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  • I giardini pensili di Paperlonia
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I giardini pensili di Paperlonia è il secondo episodio della serie Le sette meraviglie dei paperi di Fabio Michelini e Maurizio Amendola, pubblicato nel numero 1801 di Topolino.

I personaggi della storia narrata da Paperone[]

Trama[]

Paperone, a pranzo da Paperino, intrattiene i nipoti con la seconda parte della storia delle 7 meraviglie dei paperi.

La storia comincia nel fiorente e ricco regno di Paperlonia di 2600 anni fa. Il regno era celebre per i suoi palazzi, le sue ziqqurat (delle piramidi a gradoni) e soprattutto per i suoi giardini che erano curati da Paper-Iris, antenato di Paperino; giardini che non erano chiamati ancora pensili anche se costruiti su delle terrazze.

Paper-Iris amava moltissimo i prodotti del giardino dell'imperatore, specialmente le rose che difendeva da ogni pericolo. Ma un giorno i soldati cominciano a distruggere tutti i giardini mandandolo nello sconforto. L'ordine era stato dallo stesso imperatore Paperuccio D'oro Son. Questi spiega che sorgerà una piantagione unica al mondo dove saranno coltivati i semi della scienza e del sapere. E non si tratta di una metafora. Giunge Archim-e-des, il quale ha trovato durante un viaggio nel deserto un cofanetto misterioso contenente dei semi di "viola del pensiero", uno specie di fiori che aiuterà Archim ed i suoi colleghi a pensare meglio ed avere nuove idee da sfruttare. Archim ha inoltre scoperto che i semi provengono da 300 anni avanti nel futuro.

Così nacquero i giardini pensili di Paperlonia. Paper-Iris non era contento volendo tornare a coltivare le sue rose e sperava che i geni si sbrigassero ad inventare qualcosa. Paperuccio D'oro Son comincia a sentire le varie proposte. Le prime idee che gli vengono proposte sono delle versioni primitive del telefono e della televisione, ma l'imperatore trova i lati negativi di entrambe le proposte e si infuria. Archim, per paura della sua ira, mette da parte la sua idea del treno e finge di non aver pensato a sufficienza. Per placare l'ira dell'imperatore suggerisce la creazione di un macchinario per pensare ancora meglio. Così viene costruito un grande sole "celebrale" che riflette la luce del sole con un insieme di specchi; le luci avrebbero influenzato le loro menti. Paper-Iris vien messo al comando della leva che regola l'inclinazione degli specchi con la raccomandazione di Archim di non abbassarla completamente. Ma Paper-Iris, desideroso che gli scienziati lavorino a pieno regime per finire prima e ritornare a coltivare le rose, ha tutt'altra idea in mente.

Il sole celebrale entra in funzione e gli scienziati cominciano ad avere nuove idee. Ma queste cominciano a materializzarsi letteralmente ed Archim capisce che è colpa di Paper-Iris il quale sta scappano perché il macchinario è andato in tilt e scoppia distruggendo i gloriosi giardini pensili di Paperlonia.

Paperone conclude la storia dicendo che Paper-Iris dovette rifugiarsi per mesi sulla ziqqurat più alta per sfuggire all'ira dell'imperatore. Qui, Quo e Qua sono curiosi di sapere da dove provenivano i semi del futuro, ma lo zio dice che ne parlerà in futuro.

Tratti storici[]

La seconda meraviglia del mondo antico sono i giardini pensili di Babilonia (antica città vicino alla odierna Baghdad), costruiti intorno al 590 a.C. dal re Nabucodonosor II, anche se la tradizione attribuisce la loro costruzione alla regina assira Semiramide. La leggenda vuole che la regina trovasse nei giardini rose fresche ogni giorno, pur nel clima arido che caratterizzava la città. Nella storia disneyana Babilonia viene sostituita dall'immaginaria Paperlonia governata da una caricatura di Nabucodonosor, Paperuccio D'oro Son. La passione di Paper-Iris per le rose è una citazione invece alla passione della regina Semiramide.

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Il cubo di Paperubik

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27 maggio 1990 La statua di Giove Olimpo

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