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  • Archimede e il lavoro più remunerativo
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Archimede e il lavoro più remunerativo è una storia di Giorgio Pezzin e Andrea Freccero, pubblicata per la prima volta nel numero 2157 di Topolino.

Trama[]

Archimede ha appena finito un lavoro per un cliente che però gli deve ancora dei soldi. L'inventore constata che sono già in molti a dovergli del denaro e lui stesso deve pagare per i materiali e le attrezzature. Stufo di questa vita grama, Archimede decide di cambiare e trovarsi un nuovo lavoro che lo faccia guadagnare.

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Archimede comincia facendosi assumere come aiutante in una pasticceria e viene messo al bancone. Servendo i vari clienti, nota che tutti evitano le paste alla crema ed il pasticcere gli spiega che i clienti credono che la crema faccia ingrassare e le vendite ne risentono. Archimede decide allora di creare una crema che non fa ingrassare e realizza uno speciale ingrediente speciale. Il giorno dopo vengono pubblicizzate le nuove paste con una crema dietetica che permette di perdere peso. Dopo averle fatto provare ad alcuni clienti, ottengono subito un gran successo tanto che, all'ora di chiusura, il pasticcere annuncia di aver venduto a caro prezzo la ricetta ad un industria dolciaria ed ora può andare in pensione. La pasticceria viene lasciata ad Archimede che però non può gestirla da solo e decide di cercare un altro lavoro.

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Archimede si fa assumere in una ditta di vendita all'ingrosso di ricambi. Comincia così ad occuparsi degli ordini da ricevere e soddisfare raccogliendo e spedendo i ricambi. Diventa però evidente come, tra tante carte di ordini con cui destreggiarsi e ricambi sparsi tra gli scaffali del magazzino, il lavoro sia molto più faticoso di quanto sembri ed a fine giornata gli impiegati sono tutti stanchissimi. Notando alcuni rottami, Archimede ha un idea e si mette a lavorare su di essi per tutta la notte. La mattina dopo, Archimede mostra al suo capo il frutto del suo lavoro: dei robot che, ricevuto l'ordine al computer, raccolgano i ricambi dal magazzino e si occupano della consegna al cliente. Il capo si congratula con lui per aver automatizzato l'azienda, ma licenzia anche gli impiegati che ora non servono più e questi naturalmente se la prendono con Archimede che è costretto a scappare.

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Archimede capisce che deve trovare un lavoro che non lo stimoli ad inventare. Si fa così assumere come addetto al servizio reclami di un ipermercato e gli viene raccomandato di trattare i clienti con cortesia e fermezza. Ma, dopo esseri fatto mettere i piedi in testa da una cliente irascibile e aver risposto in malo modo ad un cliente troppo stupido, viene ripreso dal principale per essere o troppo arrendevole o troppo aggressivo. Non riuscendo a essere paziente con la clientela, Archimede inventata così un robot multi-faccia che risponda al suo posto. Il robot però comincia a rispondere in maniera scortese o sarcastica ai clienti ed alla fine vengono buttati fuori entrambi. Archimede si ritrova disoccupato, ma ha un idea.

Qualche giorno dopo, Archimede è tornato a fare l'inventore ma stavolta a trattare coi clienti ci pensa il nuovo robot multi-faccia.

Pubblicazioni italiane[]

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