- Fratel Coniglietto
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- "Zip-a-Dee-Doo-Dah "
- ―Tipica canzone di Fratel Coniglietto
Fratel Coniglietto (in inglese Br'er Rabbit) è il personaggio principale delle sequenze animate del lungometraggio a tecnica mista I racconti dello Zio Tom del 1946 e basato sul classico Le Storie dello zio Remo del giornalista statunitense Joel Chandler Harris; è stato poi ripreso nei fumetti, dove conta numerose apparizioni, soprattutto nelle storie del cosiddetto Universo del Bosco.
Aspetto fisico[]
Fratel Coniglietto è un essere di piccole dimensioni, esile e sfuggente, con un muso schiacciato, incisivi grossi che escono dalla bocca, lunghe orecchie, zampe posteriori allungate ed una coda a batuffolo. La sua pelliccia è di un color cioccolato, uguale su tutto il corpo eccetto attorno agli occhi e sotto il muso, dove è invece più chiara.
Indossa, solitamente, una maglia rosa e dei pantaloni azzurri.
Personalità[]
È un tipetto burlone e spiritoso ma al tempo stesso amichevole e socievole che viene perseguitato costantemente dal perfido Compare Volpone che lo vorrebbe mangiare, alleandosi il più delle volte con lo sciocco Compare Orso, che nonostante siano più grandi e forti di lui falliscono in ogni intento di catturarlo, grazie all'ingegno del roditore che riesce sempre a farsi beffe di loro.
Apparizioni animate[]
Fratel Coniglietto appare per la prima volta nelle sequenze animate del film I racconti dello Zio Tom (che in realtà sono le storie che lo stesso Zio Tom racconta al protagonista Jonny e ai suoi amici) dove finisce sempre vittima delle trappole di Compare Volpone e Compare Orso salvo poi riuscire sempre ad uscirne illeso e farla da sotto al naso ai suoi due persecutori. Alla fine compare addirittura nel finale mentre canta il suo famoso ritornello Zip-a-Dee-Doo-Dah insieme ai protagonisti mentre sopraggiunge il tramonto.
Il personaggio fa anche delle brevi apparizioni cameo nelle serie televisiva House of Mouse e in un episodio di Bonkers.
Apparizioni nei fumetti[]
Il Fratel Coniglietto disneyano è apparso in numerose tavole domenicali quasi in contemporanea con il film originale. In Italia le sue storie vennero già pubblicate sul numero 1 dell'aprile 1949, dove ebbe un piccolo ruolo nella celebre parodia de L'Inferno di Topolino di Guido Martina, e continuarono ad essere pubblicate per diversi decenni fino al loro declino di popolarità.
In alcune di queste storie il personaggio viene ostacolato anche da Ezechiele Lupo, altro suo predatore.