarà invece Fantomius, diversi anni dopo, a impadronirsi del tesoro conteso, come narrato in Il bottino dei Baskerville.)
- "Non farti più trovare sulla mia strada, ragazzo, o sarà peggio per te."
- ―Cuordipietra Famedoro
Curiosità[]
- La breve scena iniziale è l'unico momento della seconda saga di Paperbridge in cui John Quackett agisce in maschera e costume.
- Baskerville Manor, il maggiordomo Quackmore e il naturalista Topleton erano già apparsi in Il bottino dei Baskerville. Nella stessa storia, John diceva di essere amico di Lord Henry Baskerville; si può presumere che si tratti del fratello di Roger.
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