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- I pensieri di... Paperone
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- "A rigor di termini, questo libretto dovrebbe avere per titolo non I Pensieri ma IL PENSIERO di Paperon de' Paperoni dal momento che, nel corso della mia lunga e avventurosa vita, ho sempre avuto un solo, unico e costante pensiero: quello di accatastar denaro senza badare a rinunzie o a sacrifici, fin dal giorno in cui... Ma procediamo con ordine."
- ―Introduzione
I pensieri di... Paperone è un libro pubblicato nel 1973 da Arnoldo Mondadori Editore, scritto da Guido Martina e illustrato da Giovan Battista Carpi.
Rappresenta un primo tentativo italiano di fornire una biografia scritta a Paperon de' Paperoni, del quale comprende anche un'ampia raccolta di aforismi, tutti legati al risparmio, l'affarismo spicciolo e la furbizia.
Nelle 187 pagine si cela, in realtà, un'evidente critica alla società italiana della metà degli anni Settanta, che rende le vicende narrate paradossali e grottesche, senza particolari intenti filologici, e ambientate in un mondo a metà tra il selvaggio West, il Klondike della corsa all'oro e l'Italia di allora.
La biografia immaginaria è inoltre, del tutto slegata dalle vicende, pure sviluppate da Martina, della Storia e gloria della dinastia dei paperi, con la quale si pone in totale contraddizione.
In quest'ottica, sono due le figure centrali per la formazione del giovane Paperone: nonna Jenny, detta "delle traversate", e un anziano il cui nome non viene neanche mai fatto.
Trama[]
Paperone nasce orfano: la cicogna lo deposita direttamente dalla nonna, Gianna detta Jenny delle traversate, perché si fa aiutare ad attraversare la strada, fingendosi cieca, e ottiene così elemosina.
Vive inoltre in povertà pur avendo accumulato denaro, che tiene in un materasso imbottito di "verdoni". E allo stesso modo comincia a comportarsi il nipote, che comincia a escogitare modi astuti e truffaldini per fare soldi come vendere "lucciole per lanterne" da illuminazione.
Anche a scuola, il paperotto riesce a ingannare la maestra, ottenendo una doppia razione di cibo, finché l'insegnante muore, come pure la nonna, che gli lascia in eredità un cospicuo tesoro.
Paperone comincia a girare il mondo, scroccando passaggi gratis nei treni merci, finché non viene scoperto e scacciato via a calci. In questa conosce il suo mentore, un anziano senza nome, che vive con una muta di cani da slitta.
Subito si crea una coppia dedita alla truffa, la muta viene venduta ogni giorno a un cliente diverso, e poi nottetempo fa ritorno dai veri proprietari che tengono i soldi. Quando il trucco viene scoperto e i cani fuggono, i due inventano altri espedienti.
Alla fine mettono su una bisca clandestina costruita a metà tra il confine statunitense e quello canadese, pertanto ai giocatori basta muoversi da una parte all'altra a seconda di quale polizia dei due Stati faccia irruzione: il trucco crolla quando avviene un blitz di entrambe le forze dell'ordine.
Dopo la fuga i due si separano e il racconto di de' Paperoni si chiude con un'ultima massima: "Non accontentarti del troppo: è sempre troppo poco. Davvero... Troppo poco!".
Curiosità[]
- Il libro figura, con chiari intenti promozionali, alla fine di Pippo e l'ospite famelico (ultimo episodio della serie Il segreto del totem decapitato, sceneggiata dallo stesso Martina e apparsa su Topolino contemporaneamente al libro), in cui Paperone afferma che questa sua autobiografia è disponibile in tutte le edicole.