- Cornelius Coot
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Cornelius Coot (1790 ca- 1880 ca) è un personaggio dell'universo dei paperi, patriarca della famiglia Coot e, soprattutto, fondatore della città di Paperopoli. Nella metropoli, infatti, è stata eretta una gigantesca statua a lui dedicata, oltre a numerosi altri monumenti di dimensioni ridotte[2].
Cornelius ebbe un figlio, Clinton, padre di Nonna Papera; il fondatore di Paperopoli è quindi trisavolo di Paperino.
Nel corso degli anni il personaggio è stato utilizzato da diversi autori, spesso presentando versioni delle origini anche in contrasto fra loro. A partire dal 2022 il personaggio è diventato protagonista di una serie di storie su Topolino a lui dedicata intitolata Cornelius dove ne viene approfondita la biografia, unendo elementi provenienti da vari racconti su di lui.
Adattamento del nome[]
Nella prima traduzione italiana di Paperino e il Maragià del Verdestan il personaggio veniva chiamato Cornelio Ermogene. Altre vecchie traduzioni hanno usato differenti nomi (Cornelius Babn, Cornelio Virgola, Cornelio Van Coot, ecc..) finché non si è cominciato ad usare quello originale. Un caso particolare è Paperino e la iella in passerella dove Ermogene diventa il secondo nome.
Nella storia italiana del 2022 Cornelius - L'esilio dei VanCoot al personaggio viene data dagli autori un'origine olandese e chiamato ufficialmente Cornelius Ermogene Van Coot (poi semplicemente abbreviato in Cornelius Coot) andando così a recuperare alcuni dei vari nomi italiani utilizzati nel corso del tempo.
Biografia[]
Infanzia[]
Dell'infanzia non si sa praticamente nulla, ma nella storia Zio Paperone e la scoperta memorabile di Giorgio Martignoni e Claudio Panaresi durante una fantasia molto ottimista di Paperino in cui partecipa a un quiz televisivo dal montepremi altissimo, il presentatore chiede al papero in quale giorno spuntò il primo dente da latte a Cornelius e Paperino rispose il 12 maggio 1798, un giovedì sera.
Giovinezza[]
Nella storia del 2012, Qui, Quo, Qua e le radici di Paperopoli, scritta da Matteo Venerus e disegnata da Roberto Vian, viene narrata una prima versione della giovinezza di Cornelius Coot. Egli era un discendente dei padri pellegrini i primi coloni che raggiunsero il Nuovo Mondo nel 1607[3]
Nel 1815 Cornelius, allora chiamato scherzosamente Pannocchia o Corny dagli amici Marmotta e Percy per via dei suoi capelli biondi e della sua passione per il mais, si trovava a Sant Louis l'ultima città abitata prima dello sconfinato West, dove fremevano i preparativi per un viaggio in quelle lande inesplorate. Egli si arruolò tra i membri della spedizione, tuttavia il giorno della partenza rimase addormentato su un Platanus Pennichellus (chiamato così da un fantasioso botanico, dopo aver osservato Pannocchia dormire sull'albero).
Per nulla scoraggiato il giovane tentò di raggiungere, prima in barca e poi a piedi, la spedizione imparando molto sulla natura nei suoi viaggi. Attraverso numerose avventure, Cornelius raggiunse la meta prima della spedizione militare e nel punto dove sarebbe sorta Paperopoli piantò un viale dei suoi alberi preferiti: i Platani Pennichelli, che ancora oggi si trovano nel quartiere residenziale di Via dei Platani, dove vive Paperino con Qui, Quo, Qua. Essi, vista l'importanza ecologica e storica sono protetti da una speciale ordinanza comunale.
Una versione diversa viene invece fornita nella storia Cornelius - L'esilio dei Van Coot del 2022, parte di una serie che mira a mettere ordine nella vita di del personaggio. Cornelius Ermogene Van Coot nacque nel 1788 a New York, figlio di Jeroeen Van Coot, uno dei più facoltosi mercanti delle Repubblica delle Sette Province Unite, e di sua moglie Els. Il padre e la madre arrivarono a New York nel 1786, dopo essere scampati all'arresto da parte della Royal Navy. I Van Coot con i pochi soldi rimasti riuscirono ad aprire un emporio di sementi e granaglie; è qui che nacque nel 1788 Cornelius e qui vivette fino all'età di 16 anni. Nel 1804 lo zio di Cornelius, Marteen Van Coot venne arrestato per truffa nei confronti dei suoi partner commerciali e di suo fratello Jeroeen, il quale poteva ora fare ritorno in madrepatria, oramai divenuta la Repubblica Batava. Jeroeen ed Els si imbarcarono dunque per l'Olanda ma Cornelius decise di restare in America e di partire verso la frontiera assieme agli amici Perceval de Roquerduc (almeno prima della decisione di questi di tornare a New York[4]) e Aloysius "Marmotta" Luff, cominciando così la vita del pioniere errante o trapper.
Dopo aver raggiunto la costa occidentale, secondo Don Rosa, Cornelius Coot trascorse alcuni anni a fare il cacciatore di pellicce. Altri autori inseriranno diversi aneddoti ambientati in questo periodo; per esempio, nella storia Zio Paperone e la scacchiera abbandonata di Gabriele Panini, nel 1817 Coot conobbe un suo futuro grande amico, Winston Tordborough.
Età adulta[]
Tornando alla storia raccontata da Don Rosa, nel 1818, dopo un lungo viaggio Coot giunse a Forte Drakeborough, l'avamposto militare fatto costruire dal corsaro britannico Francis Drake, sulla Collina Ammazzamuli. Il giovane Coot chiese ospitalità, ma poco dopo un gruppo di soldati spagnoli attaccò il forte. Il re Ferdinando di Spagna, infatti, era determinato a impossessarsi di buona parte della costa occidentale del continente.
A causa della schiacciante superiorità dell'avversario re Giorgio d'Inghilterra ordinò la resa e la consegna del forte alla Spagna, ma gli Inglesi, anziché correre il rischio di essere presi prigionieri, preferirono fuggire attraverso un passaggio segreto sotto il forte, dopo aver donato ufficialmente il forte e le terre circostanti a Cornelius. Sopraffatto dagli spagnoli, il pioniere propose di consumare un pasto tutti assieme, come tradizione, prima di dichiararsi sconfitto. Non avendo altro cibo che alcune pannocchie, il pioniere pose sul fuoco pochi chicchi di mais, che esplosero producendo il pop-corn. I suoni scoppiettanti spaventarono gli spagnoli, che erano convinti di trovarsi sotto il tiro dei fucilieri nemici e batterono in ritirata.
Cornelius descrisse questo episodio nel suo memoriale:
- "Come avevo sperato, gli spagnoli non avevano mai visto il popcorn prima d'allora. Scommetto che pensarono che fosse giunto l'ammiraglio Nelson a difendere la collina e a ricacciare indietro la loro armata. Per mia fortuna, non fecero più ritorno. Poco dopo, nel 1819, il re Ferdinando rinunciò del tutto ad avere un territorio spagnolo da queste parti. Il forte era mio. Gli inglesi avevano lasciato una targa d'ottone. La inchiodai a un albero a imperituro ricordo di quanto fossero stati gentili con me, regalandomi quel posticino. Eh, si'! Ero orgoglioso del mio pezzetto di terra privato. Avevo persino americanizzato il nome, trasformando Drakeborough in Duckburg"
- ―Cornelius Coot, Memoriale
Da allora nelle statue che celebrano il fondatore di Paperopoli, Cornelius è sempre rappresentato con un paio di pannocchie di mais in mano rivolte verso il cielo e con il sorriso sul becco, a ricordo della cacciata degli spagnoli.
Divenuto unico proprietario del forte, egli lo rinominò forte Paperopoli e fondò così il primo nucleo abitativo di Paperopoli; sempre in questo periodo fondò la Milizia delle Marmotte, un corpo di volontari che avevano il compito di difendere il borgo da eventuali attacchi nemici.
Nel 1821 il Calisota era incluso nel Messico indipendente e anche gli agricoltori godevano di ampia autonomia, solo nel 1848 la California e, presumibilmente, il Calisota vengono annessi agli Stati Uniti, ma il borgo rurale di Paperopoli sembra mantenere alcune autonomie (com'è caso dell'ambasciata paperopolese).
Curiosità[]
Dalla storia Zio Paperone nababbo di Natale veniamo a sapere che la ricetta originale del panettone di Cornelius Coot prevede la glassa ma non i canditi. Paperino la realizza per la famiglia tutti gli anni. Paperone durante la storia lo mette in vendita.
Discendenti[]
Cornelius Coot ebbe un figlio di nome Clinton, da una relazione sconosciuta[5] (sebbene in una vignetta della storia a puntate Quel tesoro di Cornelius si possa vedere quella che sembra sua moglie, il nome del personaggio è sconosciuto), mentre secondo Gilles Maurice ne ebbe ben sette. Clinton sposò Gertrude Folaga, da cui ebbe due figli, Elvira e Casey (secondo Gilles Maurice anche un altro bambino di nome Gus). Elvira, meglio nota come Nonna Papera, ebbe tre figli (secondo Gilles Maurice una quarta di nome Deborah), uno dei quali sposò Ortensia de' Paperoni, la sorella di Paperone, e questo spiega la lontana e acquisita parentela con Nonna Papera. I nipoti diretti di Elvira sono Paperino, Paperoga e Gastone. Casey invece conobbè Paperone nel Klondike e gli cedette la proprietà della Collina Ammazzamotori; il nipote diretto di Casey è Ciccio.
Apparizioni[]
La prima apparizone di Cornelius Coot risale alla storia di Carl Barks Paperino e il Maragià del Verdestan, del 1952, nella quale viene costruita la monumentale statua. Nella storia di Don Rosa Sua Maestà De' Paperoni, invece, viene raccontata la storia della fondazione del forte Paperopoli. Altri autori (specialmente italiani) nel tempo mostreranno vari aspetti della vita di Coot, anche in contraddizione fra loro.
Secondo quanto riportato su INDUCKS a inizio settembre 2024, Cornlius Coot appare globalmente in 340 storie. Il paese con più storie prodotte in cui questo personaggio appare è la Danimarca (151), seguita dall'Italia (87). Per quanto riguarda la pubblicazione di storie con Cornelius, a farla da padrone sarebbero i Paesi Bassi, con 247 storie su 340[6] .
Complessivamente, sono rare le storie in cui Cornelius è il protagonista dei fatti narrati e spesso compare solo nelle prime pagine introduttive. Un importante esempio sono la già citate storie Qui, Quo, Qua e le radici di Paperopoli e Zio Paperone e la scacchiera abbandonata. Nel 2022 inizia la produzione della serie Cornelius , ideata da Alex Bertani e volta ad approfondire le origini del personaggio e a mettere ordine fra le varie storie prodotte su di lui fino a quel momento[7]. La serie debutta ufficialmente su Topolino 3483 con Cornelius - L'esilio dei Van Coot - sceneggiata da Alessandro Sisti e disegnata da Ivan Bigarella - e (a settembre 2024) conta ben quattro storie.
Note[]
- ↑ Secondo la storia del 2024 Addio, Giovani Marmotte la Milizia delle Marmotte è il primo nome delle Giovani Marmotte
- ↑ [1] Topolino 3062 pag 42, Approfondimento su Paperopoli
- ↑ Padri pellegrini - Wikipedia.it
- ↑ Si veda la storia Cornelius - Lo stato senza mappa del 5 aprile 2023
- ↑ [2] Albero genealogico di Don Rosa
- ↑ Si veda la pagina delle statistiche dedicata a Cornelius su Inducks
- ↑ Si veda l'intervista ad Alessandro Sisti pubblicata su Topolino 3515 nell'editoriale Un personaggio "storico" in becco e piume, a seguito della storia Lo stato senza mappa.