- Gambò, Jeanne-Trude e i moli galleggianti
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Gambò, Jeanne-Trude e i moli galleggianti è una storia pubblicata su Topolino n° 3283 di Ottobre 2018, scritta da Roberto Gagnor e disegnata da Giada Perissinotto. Si tratta del ventunesimo capitolo della serie La storia dell'arte di Topolino.
Trama[]
Gambadilegno si lamenta con Trudy di non aver messo ancora a segno un grande colpo. Vedendo un avviso di chiusura del museo d'arte per ristrutturazioni, ha un'idea: creare una finta ditta di restauri per impacchettare letteralmente grandi e vecchi edifici (ricchi di refurtiva di valore) con impalcature e teloni per poi svaligiarli indisturbati.
Così, dopo aver spedito la ditta contattata dal museo da un'altra parte, si presentano al direttore del museo opportuntamente travestiti. Giunge anche l'ispettore Manetta che però fortunatamente si trova lì solo per chiedere al direttore di esporre un suo quadro amatoriale e non li riconosce. Gambadilegno e Trudy cominciano a impacchettare tutto finchè non si è fatta sera, ma vengono interrotti prima di entrare in azione da Puntiglio Hesigent, un critico d'arte del Topolinia Post. Questi li ha scambiati per degli artisti credendo che il loro lavoro rappresenti l'arte tradizionale avvolta nella modernità e chiama il direttore del museo per congratularsi. Gambadilegno e Trudy scappano, ma il giorno dopo in tv si parla del loro lavoro ed a Trudy non dispiace sentirsi definita artista. Il prossimo lavoro è occuparsi di una grossa gioielleria di lusso, ma, poco dopo averla impacchettata, vengono raggiunti dai giornalisti. Infatti il proprietario li aveva assunti dopo aver visto il servizio televisivo. Di fronte alle domande della stampa Trudy si inventa le identità fittizie di Gambò e Jeanne Trude, artisti impacchettisti provenienti da fuori. Hesigent li porta quindi ad un party organizzato per loro. Gambadilegno e Trudy riescono in qualche modo a cavaserla coi vari critici d'arte, ma al party c'è anche Manetta che vorebbe un parere su un altro suo quadro. L'ispettore nota la somiglianza con Gambadilegno, ma crede sia solo un caso e gli chiede l'autografo.
Nei giorni seguenti, Gambadilegno e Trudy ricevono richieste da altri musei ma, mentre a Trudy piace la situazione, Gambadilegno non vuole diventi un lavoro onesto. Si presenta alla porta un riccone di nome Bartley Northlake, amante dell'arte, che li cuole assumere per la sua villa che si trova fuori città su un isolotto nel Mouse Lake. Essendo ricca di preziosi e opere di valore, i due accettano subito. Arrivati al lago, devono però inventarsi qualcosa di artistico e Trudy propone di usare la land art([1]). Con la collaborazione delle autorità locali e l'aiuto dei volontari, costruiscono così una passerella galleggiante che fa da ponte tra la villa sull'isolotto e la riva del lago. Northlake si congratula per il lavoro e non ha obiezioni quando Gambadilegno e Trudy lo legano fingendo sia parte di una nuova opera. I due svaligiano quindi la villa e scappano col loro furgoncino. Ma lungo la passerella galleggiante trovano un mucchio di turisti chiamati da Manetta perchè tutti godano dell'opera. E dato che ora ne fanno parte cominciano anche a spostarla facendo affondare il furgoncino accidentalmente. preso parte del bottino, Gambadilegno e Trudy cercando di andarsene col motoscafo di Northlake, ma vengono fermati da Manetta che ritiene debbano restare come parte dell'opera e, discutendo con gli altri turisti, gli viene la bizzarra idea di impacchettare gli artisti con del nastro adesivo. Gambadilegno e Trudy vengono così impacchettati con tutto ilmotoscafo proprio mentre arriva Basettoni che, vedendo Nortlake legato, capisce cosa succeda davvero. Intanto Puntiglio Hesigent si congratula con Manetta per la sua opera che rappresenta pienamente l' "immobilismo creativo" facendo felice l'ispettore che però non ha ancora capito che Gambò e Jeanne Trude non esistono davvero nonostante Basettoni provai a spiegarglielo. E, mentre tutti fanno foto dei due artisti legati, Trudy commenta che anche i loro tentativi di furto sono una forma d'arte in fondo.
Curiosità[]
- Il direttore del museo d'arte cita artisti come Topritte e Duckhol e movimenti come la post-avanguardia postale e l'astrattismo pastellato. Sono tutti riferimenti a precedenti storie della serie.
- Il quadro di Manetta, "Homage à Teomonde Scrophale", si riferisce a Teomondo Scrofalo, un immaginario pittore kitsch su cui era incentrato uno sketch del comico Ezio Greggio nel celebre programma tv Drive In.
Pubblicazioni italiane[]
- Topolino 3283 (2018)
Note[]
- ↑ la land art si basa su intervento dell'artista che trasforma ed esalta un luogo studiando il rapporto tra arte e spazio
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