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Il Mogol azzurro è l’ottavo episodio della serie Minaccia dall’infinito, scritto da Alessandro Sisti, disegnato da Sergio Cabella e pubblicato sul numero 22 di GM – Giovani Marmotte nel novembre 1996.

Trama[]

L’hypercomandante degli Tz’oook rimprovera duramente Zawria e Swylia per il loro fallimento e decide di intervenire in prima persona per recuperare le sfere della conoscenza.

Intanto, il Gran Mogol ha portato le Giovani Marmotte al loro campeggio annuale assieme alle Giovani Esploratrici, sperando che i boschi si rivelino un rifugio più sicuro che Paperopoli. Invece, è proprio lì che gli alieni colpiscono.

Due Giovani Esploratrici, Betty e Mitzi, portano la notizia che la loro comandante Clarissa (la fidanzata del Gran Mogol) è stata rapita in cielo da una luce azzurra. Al suo posto, l’Hypercomandante ha lasciato un messaggio per il Gran Mogol: dovrà consegnare le sfere della conoscenza in cambio dell’ostaggio. Il graduato non può fare altro che cedere al ricatto e, come il principe azzurro della favola, partire da solo per salvare la donna amata. Sia le GM sia le GE, tuttavia, autonomamente decidono di seguirlo senza farsi vedere.

Il Gran Mogol giunge sul luogo prefissato, sale sulla navicella aliena e consegna le sfere. L’Hypercomandante, violando i patti, rifiuta di restituire l’ostaggio, ma Clarissa è già stata liberata dalle giovani esploratrici, che sono salite a bordo da un condotto di scarico e si sono mimetizzate indossando alcune divise Tz’oook (opportunamente ristrette con un passaggio in lavatrice). I maschietti, da parte loro, sono atterrati sul tetto dell’astronave con alcuni deltaplani costruiti da Newton Pitagorico e ,da lì, sono penetrati anch’essi all’interno.

Qui e Newton, attivando i comandi, aprono il portello e consentono ai compagni, alle ragazze e ai due ufficiali di uscire e mettersi al sicuro, prima che la navicella riparta verso lo spazio. Di nuov, gli Tz’oook devono ritirarsi scornati, ma stavolta anche le GM devono lamentare delle perdite: in primo luogo le sfere e, soprattutto, i due coraggiosi, che, per consentire la fuga degli altri, sono rimasti prigionieri sull’astronave.

Edizioni italiane[]

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