- I Classici Disney
- Galleria di immagini
I Classici Disney, precedentemente chiamato I Classici di Walt Disney[3] è un periodico Disney a cadenza mensile pubblicato a partire dal 1957 dalla Arnoldo Mondadori Editore, in seguito dalla Walt Disney Company Italia sino al 2013 e attualmente dalla Panini Comics.
Storia editoriale
Prima serie
La prima serie della testata è stata pubblicata dal 1957 al 1976 per un totale di 71 albi, ognuno dei quali, provvisto di titolo, era dedicato a un filone tematico specifico e conteneva un certo numero di storie (generalmente tre, quattro o cinque) piuttosto lunghe e non inedite.
Il primo numero, uscito nel dicembre 1957, riunì quattro Parodie Disney incentrate sulla figura di Paperino e tutte, tranne la quarta, pubblicate per la prima volta su numeri di Topolino dello stesso 1957 (Paperino e il conte di Montecristo, Paperino e i tre moschettieri, Paperin di Tarascona e Paperino Don Chisciotte).
Tutti i numeri prevedevano che le storie fossero introdotte da un prologo e legate l'una all'altra da tavole di raccordo (prologo e tavole di raccordo erano generalmente sceneggiati da Gian Giacomo Dalmasso e disegnati da Giuseppe Perego). In pratica, si immaginava che i Paperi o i Topi fossero coinvolti in un'unica lunga sequenza narrativa, vivendo - o immaginando, sognando, recitando... - una dopo l'altra tutte le vicende delle singole storie.
Seconda serie
La seconda serie è pubblicata dal 1977 ad oggi. La numerazione è stata ricominciata da zero, ma, in un primo momento, seguendo la stessa impostazione della prima serie. I numeri dispari dall'1 al 67 sono ristampe integrali, talvolta con leggere modifiche al titolo, dei Classici della prima serie.
Ben presto, però, la testata ha assunto un profilo più asciutto, di semplice antologia delle migliori storie del passato, ispirandosi a criteri di minor complessità redazionale: già nel 1981 si è abbandonato l'espediente narrativo del prologo e delle tavole di raccordo[4], e anche l'aderenza a un unico filone tematico è gradualmente venuta meno, benché ancora per vari anni i singoli numeri abbiano per lo più accolto storie omogenee come universo (dei Paperi o dei Topi); a partire dal numero 186 del maggio 1992[5] la serie prende il nome de I Classici Disney ed i volumi non hanno più un titolo proprio.
Tuttavia, nel 2019, con il numero 511 (La Grande Caccia al Tesoro), si è deciso di continuare a inserire storie aderenti ad un unico filone con tanto di tavole di raccordo (una sorta di continuazione delle Topostorie). Il libretto conta 192 pagine, ma diviene bimestrale.
Collegamenti esterni
- Archivio de I Classici di Walt Disney (prima serie) su INDUCKS.org
- Archivio de I Classici di Walt Disney (seconda serie) su INDUCKS.org
Note
- ↑ [1] I Classici Disney - prima serie #1 - INDUCKS.org
- ↑ 2,0 2,1 [2] I Classici Disney - seconda serie #456 - INDUCKS.org
- ↑ [3] I Classici Disney - Wikipedia.it
- ↑ Prologo e tavole di raccordo sono assenti nei nn. 58, 60, 62, 64, 65, 66, e regolarmente dal 68 compreso in poi.
- ↑ [4] I Classici Disney - seconda serie #186