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  • Il galeone vagabondo
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Il galeone vagabondo è la prima storia della saga Zio Paperone e i tesori del grande blu scritta da Sisto Nigro e disegnata da Nicola Tosolini pubblicata su Topolino 2942.

Trama[]

Capitan Pato si trova all'archivio delle Indie, a Siviglia, dove recupera da un'importante manoscritto antico alcune coordinate geografiche su dove possa essere affondato un antico leggendario galeone pirata pieno zeppo d'oro. Dopo aver contatto l'amico Paperone inizia cosi, tre giorni dopo, la spedizione alla ricerca dell'antico tesoro a bordo del Paper Kraken, un sofisticato e tecnologico mezzo sotto marino, messo a disposizione per loro da Pato stesso. Alla caccia al tesoro prende parte, oltre Pato e Paperone, anche Battista che a bordo del Paper Kraken ha subito l'occasione di dimostrare al capitano quanto vale. Nel frattempo, al porto di Bambabey (in Florida), i fratelli Shark, ricevono il diario di bordo del loro avo pirata, colui che affondò la Nuestra Papera de los Doblones (il galeone che stanno cercando Paperone e Pato), in cui è annotato un codice da decifrare per arrivare all'agognato tesoro.

All'alba il Paper Kraken giunge finalmente sul Mar dei Caraibi dove Paperone, Battista e Pato, alternandosi, iniziano a esplorare i fondali marini se pur con scarsi risultati. A Paperopoli intanto Miss Paperett, che non può comunicare con Paperone per via di un guasto al telefono satellitare, deve vedersela con un possibile affare in vista da parte di un signore che vuole vendere le sue azioni sul commercio di aringhe. La segreteria decide quindi di imparare a tempo record tutto quello che ce da sapere sull'argomento così da poter decide lei sei comprare quelle azioni oppure no. Di notte i fratelli Shark arrivano sul Mar dei Caraibi e trovando concorrenza sul posto decidono di provocare ingenti danni al Paper Kraken che viene però riparato tempestivamente da Battista e Pato., una volta che i due loschi furfanti hanno preso il largo. Grazie agli studi appena compiuti Miss Paperett riesce con una domanda inganno a smascherare l'azionista che voleva invece rifilare una grande sola a Paperone.

Paperone vuole inseguire i due furfanti ma Pato lo ferma dicendo di aver già avvisato la guardia costiera e che loro resteranno ancora lì dato che durante l'ultima immersione ha avvistato qualcosa. I due ritento quindi un'immersione, dotati stavolta di una potente aspirapolvere per sub, e grazie all'aiuto di alcuni granchi verdi trovano finalmente il galeone che cercavano. Tirato a bordo tutto l'oro Pato spiega che i granchetti verdi sono stati utilissimi al ritrovamento di tutto ciò visto che sfuggendo dai predatori tendono a mimetizzarsi con il colore del posto in cui vivono e poiché i cannoni dei vecchi galeoni erano in bronzo, che immerso a lungo in mare diventa verde, è stato facile individuare il tesoro. Dopo essere ritornati sulla terra ferma, e diviso il tesoro con Pato, Paperone fa ritorno al Deposito dove inizia subito a contare la sua nuova ricchezza mentre Battista gli legge i valori dei numerosi tesori sommersi non ancora scoperti.

Pubblicazioni[]

  • Topolino 2942 (2012)
  • Topo Goal 22 - Zio Paperone e i tesori del Grande Blu (2018)
Storia precedente Il galeone vagabondo Storia successiva
- 17 Aprile 2012 L'oro delle Cicladi

Oro delle cicladi


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