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Questa è la recensione personale di un utente
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Inizio con lo premettere che ciò che sto scrivendo sarà più simile ad uno sfogo che ad una recensione vera e

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propria.

Immagino che ognuno di voi conosca ed abbia letto questa storia, una delle più famose e belle non solo delle innumerevoli opere di Carl Barks ma di tutto l'universo disney, al punto di trovarsi al secondo posto nella classifica Inducks.

Una posizione prestigiosa per giunta meritatissima, perchè è un capolavoro straordinariamente emozionante e maturo, ma il suo aspetto più positivo sta nel fatto che mostra e non mostra allo stesso tempo, lasciando tanto all'immaginazione. 

E' il debutto di Doretta Doremì , (aka Goldie O'Gilt) creata ed usata un'unica volta da Barks in questa storia ma ripresa più volte da Don Rosa ed anche da alcuni autori italiani e stranieri attraverso vari sequel, proprio perchè l'ha fatta eleggere come il primo ed unico amore di Paperone. Egli ne fa una descrizione meravigliosamente poetica ai nipotini sulla nave che li sta conducendo al porto di Skyway in Alaska : aveva gli occhi scintillanti come stelle e il suo cuore era freddo come il ghiaccio della Tundra... Il solo ghiaccio vivo che abbia mai visto.

Quando poi Paperino lo prende in giro per la luce sognante che appare nel suo sguardo nel mentre che ne parla, gli risponde che in realtà quella luce è dovuta al calcolo mentale del conto dei dollari che ancora gli deve.

Si avverte in ogni pagina la presenza di un sentimento forte ma che mi fa dubitare si tratti di un vero e proprio innamoramento, da ambo le parti.

Secondo me questa ragazza bella ed indomita aveva esercitato in lui un certo fascino però legato a quel particolare periodo della sua vita oltre che il più importante, quello in cui come cercatore d'oro mette le basi per la sua futura ricchezza e segna una svolta nella sua movimentata gioventù. Se questo presunto amore fosse stato così forte, dubito l'avrebbe scordata tutti questi anni... Certamente non aveva il tempo di pensarla, ma dimenticarla completamente mi pare molto improbabile, la ricorda soltanto grazie alla malattia.

A questo punto sono convinta che Barks l'abbia "creata" soltanto per mostrare un lato più sentimentale di Paperone. In realtà chi ha costruito la vera love story tra i due è stato Don Rosa, il primo fan boy shipper della storia, che inserisce citazioni alla coppia ogni volta che può, arrivando a mostrarci cosa accadde in quel mese lasciandoci non solo intendere con un'eloquente sequenza di vignette che i due abbiano consumato ma aggiungendoci anche una lettera d'amore da parte di Doretta a Paperone che poteva contenere qualsiasi cosa, perfino la notizia di un'ipotetica gravidanza.

Però per come Barks ce l'accenna per me durante quel mese non è successo proprio niente, a parte che abbiano imparato a rispettarsi a vicenda per via dei loro caratteri così orgogliosi. E' solo grazie a Don Rosa se è nato il pairing tra i due, che indubbiamente attira ed affascina proprio per il sentimento di amore/odio dovuto al carattere cinico, testardo ed orgoglioso di entrambi. E' forse lui che ha definito maggiormente la personalità di Doretta. 

Ora forse sarò io che non ho mai fatto mistero della mia fissazione per questa coppia da quando l'ho riscoperta *dammi il cinque Don clap!* e di tenere particolarmente al personaggio di Doretta al punto da farmi un tatuaggio sulla schiena rappresentante la Stella del Nord come richiamo, ma vederla ridotta in quelle condizioni oltretutto mettendola a confronto con la sua sensuale versione giovanile non solo la prima volta che l'ho letta mi ha spezzato il cuore, ma me ne sono andata a letto con il magone!

Mi ha intenerita vederla indossare il suo vecchio vestito da ballerina che le conferisce ancora un certo fascino nonostante non sia ormai che una pallida imitazione di quella sfolgorante giovane donna che era allora prima del loro faccia a faccia ; lo stesso vale per Paperone che, continuando a brontolare sulla riscossione del suo debito, intanto si pettina le basette per prepararsi anche lui all'incontro.

Il gesto di Paperone, che ha pietà di lei nel mentre che la guarda allontanarsi senza voltarsi mai indietro come quel lontano giorno mi ha molto colpito, uno dei suoi gesti più alti di generosità meglio mascherati. Una parola a questo proposito va spesa anche per i nipoti, che sanno ma allo stesso tempo rispettano il pudore dello zio. Soprattutto Paperino, perchè le sue espressioni facciali specialmente nelle scene finali mostrano che capisce appieno i sentimenti di Paperone ma finge di non conoscerli.

Questa storia mi ha lasciato addosso però diverse perplessità dovute sicuramente alla mia empatia : perchè una persona che per un motivo o per l'altro perde tutto se ne va in una landa desolata a vivere di stenti con un orso addomesticato come unica compagnia... per quarant'anni? Il tempo sufficiente ad una persona normale d'impazzire. Secondo me, con quei gioielli che ha dato a Paperone se li avesse rivenduti avrebbe potuto ricostruirsi una vita un pochino più agiata... Oppure ha fatto questa scelta perchè troppo orgogliosa per andare alla casa dei poveri di sua iniziativa? L'unico che avrebbe potuto chiarirmi questi dubbi è proprio Barks ma per ovvie ragioni non è più possibile e me li devo tenere.

Anche perche penso... E' gia stata punita abbastanza da Paperone : le ha distrutto il saloon e messo KO i suoi complici come una sega circolare, prendendola poi di peso nell'immagine che ho allegato per portarla di forza alla sua concessione, obbligandola a lavorare per lui non solo per risarcirlo ma per farle imparare quanto fosse difficile e faticoso il lavoro dei cercatori che lei derubava dei fruttti dei loro sacrifici. Infatti durante il flashback ci appare molto provata, con l'abitino a brandelli, spettinata ed affaticata. Ormai ha imparato la lezione, perchè farla finire così?

Trovo davvero ingiusto che Paperone si sia arricchito mentre lei il contrario... Solo perchè è una donna? Inoltre ormai conosceva il terreno palmo a palmo, avrebbe potuto benissimo scoprire il nascondiglio delle pepite in ogni momento!

Forse Barks riteneva che questo fosse il contesto più adatto per costruire la Stella del Polo e non sono nessuno per riscriverla a mio piacimento, anche perchè questi sono solo appunti di una shipper che non tolgono nemmeno una briciola alla grandezza di questa storia, assolutamente imperdibile, la mia preferita di Barks oltre la Disfida dei dollari.

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