- Gran Mogol
- Galleria
- Storie
Il Gran Mogol è un personaggio della serie a fumetti Disney. Occupa una carica elevata (designata appunto come "Gran Mogol") nella gerarchia organizzativa delle Giovani Marmotte, di cui fanno parte anche Qui, Quo, Qua, e nelle attività del gruppo paperopolese ha generalmente il ruolo di capo.
Apparizioni[]
Il Gran Mogol appare per la prima volta nella storia Qui, Quo, Qua e il salvataggio del Gran Mogol del 1967 scritta da Vic Lockman e disegnata da Tony Strobl, pubblicata su Huey, Dewey and Louie Junior Woodchucks e in Italia su Topolino n° 621.
Il personaggio diventa da subito una presenza fissa nelle storie dedicate alle Giovani Marmotte apparendo inizialmente nelle storie americane per poi venire adottato in quelle europee e sudamericane. In Italia i primi autori ad utilizzarlo sono Jerry Siegel e Guido Scala per la storia del 1973 Le Giovani Marmotte contro il terribile Giocattolaio.
Caratteristiche del personaggio[]
Fin dalle prime storie, il Gran Mogol è presentato nel suo ruolo più che come personaggio a tutto tondo; come organizzatore delle Giovani Marmotte risulta esponente di alcuni valori fondamentali del gruppo (onestà, operosità, rispetto per la natura). Talvolta può sembrare di carattere burbero, soprattutto quando ammonisce i ragazzi a lui affidati, ma è anche una persona molto sensibile; una sua caratteristica è la paura del volo. Fisicamente viene di solito rappresentato come un papero antropomorfo alto e robusto, quasi sempre vestito con la divisa d'ordinanza rossa (o bianca nelle storie danesi), con medaglie e copricapo in tono.
Titolo[]
Nel racconto del 1970 Le Giovani Marmotte e una balena da salvare, il termine Mogòl diventa l'acronimo M.O.G.O.L. con il significato di Magnifico Onorevole Generale Onnipresente Lottatore. Per grado è inferiore solo al Grandissimo Mogòl e all'Arci-Mogòl, che è il più alto grado gerarchico nelle Giovani Marmotte.
In alcune storie straniere viene indicato con acronimi diversi.
Vita privata[]
Il Gran Mogol compare quasi sempre nel suo ruolo ufficiale e si sa pochissimo della sua vita privata. Anche il suo nome è relativamente poco utilizzato, menzionato per la prima volta (Philodemus Gentlefogg) solo nella storia del 1971 Le Giovani Marmotte e il Colossosaurus Paperopolensis.
Una fugace apparizione della moglie si ha nella storia di Jerry Siegel e Giulio Chierchini del 1979, Le GM e la crisi del Gran Mogol: coerentemente con un certo stereotipo di rappresentazione comica della vita coniugale, la donna viene ritratta come una vera megera, che comanda a bacchetta il marito ed è pronta a malmenarlo col mattarello non appena viene contraddetta.
Nella storia di Ped Hedman e Miguel Fernandez Martinez Le Giovani Marmotte in: L'isola del drago compare il fratello del Mogol, di nome Harry, che è ambasciatore paperopolese nello Stallostan. Da piccolo anche lui era una Giovane Marmotta.
Bertie McGoose[]
In Italia, nei primi anni '90, le Giovani Marmotte saranno protagoniste di un mensile tutto loro, GM - Giovani Marmotte. Sarà proprio su quelle pagine del mensile che il Gran Mogol assumerà il suo aspetto definitivo per le storie italiane, che era cambiato spesso nel corso delle varie storie, e acquisirà il nome di Bertie McGoose[1]. In queste storie Bertie sembra avere una relazione con la Mogolessa Clarissa Van Scout delle Giovani Esploratrici.
Anche dopo la chiusura del mensile, Bertie è continuato ad apparire su Topolino nelle storie italiane con protagoniste le Giovani Marmotte.
Un approfondimento del personaggio si ha avuto nella storia in due parti Addio, Giovani Marmotte dove Bertie viene mostrato come nativo della cittadina di Farm Town e viene rivelato (per bocca del padre di Bertie, ex-generale delle Giovani Marmotte) che i McGoose sono "esploratori da dieci generazioni".
Note[]