- Felice il bel gagà
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- "Ma perché ve lo tenete sempre tra i piedi? Mandatelo a giocare con i ragazzi del quartiere!"
- ―Felice a Minni su Topolino
Felice detto il bel gagà (Mister Slicker in originale) è un personaggio dell'universo dei topi creato dagli autori Floyd Gottfredson e Earl Duvall per le strisce quotidiane poi raccolte in quella che viene considerata la terza storia a fumetti Disney di tutti i tempi, Topolino e il bel gagà (1930).
Storia[]
Felice è un ratto antropomorfo elegante e di un certo fascino sulle donne; Minni, pur restando innamorata di Topolino, prova per questo personaggio una certa attrazione e gradisce la sua compagnia. Topolino, credendo che Felice e Minni si siano baciati (ma in realtà si trattava solo di un ingannevole gioco di ombre) tenta perfino il suicidio pensando di dover rinunciare alla sua innamorata.
Solo in seguito si scoprono le vere intenzioni di Felice: si tratta di un criminale che vuole sposare Minni con l'inganno, lasciando capire a Tognone, il padre di lei, che sarebbe disposto ad aiutarlo finanziariamente se il matrimonio si concludesse. In realtà i furti che da tempo subiva Tognone erano opera dello stesso Felice, a capo di una banda di criminali.
Caratteristiche[]
Fisicamente Felice è un ratto antropomorfo nero, molto alto e magro, relativamente giovane, vestito con eleganza secondo la moda dei primi anni '30. Costui possiede un corto muso rivolto verso il basso con corti baffetti da topo ed un paio di grandi occhi.
Egli è estremamente innamorato di Minni, tanto da essere disposto a saldare tutti i numerosi debiti del padre (il personaggio si presenta come milionario) pur di sposarla. Pur di perseguire questo obiettivo personale, in seguito non si pone scrupoli a far commettere un crimine (una rapina in banca) che getta l'intero paese nella miseria. Nonostante le losche intenzioni, Felice si comporta sempre in modo educato ed impeccabile. Inoltre, ha la dote del seduttore: riesce con pochi e mirati complimenti ad ammaliare Clarabella e Patrizia, le quali un attimo prima stavano parlando male proprio di lui.
Analogie con altri personaggi[]
Costui ha notevoli somiglianze con un altri personaggi creati da Gottfredson, come l'illusionista Bubbo Rodinì (Montmorency Rodent) o il più ricorrente Topesio. Tutti costoro, oltre alla somiglianza fisica, hanno in comune la caratteristica di esercitare un certo fascino su Minni e di diventare per ciò stesso rivali di Topolino; tuttavia Felice è un vero e proprio criminale e forse proprio questo ha reso problematico il suo impiego in storie successive (sarebbe infatti poco credibile che Minni si lasciasse ingannare nuovamente da lui).
Il nome[]
In Italia al personaggio, ribattezzato Felice, si è fin dalle origini aggiunto l'epiteto "il bel gagà": la parola gagà, oggi caduta totalmente in desuetudine, era molto in voga negli anni '20-'30 del Novecento per indicare un giovanotto vestito con eleganza secondo i dettami della moda e dalle maniere sofisticate e affettate. La storia stessa fu intitolata Topolino e il bel gagà e mantenne questo nome in tutte le ristampe successive; probabilmente per questo l'epiteto attribuito al personaggio è sopravvissuto negli anni malgrado la sua connotazione ormai anacronistica.