Il Gongoro (Bombie the zombie[1]) è uno zombie dell'universo dei paperi, creato da Carl Barks nel 1949. Egli è sotto l'influenza dello stregone africano Matumbo che lo richiama dal mondo dei morti per punire Paperon de' Paperoni per il male da lui compiuto alla sua tribù.
Storia[]
Il Gongoro è uno zombie, cioè una persona viva che non muore mai, ma rimane, in qualche modo, sotto l'influenza di uno stregone per trecento/quattrocento anni[2].
Nella storia di Don Rosa Il cuore dell'impero, undicesimo capitolo della Saga di Paperon de' Paperoni, si spiega perché lo stregone Matumbo abbia inviato lo zombie per consegnare a Paperone un feticcio. Paperone infatti, dopo il rifiuto dello stregone a vendere i territori della sua tribù, aveva inviato al villaggio una banda composta da uomini violenti e senza scrupoli che avevano incendiato e distrutto l'insediamento. Poi mascherato da viaggiatore aveva salvato Matumbo dalle sevizie dei suoi uomini facendogli firmare a tradimento il contratto di vendita delle terre. Lo stregone perciò richiamò il Gongoro per punirlo per aver messo a ferro e fuoco il suo villaggio. Il Gongoro inseguì il papero ovunque, dai ghiacci del polo Nord, addirittura sul Titanic, per riemergere poi a Rippan Taro dove lo sciamano locale in cambio del Rubino Striato confinò per trent'anni il Gongoro sull'isolotto.
Anni dopo, però al termine dell'incantesimo dello sciamano isolano, il Gongoro ritornò a perseguitare Paperone, ma ingannato dei decenni trascorsi e ignorando l'invecchiamento consegnò il feticcio a Paperino, scambiandolo per Paperone da giovane.[3].
Apparizioni[]
Il Gongoro compare per la prima volta in Paperino e il feticcio del 1949 di Carl Barks e nella storia Il cuore dell'impero del 1994 di Don Rosa, in questa storia l'autore italoamericano spiega come avvenne l'incontro tra Paperone e Matumbo. Compare anche nella storia "Zio Paperone e il sogno di una vita" durante il sogno di Zio Paperone riguardante l'affondamento del Titanic (lo incontra sull'iceberg).
Censure[]
Nellla versione originale della storia (pubblicata anche sui primi numeri di Topolino, sebbene con differente colorazione da quella americana) il disegno dei personaggi di colore, presentava i diversi stereotipi tipici degli anni '40, eliminati poi dalle ristampe successive. Nello specifico Gongoro indossava un anello al naso, che era molto più grsso e sproporzionato rispetto a quello della versione attuale del personaggio[4], di conseguenza anche la battuta del conduttore dello show sul naso di Gongoro venne cambiata[5].
Un'altra censura riguarda gli schizzi inziali del personaggio: Barks aveva pensato di disegnare lo zombie con gli occhi totalmente bianchi e senzapupille, ma ci dovette rinunciare per pressioni da parte della Western. Sarà poi Don Rosa, circa cinquant'anni dopo, a poter disegnare nella Saga di Paperon De Paperoni un gongoro privo di pupille come lo aveva pensato l'Uomo dei Paperi.
Adattamento italiano del nome[]
Nella versione italiana della storia Paperino e il feticcio la parola "zombie" viene tradotta con il termine (inventato per l'occasione) "gongoro". Questa scelta (probabilmente dettata dal fatto che all'epoca, in Italia, la figura dello zombie era pressoché sconosciuta) è rimasta inalterata nelle successive ristampe ed è stata adottata anche nella traduzione italiana della Saga di Paperon de' Paperoni di Don Rosa. Sempre nell'edizione originale lo zombie possiede un nome proprio (Bombie) eliminato dall'adattamento in lingua italiana dove viene solamente indicato con un generico "il gongoro".
Note[]
- ↑ Letteralmente Bombie lo zombi.
- ↑ Come spiegato da Carl Barks in Paperino e il feticcio
- ↑ Paperino e il feticcio, Carl Barks
- ↑ Donald Duck #10 Voodoo Hoodoo su movie-censorship.com
- ↑ Questa modifica non è presente nell'edizione pubblicata ancora adesso in Italia, dove si continua a fare riferimento all'anello del naso di Gongoro