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  • Il gaucho Paperin e la pampa selvaggia
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Il gaucho Paperin e la pampa selvaggia è una storia di Matteo Venerus e Roberto Vian, pubblicata per la prima volta sul numero 3078 di Topolino.

Trama[]

Primo '800. Nelle "pampas", le praterie dell'Argentina, vagano i liberi cavalieri detti "gauchos" come Paperin Malasuerte. Il papero viaggia col suo cavallo Facundo, ma finisce in una palude sabbiosa a causa della scarsa destrezza con le bolas. Senza neanche più nulla da bere, la giornata non potrebbe essere cominciata peggio. Mentre prende a credito alcuni viveri viene letteralmente preso al lazo da Don Paperon, padrone delle terre del posto che vuole che il gaucho gli facciano da mandriano. Appare il suo rivale, Juan Rockas insieme ai suoi uomini, i Bassotinos, che Don Paperon accusa di rubargli il bestiame. Ma questi negano dicendo di essere solo dei pattugliatori a caccia di indios che sconfinano ed i loro cavalli non hanno i ferri col marchio di Paperon che indicherebbero la provenienza. Don Paperon non gli crede e ricorda che ha convinto il consiglio dei proprietari a fare pace con gli indiani. Juan Rockas viole la terra dei nativi (i cardi) che vivono vicino al suo spazio e deve persuadere il rivale che siano una minaccia.

Più tardi, alla tenuta di Don Paperon, Paperin fa la conoscenza della sua nipote Paperita, tornata da Buenos Aires, di cui si innamora a prima vista. La giovane papera ama cavalcare nella pampa, ma non è venuta da sola. Ad accompagnarla c'è Gladstone Goodluck III, un baronetto inglese ricco e fortunato che Don Paperon invita subito a casa. Paperin sa di non potere nulla contro di lui e vien messo a sorvegliare il pascolo al confine col Rio Salado, ultima frontiera prima dei territori indios. Ma tra gli altri mandriani c'è anche Anacleto, suo nemico giurato che lo sfida per quel pascolo accusandolo di non avere abbastanza coraggio. I due si sfidano in duello canoro con la "payada" (strumento simile alla chitarra). Entrambi sono pessimi e perciò gli altri mandriani decidono che debba vincere il peggiore cioè Paperin. Nel frattempo Juan Rockas parla con alcuni indios cardi e di come ci siano dubbi sulle decisioni dell'attuale capo Paperoguel che potrebbe essere spodestato se comparisse un nuovo e prode guerriero.

Giorni dopo, Paperin è sicuro che farà bella figura con Don Paperon essendo andato tutto bene. Arriva anche Paperita che prova goffamente ad impressionare finendo legato nel fiume. Dopo che la papera se ne va, Paperin viene soccorso da Paperoguel in persona che si dimostra pacifico e gli fa notare delle impronte che dicono che qualcuno ha attraversato il fiume verso i territori del suo popolo, ma le impronte tra andata e ritorno non coincidono. Intanto, lungo la Sierra del Misantropo, i Bassotinos hanno intenzione di provocare il selvaggio Dinamita Blam rubando i suoi animali e facendogli attccare Don Paperon poichè scappano coi cavalli i cui ferri hanno il simbolo del papero (avendoli rubati a lui). Dinamita così aizza gli indios e nulla può Paperoguel che nessuno più ascolta.

Topo 3078 - page 125

Paperin vede arrivare l'orda degli indios ed avvisa Don Paperon che manda Anacleto ad avvertire Juan Rockas, ma viene travolto dai suoi bovini. Con Gladstone terrorizzato, Paperin decide di affrontare a viso aperto gli indios per far scappare Paperita. Con le bolas riesce a far cadere uno degli indios e, essendo dispoti in fila indiana come insegnato da Paperoguel, fa cascare anche gli altri a ruota. Rimane Dinamita e giunge Juan Rockas coi Bassotinos che finge di essere venuto a salvarli. Sentendo le ragioni dell'indios, Paperin si ricorda delle strane impronte di cui parlava Paperoguel e capisce che che è stato un complotto che uno dei Bassotinos conferma con una sfortunata dichiarazione sugli animali rubati. Don Paperon costringe Juan a firmare un armistizio ufficiale mentre gli indios riprendono Paperoguel come loro capo. Don Paperon elogia Paperin per poi rimandarla a riprendere la mandria dispersa. Il papero ha ora l'attenzione di Paperita e si rimette al lavoro cantando di gioia.

Pubblicazioni italiane[]

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