Per quattro giorni Magica fu costretta a stare a letto, in preda ad una
forte febbre. I famosi effetti collaterali.
Inoltre era stata costretta ad usare la magia per tornare a casa invece che la formula inversa, e ciò non l'aveva di certo aiutata. Mentre era in preda ai tremori ed alla nausea, non faceva altro che pensare a ciò che aveva trovato in quella maledetta capanna. C'era mancato un tanto così che...
"Merda!"
Con una mano sulla bocca, Magica corse in bagno a rigettare quella poca acqua che aveva bevuto, dal momento che non ingeriva qualcosa di solido dalla sera del viaggio. Rimase inginocchiata sul pavimento tremante ed ansimante, una mano invisibile che le attorcigliava lo stomaco, non aveva nemmeno la forza di far evanescere tutto...
Si sentiva sporca, quasi una guardona della più infima specie ad aver spiato l'intimità di qualcun altro, nonostante il soggetto in questione fosse Scrooge.
Non è colpa mia, come facevo a sapere che anche un misantropo come Scrooge un tempo avesse avuto una ragazza?! Non lo potevo sapere... Non è colpa mia...
Sperava che la biondina avesse avuto la vista talmente appannata da non riuscire a metterla a fuoco, da scambiarla quasi per un residuo di sogno. In fondo era accaduto tutto così in fretta...
Per la prima volta Magica si chiese se non stesse commettendo un errore, l'ultimo di una lunga serie ; si sentiva uno schifo, dentro e fuori.
Ciò nonostante era sicura che quella fosse la volta buona, aveva semplicemente sbagliato le coordinate. Doveva considerarlo come un incidente di percorso.
Un gracchiare insistente la riportò bruscamente al presente: Gennarino, il suo corvo domestico, annunciava visite.
Con uno sforzo di volontà, la strega si rimise faticosamente in piedi caracollando come uno zombie per le scale diretta alla porta, Gennarino che le svolazzava attorno impaziente.
Chiunque esso sia, lo liquiderò e me ne tornerò a dormire e a dormire e a dorm...
"Millie!" Trillò una familiare cascata di boccolosi capelli color miele non appena aprì la porta.
Magica fissò la nuova arrivata senza espressione.
"Ciao Lilith... Anche per me è un piacere vederti."
Sua cugina Lilith aveva dimostrato fin dalla più tenera età una malsana attrazione per quel vomitevole mondo rosa confetto zuccheroso delle fate ed al compimento della maggiore età aveva abbandonato lo studio della stregoneria per diventare una di loro. Così facendo i suoi occhi erano passati dalla tonalità serpente ad un caldo nocciola.
La scelta di Lilith aveva provocato una rottura insanabile con la sua famiglia e Magica era l'unica con la quale aveva continuato a mantenere un rapporto.
Nonostante fosse restata inevitabilmente scioccata e considerasse a sua volta questa decisione un insulto all'Ordine delle Fattucchiere e alla loro famiglia, non se l'era sentita anche lei di ripudiarla dal momento che erano cresciute insieme. Lilith era felice nel suo mondo colorato fatto di castelli e unicorni alati e questo le bastava.
Lilith strinse Magica in un abbraccio da orso sollevandola addirittura da terra mentre Peggy, la sua colomba bianca, andava a fare le feste a Gennarino.
"Tieni. Quella. Cosa. Lontana. Dal. Mio. Corvo."
"MaMillieèunacolombinanonseigentileaparlarecosìeguardalicomegiocanonsonotroppocariniecoccolosi?"
Magica sbuffò, quando avrebbe imparato Lilith a respirare nel mentre che parlava?
"Gennarino non è affatto coccoloso!" Gracchiò Magica nel mentre che, sconsolata, guardava il suo animaletto strofinare teneramente la testolina in quella di Peggy.
Lilith entrò spedita picchiettando i tacchi dorati sul parquet.
"Ci sarà tanto ammmore in questa casa!" Tubò.
Magica rabbrividì al solo pensiero. La fata si girò di nuovo verso di lei, notando solo allora gli occhi iniettati di sangue cerchiati da profonde occhiaie, il viso cereo, i capelli stopposi ed i violenti tremiti che la scuotevano facendole stringere la vestaglia addosso.
"Machecoshai? Sembri un po'... spenta."
"Ma che dici Lits, sto una favola..." Non appena ebbe finito la frase, Magica si sentì improvvisamente tornare le forze : la spossatezza ed i tremori erano spariti, così come la nausea. Alzò lo sguardo su Lilith, che lo ricambiò con un sorrisino indecifrabile a tutti tranne che a lei.
"Cosa mi hai fatto?" Le chiese soltanto.
"Oh, semplicemente un banalissimo incantesimo di guarigione, sono diventata un asso in quelli non verbali." Rispose Lilith passandosi con nonchalance una mano tra i boccoli.
"Noi fate abbiamo molti meno limiti di voi streghe in generale... Te lo dico sempre di diventare fata anche tu ma sei una tale testona..."
Magica preferì non commentare.
Nel frattempo che Magica faceva la doccia ed indossava abiti puliti, Lilith riassettò la casa e preparò un'invitante cenetta sulla quale Magica si tuffò famelicamente con grande soddisfazione della cuoca. Ora poteva definirsi guarita a tutti gli effetti.
"Questo è lo stress, voglio dire, mia cara tulavoritroppo!" Disse Lilith stirandosi una piega dell'attillata tunica celeste.
"Lo sai che lo stress fa venire le rughe? Per uno schianto di ragazza come te sarebbe davvero un peccato! Dovresti uscire a divertirti invece che consumare gli anni migliori della vita a spremerti le meningi per rubare una monetina ad un signore così gentile!"
Solo Lilith poteva definire Scrooge un signore gentile : approfittando del fatto che non essendo più una strega non era più allergica all'aglio, Magica era riuscita ad introdurla nel Deposito spacciandola per una segretaria, in modo tale che potesse avere un accesso diretto alla Numero Uno ; stava funzionando tutto a meraviglia fino a quando Lilith non si era tirata indietro sostendo che, queste le sue testuali parole, si sentiva terribilmente in colpa a derubare il suo datore di lavoro, come avrebbe fatto a convivere per tutta la vita con un simile rimorso, come avrebbe fatto?
L'unica che ci aveva rimesso in quella storia penosa era stata la povera miss Quackfair, trasformata senza alcuno scrupolo da Magica in una ranocchia per permettere alla cugina di usurparne il posto.
Per forza Scrooge era stato così gentile con Lilith : aveva lavorato per lui gratis di sua iniziativa.
"... Per questo secondo me tu dovresti uscire con Josh qualche volta, un ragazzo delizioso ed è taaaaaanto carino, ha queste fossette che..."
"Chiudi il forno Lits!" Sbottò Magica alzandosi in piedi : Lilith la guardò meravigliata ma in fin dei conti era abituata agli scatti della cugina, anche se sosteneva sempre che avrebbe dovuto dedicarsi agli incanti per lautocontrollo...
"Lo stress non c'entra un accidente e poi io mi diverto, due settimane fa sono andata alla MagicDisco, seguimi di sopra."
Non appena entrarono in camera sua, Magica notò con piacere che era immacolata esattamente come prima della partenza, a parte un rivoltante odore di rose.
Ancora una volta estrasse il baule ed il voluminoso tomo.
"Millietihodettomillevoltedinonusarequellibraccio!" Esclamò la fata con una smorfia inorridita.
"Lo so Lits, mi dici sempre tante cose, ma questo mi da la possibilità di arrivare a Scrooge quando non aveva ancora i mezzi per combattermi, capisci? Se il prezzo da pagare è solo un po' di febbre sono disposta a correre il rischio..."
"Sapevi anche che chi ne abusa si indebolisce sempre di più fino ad annullarsi?" La interruppe freddamente Lilith. "Millie, davvero, non ne vale la pena..."
"Si invece, stavolta non gli sottrarrò il decino prima che lo guadagni e conserverà tutto il suo potere, sarebbe andato tutto liscio se solo non fosse stato...ehm... in compagnia ecco!"
"Questa la voglio proprio sentire". Sentenziò Lilith mettendosi comoda sul letto.
Magica le raccontò tutto, dal mammuth della caverna all'arrivo nella capanna di Scrooge.
"Uuuuuuuuuh, Scrooge che faceva picci picci con qualcuno, machetenero!" Esclamò Lilith con gli occhi a cuoricino.
"Com'era Mr McDuck da giovane?"
Schiena scolpita, guance arrossate...
"Ehm... Un tipo."
"Scommetto che era uno di quelli che non vorresti fare altro che afferrarlo e..."
"Lits!"
"Ooops, censura!" Ridacchiò Lilith facendole la linguaccia. "Che mi dici di lei invece?"
"Lei era come te... Una fata."
All'improvviso si chiese che n'era stato di lei : in tutto il tempo che lo conosceva Scrooge non le aveva dato la minima impressione si fosse legato a qualcuno a parte il suo denaro, credeva fosse disposto ad andare a letto solo con esso. Eppure le erano sembrati così complici... Magica non ricordava quasi più l'ultima volta che aveva dormito così con un uomo...
"Doveva essere una persona davvero speciale." Concluse Lilith in vece sua.
"Stavolta sarà diverso, inserirò altre coordinate per non fare di nuovo il terzo incomodo ed il gioco sarà fatto, credimi avrò la mia moneta!"
Lilith guardo Magica dritta negli occhi.
"Molto bene Millie... Se è questo che vuoi... Io ti aiuterò."
Storia precedente | All for a Dine: Capitolo 5 | Storia successiva |
---|---|---|
Capitolo 3 | 20 settembre 2013 | Capitolo 5 |