- Amelia e la grande svolta
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Amelia e la grande svolta è una storia in due parti di Bruno Concina e Giuseppe Dalla Santa, pubblicata per la prima volta sul numero 2159 di Topolino.
Trama[]
Prima parte[]
Nella sua casa al Vesuvio, Amelia si risveglia da un incubo dove viene sconfitta ancora una volta da Paperone nell'ennesimo tentativo di rubare la Numero Uno. Consolata dalla sua scopa volante (vedi il paragrafo Curiosità), la strega si rende conto che ormai Paperone ed il suo decino sono diventati un'ossessione e non riesce a darsi pace. Amelia decide così di chiedere aiuto alla sua vecchia maestra Giselda, una strega austera e tradizionalista che vive in un antro tra i boschi della Montagna Selvaggia.
Ore dopo, Amelia giunge sul posto con la sua scopa ma, invece dell'antro, trova invece una casa moderna con tanto di piscina e campo di golf: Giselda che sta facendo un bagno di sole sfoggiando un fisico slanciato ed avvenente. L'ex maestra spiega che ha cominciato a tenersi in forma ed ha deciso di rimodernare la casa rendendola più alla moda. Entrate in casa, Giselda si mostra per nulla soddisfatta dei risultati ottenuti da Amelia e le consiglia due possibili soluzioni: rinunciare alla Numero Uno o aggiornarsi diventando più tecnologica ed efficiente. Non sentendosi a suo agio con i marchingegni moderni, Amelia decide quindi di rinunciare al decino.
Amelia viene così indirizzata da uno specialista, il mago Tito ("che non ha mai fallito"). Ma, nonostante il mago provi ogni sistema (dalla magia all'ipnosi) per toglierla dalla testa, l'idea della Numero Uno si rivela troppo radicata nella mente della strega a cui tutto ricorda la monetina. Tito deve così gettare la spugna (e cambiare il suo titolo) e consegna ad Amelia degli indirizzi per seguire l'altra opzione di Giselda ovvero aggiornarsi e rubare la monetina.
Amelia si reca così al primo indirizzo, un grosso edificio, dove si iscrive ad un corso di aggiornamento pagando l'esosa cifra di 6000 dollari. Alla prima lezione però Amelia scopre che il corso mira a sistemare solo l'immagine della strega (sostituendo anche la sua scopa) per renderla alla moda. Dopo aver litigato con l'insegnante trasformandola in rospo e fattasi rimborsare, la strega se ne va così inviperita. Amelia passa al secondo indirizzo, un laboratorio tra le montagne dove si tiene un corso di filtri magici: ma i filtri si rivelano così pericolosi e delicati che la strega decide di lasciar perdere.
Ritrovatasi al punto di partenza, Amelia prova allora ad affrontare la faccenda in altro modo e torna a casa.
Seconda parte[]
Due giorni dopo, Amelia manda in vacanza i suoi mostri servitori con lo scopo di assumerne di nuovi più competenti tramite un annuncio sul giornale. Cominciano a presentarsi alla porta mostri di ogni genere ma, per un motivo o l'altro (da chi è troppo grande a chi è inesperto o ha troppe pretese), nessuno di loro soddisfa Amelia che rinuncia anche a quest'idea.
Per rilassarsi, la strega guarda la Sfera Tv quando compare un annuncio pubblicitario riguardo un nuovo manuale ricco di idee per le streghe ed a poco prezzo. Amelia decide di comprarlo e vola agli studi, ma scopre che in allegato al manuale c'è da acquistare materiale elettronico per 10.00 dollari. Spesi tutti i suoi risparmi, Amelia torna a casa e sistema tutta l'attrezzatura. Decide così di costruire un telerubatore di monete, ma montarlo non si rivela facile ed inoltre la strega finisce per prendere la scossa. Amelia prova allora a costruire altri dispositivi, ma ogni volta finisce allo stesso modo e, dopo tante scosse, decide di gettare la spugna.
Sentendosi una fallita, Amelia torna da Giselda per chiedere consiglio. Quando entra però in casa la scopre accidentalmente intenta a recitare un incantesimo alla vecchia maniera con tanto di pentolone, mostri, sfera magica e vestito classico da strega. Amelia rinfaccia subito alla maestra la sua ipocrisia e Giselda confessa che finge solo di essere aggiornata per fare bella figura, ma in realtà non ci capisce nulla di macchinari moderni. Amelia decide così di rimanere una strega tradizionalista e promette alla maestra di non dire a nessuno la verità per salvarle la faccia. Parlando però con la sua scopa, Amelia comincia a pensare anche alla sua di reputazione.
Poco dopo Amelia arriva al Deposito e riesce a rubare la Numero Uno con la quale crea l'amuleto e diventa così ricca da essere nominata regina delle streghe. Ma in realtà il tutto si rivela essere tratto da un falso diario che Amelia sta scrivendo per i posteri.
Curiosità[]
In questa storia la scopa volante di Amelia ha delle caratteristiche inusuali rispetto alla norma quali l'avere un volto umano sul manico, muoversi di sua volontà ed esprimersi con una sorte di linguaggio espresso da disegni. Inoltre il suo ruolo nella storia (come amica ed assistente della strega) è molto simile a quello solito di Gennarino che infatti non appare.
Pubblicazioni italiane[]
- Topolino 2159 (1997)
- Super Disney 56 - Racconti intorno al fuoco (2014)
- Paperino Mese 503 (2022)