- Bruno Concina
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- "La sceneggiatura si nutre di te, ti divora 24 ore al giorno, ma, inevitabilmente, ti restituisce sempre molto di più di quello che ti toglie: è una gratificazione e un arricchimento continui. La conseguenza è che, sebbene l’ideale sia costituito da una perfetta integrazione fra testo e disegno, la sceneggiatura rimane la parte più importante di una storia a fumetti. Provate a leggere una storia ben disegnata, ma sceneggiata male: è un bel quadro privo di anima."
- ―Intervista a Bruno Concina
Bruno Concina (Venezia, 20 agosto 1942 - 31 dicembre 2010) è stato uno dei più importanti sceneggiatori italiani Disney.
Viene ricordato anche e soprattutto grazie alla sua innovativa invenzione delle storie a bivi, avventure interattive che il lettore può influenzare con le sue scelte, portando a un differente sviluppo della trama e a diversi finali.
Biografia[]
Sposato, due figli, si è laureato in Pedagogia all'Università di Padova con una tesi sulla sua principali creazione, intitolata "Una nuova proposta pedagogica: il fumetto a bivi". Prima di sceneggiare a tempo pieno, racconta di aver svolto anche lavori saltuari come fattorino, interprete, impiegato e, dopo essersi iscritto alla facoltà di Magistero, insegnante.
La sua carriera comincia da adolescente, ma è solo dal 1975 che comincia sceneggiare fumetti, con La notte dei bambini crudeli pubblicata da Edifumetto. Quattro anni più tardi esordisce nel mondo Disney con Zio Paperone e la conflittite acuta e cronica, disegnata da Alessandro Del Conte.
La prima storia a bivi che inventa e realizza Concina nasce nel 1985 e si intitola Topolino e il segreto del castello, illustrata da Giorgio Cavazzano.
Tra i personaggi che ha creato, il Professor Marlin, protagonista della saga della macchina del tempo, realizzato graficamente da Massimo De Vita. Sua anche l'idea della famiglia Duckis, a cui dà un volto Valerio Held, e Ariella, una delle fiamme di Archimede.
Nel 2008 fa scalpore tra gli appassionati una sua polemica attraverso due lettere aperte alla Disney, battaglia definita del "nano contro il gigante", denunciando la mancanza di rispetto nel vedersi assegnato un massimo di due storie da realizzare in quell'anno, a cui rinuncia.
La sua ultima avventura pubblicata su Topolino, verosimilmente presa da quelle in giacenza, è Paperino e il giorno fortunato e risale al 2009.