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  • Amelia e l'incubo della Numero 1
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"Che tu sia perseguitata da ciò che ti è più caro!"
L'anatema lanciato da Paperonzo verso Amelia

Amelia e l'incubo della Numero 1 è una storia di Bruno Sarda e Lara Molinari, pubblicata per la prima volta sul numero 2033 di Topolino.

Trama[]

Paese delle streghe. Dopo aver partecipato ad un congresso, Amelia va a fare shopping ed acquista dalla bancherella del mago Paperonzo dei guanti che permettono di toccare qualunque cosa trattata con l'aglio e vanno usati una sola volta. Quando però il mago le propone un altro prodotto, la strega si infuria perché è un qualcosa creato da lei e ne nasce una zuffa magica al termine della quale Paperonzo lancia un anatema; Amelia sarà perseguitata da ciò che le è più caro. La strega ignora le sue minacce ma, appena tornata nella sua casa al Vesuvio, comincia a sentirsi male ogni volta che pensa alla Numero Uno. Nell'attesa che l'effetto della fattura sparisca, Amelia mette da parte i suoi piani e decide di prendersi una vacanza.

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Nel frattempo, al Deposito, Battista è molto preoccupato perché ha fatto cadere la Numero Uno mentre la lucidava ed è finita in mezzo alle altre. Per evitare che Paperone lo scopra mette quindi un altro decino nella teca e dice al principale che andrà a comprare il necessario per lucidare le monete in modo da avere una scusa per le ricerche. Mentre Battista è fuori, giungono Qui, Quo e Qua per chiedere allo zio una donazione per la nuova sede hawaiana delle Giovani Marmotte. Paperone li invita a pescare qualcosa dalla "fossa delle Marianne" e i tre paperotti trovano solo monete di poco valore tra cui però la Numero Uno. Senza che nessuno se ne accorga, il decino viene spedito col resto dei fondi raccolti ad un isola delle Hawaii.

Proprio sulla stessa isola Amelia sta passando le vacanze e, quando un gabbiano afferra la Numero Uno e la fa cadere vicino a lei, la strega comincia a sentirsi male e si accorge della moneta. Le Giovani Marmotte locali accorrono ad aiutarla e gettano il decino in mare. Ripresasi, Amelia si chiede come sia arrivata fin lì e teme sia colpa dell'anatema di Paperonzo. Nel frattempo Battista cerca inutilmente la Numero Uno e riceve una chiamata da Paperone all'estero, arrabbiato perché diversi suoi affari stanno andando male e ordina di prendersi cura del suo portafortuna. La Numero Uno in realtà continua a passare di mano sull'isola finendo sempre per arrivare ad Amelia che se la ritrova anche a cena al ristorante.

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Il giorno dopo, sotto osservazione dei dottori, Amelia nota che l'effetto dell'anatema è sparito ed ora può andare a prendere la Numero Uno. Scopre però che, come unico incasso della settimana, è stata spedita al proprietario del ristorante che non è altri che Paperone. Infatti, a Paperopoli, un postino sta portando un pacchetto al Deposito quando viene aggredito da uno dei Bassotti. Deluso che abbia addosso solo un decino, lo regala ad un barbone il quale porta tutti gli spiccioli accumulati da un gelataio. Poco dopo arriva Amelia con la sua scopa volante, sicura che la moneta sia tornata nella solita teca, e decide di usare i guanti speciali contro l'aglio. Prima però compra un gelato e non si accorge che ha ricevuto come resto proprio la Numero Uno. Poco dopo entra nel Deposito e, tolti di mezzo gli antifurti, può sollevare la teca ignorando l'aglio e prendere il decino. Sentendo arrivare Battista, sostituisce poi la moneta con quella data dal gelataio e scappa via.

Battista ha deciso di confessare la verità al suo principale appena tornato dal viaggio all'estero. Ma Paperone riceve improvvisamente buone notizie ed abbraccia la sua Numero Uno sotto lo sguardo stupito del maggiordomo che non capisce come sia tornata. Da un altra parte, un furiosa e confusa Amelia si chiede come sia stata giocata ancora, ignara di aver avuto l'ambita moneta tra le mani.

Errori[]

La casa di Amelia appare completamente diversa dal solito, in mezzo ad un albero e sopra una distesa d'acqua invece che sulle rocce del Vesuvio.

Pubblicazioni italiane[]

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