- Gambadilegno e l'improbabile colpo impossibile
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Gambadilegno e l'improbabile colpo impossibile è una storia a fumetti Disney scritta da Gabriele Mazzoleni e disegnata da Stefano Zanchi pubblicata per la prima volta a Giugno 2017 su Topolino 3213.
Trama[]
Gambadilegno e Sgrinfia stanno tentando uno dei loro colpi presso una lussuosa villa appartenente a un principe ma una volta all'interno i due si accorgono che nella villa non c'è nulla di valore da rubare. Quando i due stanno per uscire vengono sorpresi dal nobile principe proprietario della villa che li mette subito in guardia di aver già chiamato la polizia. Nemmeno il tempo di pronunciare tali parole che due energumeni, che si presentano come agenti dei servizi segreti, prendono in custodia i due criminali. Poco fuori dalla villa i due agenti confessano a Pietro e Sgrinfia che non hanno intenzione di arrestarli a patto che li aiutino a recuperare un pericoloso congegno che un pericoloso criminale, di cui i due agenti sono sulle tracce, ha rubato.
Dopo un'iniziale riluttanza a collaborare coi due agenti segreti, Pietro accetta l'incarico portandosi dietro anche Sgrinfia. All'interno del furgoncino blindato i due agenti spiegano ai due criminali che dovranno recuperare l'oggetto da una cassaforte blindata situata alla Fort Bank, una banca sorvegliatissima da ogni lato. Sgrinfia consiglia allora di procedere dal sottosuolo. Con in mano una mappa dettagliata del sottosuolo Sgrinfia inizia a guidare Pietro verso la banca ma il percorso seguito dal complice di Pietro si rivela tutt'altro che facile da seguire. Stanco dei fallimenti del suo socio Pietro decide di passare al piano B vestendo Sgrinfia da panino imbottito in modo da poter distrarre i cani posti a guardia della banca. Libero da ogni impedimento Pietro disattiva gli allarmi per poi dirigersi con il suo socio verso le cassette di sicurezza.
Sgrinfia riesce ad aprire la cassaforte in tempo e prelevarne il suo contenuto poco prima che gli allarmi si riattivino. I due criminali consegnano il congegno ai due agenti che se la filano via lasciando Pietro e Sgrinfia in balia della polizia. Al Commissariato di Polizia Pietro prova spiegare a Basettoni e Manetta l'accaduto e che stavolta loro non c'entrano niente ma i due poliziotti non sembrano ovviamente convinti. Manetta spiega che quello che hanno trafugato non è un congegno ma una statua di valore cosi Pietro capisce che lui e il suo socio sono stati truffati. Pietro che con una rapida intuizione capisce dove possa trovarsi la statua di valore convince cosi Basettoni a collaborare con loro per arrestare il vero colpevole.
Alla villa del principe si scopre che i due finti agenti lavorano in realtà per il principe che ha organizzato tutta questa storia con un unico obiettivo. Pietro irrompe alla villa svelando di aver risolto il mistero grazie al fazzoletto con lo stemma reale che il principe ha donato a Sgrinfia per asciugarsi stesso simbolo che era impresso sulla statua. Il principe indebitato ha dovuto vendere tutti gli oggetti di valore, compresa la statua, ma i soldi ricavati non erano sufficienti cosi venuto a conoscenza, attraverso l'ambiente malavitoso, del colpo che Pietro e Sgrinfia volevano fare ai suoi danni, ha approfittato della situazione facendo rubare la statua per poi rivenderla e ottenere ancora denaro. Pietro svela che tutta la confessione appena fatta dal principe è stata registrata e sentita dalla polizia il quale irrompe alla villa è arresta i tre truffatori. Pietro e Sgrinfia, invece, anche se per una volta non colpevoli, decidono di darsi alla fuga portandosi con sé un ricordino dalla villa: un coccodrillo in legno.