- Cuori dello Yukon
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- "Sarà il caso di aprirla... o è meglio non vedere il veleno che c'è dentro? Forse è meglio fingere di credere che in questo triste mondo ci sia una persona che potrei... che posso..."
- ―Paperon de' Paperoni, guardando la lettera di Doretta Doremì
Cuori dello Yukon è il capitolo 8C della Saga di Paperon de' Paperoni. Scritto e disegnato nel 1995 da Don Rosa, tale storia assieme ai capitoli L'argonauta del Fosso dell'Agonia Bianca (8) e La prigioniera del fosso dell'agonia bianca (8B), amplia e approfondisce il periodo trascorso da Paperone nel Klondike e la sua relazione con Doretta Doremì.
Sinossi[]
Paperone lascia la sua concessione e si reca in città a Dawson, per acquistare dei pezzi di ricambio. Qui, in un paese avvolto dalla criminalità e dalla povertà, viene richiesto l'intervento del Colonnello Steele.
La gente del posto ne approfitta e indirizza Steele su Paperone, secondo loro origine di tutti i mali della città. Paperone è costretto a combattere perché non gli venga tolta la concessione della Valle e dovrà fare i conti con il suo amore per Doretta Doremì.
Trama[]
Paperon de' Paperoni, dopo un periodo di lavoro solitario nella sua concessione nel Valle dell'Agonia Bianca, ritorna a Dawson per acquistare ricambi per la sua trivella a vapore. Qui trova la turbolenta città dello Yukon piegata dalla fame e dalla povertà, spettatrice di continue violenze e disordini; tanto da richiedere un intervento da parte del colonnello Samuel Steele, ufficiale della polizia a cavallo.
La gente del paese approfitta della situazione per colpevolizzare Paperone, indicandolo al colonnello come la sorgente di tutti i mali, con lo scopo di appropriarsi in seguito della sua concessione nella valle dell'Agonia Bianca. Decisa a far cadere ai suoi piedi il giovane scozzese, anche se affascinata dal suo comportamento diverso dagli altri minatori, Doretta Doremì si offre di firmare la denuncia e chiede che Paperone le venga consegnato.
Nel frattempo, Casey Coot informa Paperone della congiura e lo esorta a ritornare nella sua concessione, mentre Steele invia l'ispettore William Scarth a sequestrare l'oro del papero e a dichiarare nullo il possesso della sua valle. Dopo una breve discussione, Scarth si mostra interessato a volersi appropriare della concessione e scappa a cavallo, mentre Paperone lo insegue a piedi. Sfinito dal freddo del Klondike, Paperone sviene nella neve, finché non viene salvato dall'arrivo di un lappone, che a bordo di una slitta trainata da renne, era stato incaricato dal governo canadese di portare razioni alimentari a Dawson. Intanto Scarth raggiunge la città ma, appena gli altri minatori scoprono della possibilità di rilevare la concessione, legano l'ispettore e si apprestano ad affrontare l'arrivo di Paperone, che giunge poco dopo a bordo della slitta. Nella ressa che si scatena non appena i paesani si accorsero dell'arrivo dei viveri, l'edificio in cui si trovavano prende accidentalmente fuoco e Paperone approfitta della situazione per andare alla Bolla d'Oro.
Doretta assiste alla finestra alla corsa del papero, inseguito dalle fiamme che si propagano, finché questi non viene fermato dall'arrivo di Steele e di Jack London, scrittore emergente. Segue tra i due uno scontro, nel quale Paperone ha la meglio ma, mentre egli riprende il suo cammino verso la Bolla d'Oro, accoglie una richiesta d'aiuto e salva da una casa in fiamme Casey Coot. Mentre il papero trascina fuori Casey, viene nuovamente bloccato da Steele ma, a quel punto, la casa esplode. Nell'esplosione Paperone viene sbalzano lontano e, quando si risveglia, si ritrova all'ingresso della Bolla d'Oro. Entrato, sul palco della sala principale, completamente circondato dalle fiamme, trova Doretta Doremì, in attesa di essere salvata. Proprio mentre il papero si apprestava a soccorrerla, i pompieri attivano gli idranti, ma l'acqua congelata della prima parte del tubo, viene sparata involontariamente contro Paperone, che, ricevuto un colpo alla testa, sviene. Sarà quindi Doretta a salvare lo scozzese e a fingere di essere stata soccorsa da lui.
La notizia del salvataggio di una "donna innocente", unita alle dichiarazioni di onestà lasciate da Casey Coot, convincono Steele a dichiarare infondate e false tutte le accuse rivolte al papero e a confermarlo come uno degli uomini più probi e prodi di Dawson. Sul finale della storia, Doretta invia a Paperone una lettera che, però, temendo contenga nuove accuse, preferisce non leggere, confidando che, tra i due, possa esserci un affetto e volendo vivere, quindi, con questa convinzione.
Analisi[]
In base a quanto affermato da Don Rosa, la storia fu commissionata dalla Gladstone come parte della celebrazione canadese del centenario dalla corsa all'oro dello Yukon. Per questo motivo vi è la presenza delle giubbe rosse ed in particolare del Colonnello Steele, personaggio storico realmente esistito durante gli anni del Klondike.
Relazione con Doretta[]
Per approfondire, vedi la voce Storia di Doretta e Paperone. |
In questa storia vi è un approfondimento ulteriore da parte dell'autore sulla relazione tra Paperone e Doretta, scritta tra l'altro ben prima dell'ultimo capitolo de La prigioniera del fosso dell'agonia bianca (uscita nel 2006 ed ultima storia di Rosa).
Doretta sottoscrive la denuncia a Paperone per far sì che torni indietro da lei e così avviene. Bellissime le tavole di Paperone sotto la tormenta che cerca di arrivare vivo a tutti i costi, in preda alle allucinazioni dal freddo. A differenza della precedente L'argonauta del Fosso dell'Agonia Bianca vediamo il papero che soffre realmente per il freddo e lo sfinimento.
Curiosità[]
- A differenza degli altri capitoli extra collegati alla Saga che iniziano con un racconto di Paperone nel presente, questa è l'unica storia extra completamente ambientata nel passato.
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