Giovani Marmotte | |
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Informazioni generali | |
Scopi e obiettivi: |
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Presidente/direttore: | Gran Mogol |
Membri: | |
Fondatore: | Clinton Coot |
Creato da: | Carl Barks |
Prima apparizione: | Paperino e l'E.S.S.B. (1951) |
- "Lo promettiamo da Giovani Marmotte, e le Giovani Marmotte non mentono mai"
- ―Qui, Quo e Qua quando promettono qualcosa di particolarmente importante
Le Giovani Marmotte (in inglese Junior Woodchucks) sono un gruppo eco-solidale, creato dal celebre artista statunitense Carl Barks nel 1951, nella storia Paperino e l'E.S.S.B.. Vengono poi riprese dall'artista statunitense Don Rosa che ne approfondisce enormemente la loro storia e quella del loro leggendario manuale. Sono ovviamente ispirate al movimento giovanile di scautismo fondato da Lord Baden Powell nel 1907 in Inghilterra.
Indice
Origine del nome
La Marmotta fu un animale particolarmente apprezzato da Cornelius Coot, che lo prese a spunto, nel denominare la sua guarnigione a difesa del forte Paperopoli, la Milizia delle Marmotte e il figlio di Cornelius, Clinton Coot, riprese il nome, in memoria del padre, al momento di dare un nome al suo corpo scoutistico: le Giovani Marmotte.
La sede
La nuova sede del gruppo è situata all'interno del Parco Naturale della Foresta Nera immersa in un vasto territorio di verdi boschi di conifere. L'edificio, in legno, è molto ampio e su più piani in modo da poter ospitare il suo vasto gruppo. Sulle vette dell'edificio sventolano le bandiere con su il simbolo delle Giovani Marmotte mentre un altra, molto più grande, è posta al centro poco fuori la sede come punto di ritrovo. Grazie all'ampio spazio all'aperto le Giovani Marmotte possono svolgere le loro attività all'aperto con grande naturalezza.
Simbolo
Il simbolo delle G. M. è un rombo giallo, con all'interno un cerchio o un ovale (a seconda del disegno). All'interno del cerchio è presente una sigla, anche se gli autori italiani ormai non la inseriscono più. Una J tra 2 W, che simboleggia non un acronimo (come sono solito fare con i gradi e le medaglie) ma un uccello al contrario, stesso simbolo della Biblioteca di Alessandria, di cui il loro manuale, contiene oggi, tutto il sapere, oltre a tantissime aggiunte moderne.
Scopo del gruppo
Lo scopo di Clinton era insegnare ai ragazzi a difendere i propri ideali, a compiere buone azioni, il tutto con particolare attenzione e rispetto verso la natura.
Le G.M. sono anche, in un certo senso "gli ultimi guardiani della biblioteca d'Alessandria", poiché che il loro manuale, Il Manuale delle Giovani Marmotte, racchiude tutte le informazioni contenute nell'antica Biblioteca di Alessandria[1], più migliaia di informazioni via via aggiunte nel corso dei secoli. Paperone, per tale ragione vorrebbe comprare il manuale (che lui definisce diabolico), ma fino ad oggi il permesso gli è stato negato.
Il gruppo oggi
Oggi il gruppo è capeggiato da un consiglio di G.M. anziane, a Paperopoli, anche se ormai le G.M. sono dislocate in tutto il mondo, dove in ogni città esiste un gruppo a sé. Ogni gruppo, però, deve rispetto e obbedienza alla truppa 1 di Paperopoli, il primo gruppo di Giovani Marmotte, nonché il più rigido per ammissione e addestramento. Generali pluri-decorati delle Giovani Marmotte sono Qui, Quo, Qua, discendenti diretti di Cornelius Coot e Clinton Coot.
Albi speciali
Negli anni novanta la redazione di Topolino pubblico degli albi speciali che trattavano esclusivamente storie delle G.M, chiamato GM - Giovani Marmotte.
In questo mensile vengono recuperati vecchi personaggi quali Alvin (un aquilotto fifone, ma molto intelligente apparso in alcune storie americane), il maialino Lardello e Newton Pitagorico (il nipote di Archimede che come lui ha ereditato la vena inventrice di famiglia). Ad essi si aggiungono nuovi personaggi: Chips (un hacker profesionista), Chuck (lo sportivo del gruppo) e la loro mascotte, il cane Lapo.
Al mensile era affianco il settimanale GM Esplora che si occupava di scienza e conteneva un unica storia breve. A seguito della fine della collana fu creata GM Magazine la quale durò solo 6 numeri.
Voci correlate
Per approfondire la storia del Manuale e della Biblioteca d' Alessandria.
Note