Per approfondire, vedi le voci Cronologia generale e Timeline. |
- Ambientazione temporale dell'universo dei paperi
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Ricostruire l'ambientazione temporale dell'universo dei paperi, ossia il periodo storico in cui si svolgono le avventure dei paperi, non è facile. Esistono due "scuole di pensiero": l'asse Barks-Don Rosa e la linea senza tempo.
L'asse Barks-Don Rosa: il 1950 per l'eternità[]
Per approfondire, vedi la voce Tempo nelle storie di Don Rosa. |
Carl Barks, inventore di moltissimi dei personaggi che popolano l'universo dei paperi, scrisse storie tra il 1942 e il 1967. Don Rosa, considerato il suo più grande successore, in onore del grande autore che lo ha preceduto ambientò tutte le sue storie in quel periodo, cercando una difficile continuità tra il corpus delle opere barksiane e un periodo storico che non era il suo e che quindi gli era meno familiare. Secondo Rosa, i paperi, come molti altri personaggi immaginari, nascono, crescono e vivono (fino a invecchiare e in certi casi a morire), in un contesto cronologico preciso e solo in quello; in questo senso, le vicende che li riguardano possono essere datate con precisione.
Va detto che questa interpretazione di Don Rosa in realtà non trova moltissimi riscontri con l'opera di Barks: il Maestro dell'Oregon non volle mai definire con precisione le coordinate temporali delle sue storie, e nel corso della sua carriera fece attraversare vari decenni ai suoi eroi senza farli invecchiare. Ad esempio, in una delle sue ultime storie, Zio Paperone e la regina dei dinghi (1966), si fa riferimento esplicito a mode degli anni '60 inesistenti nel decennio precedente (i mangiadischi, la musica beat). Nella storia Zio Paperone a nord dello Yukon si fa esplicito riferimento al Klondike del 1898 come a 67 anni prima, cosa che ambienterebbe la storia nel 1965, anno in cui fu scritta. E, ammesso che per 25 anni circa Paperone sia potuto invecchiare indefinitamente, e Paperino restare indefinitamente adulto, rimane più problematico spiegare come nello stesso arco di tempo Qui, Quo, Qua si siano mantenuti sempre nel breve periodo della vita compreso fra l'età della ragione e la pubertà. Don Rosa risolve questa contraddizione ipotizzando che le storie di Barks degli anni '60 si svolgano comunque negli anni '50: ad esempio gli eventi della donrosiana Zio Paperone e l'ultima slitta per Dawson (1988) si svolgono chiaramente dopo Zio Paperone a Nord dello Yukon, eppure la storia è ambientata nel 1954.
Linea senza tempo: essere sempre attuali[]
Preferita dalla maggioranza degli autori moderni, la floating timeline, la linea del tempo "galleggiante", concede sicuramente una maggior inventiva, perché consente di ambientare le storie in un periodo contemporaneo all'autore. I personaggi non invecchiano, ma proseguono nel tempo, mantenendosi aggiornati in gusti, abbigliamento e abitudini, per essere sempre più vicini al lettore: in questa versione dell'universo vediamo i nostri eroi usare il computer, Internet, videogiochi o fare riferimento agli eventi più recenti (come Olimpiadi, Mondiali di Calcio o altro).
Perfino Don Rosa, come si è detto scrupolosissimo nel definire le coordinate cronologiche del mondo dei paperi, fa riferimento alle Olimpiadi di Lillehammer (svoltesi nel 1994) nella storia Paperino… da Paperopoli a Lillehammer, anche se non si tratta di una sua scelta: quando ha accettato l'incarico di scrivere una storia celebrativa per i XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer, Norvegia (svoltisi dal 12 al 27 febbraio 1994) la sua intenzione era quella di creare una storia ambientata durante i VI Giochi olimpici invernali di Oslo, Norvegia (svoltisi dal 14 al 25 febbraio 1952), tuttavia a Don Rosa venne chiesto di rappresentare Lillehammer e l'autore fu dunque costretto ad ambientare la storia del 1994. Per questo motivo Don Rosa considera Paperino… da Paperopoli a Lillehammer una "storia immaginaria" che non fa parte della sua continuity[1].
Di fatto, quasi ogni autore di personaggi di fantasia che ambienta le sue opere nel presente, se vede che col passare del tempo le sue creazioni hanno successo e continuano a piacere, finisce per usare una linea del tempo galleggiante, che mantenga i personaggi sempre della stessa età ma senza rinunciare all'ambientazione contemporanea. Questo vale per la cronologia della famosa serie americana The Simpsons, come per quella dei fumetti di supereroi americani, e come accennato è quello che cercò di fare, a suo tempo, Barks, come quando cercò di adeguare Paperina e Gastone al modello Hippie, in voga negli anni '60 e inesistente intorno al 1950[2]; e si hanno esempi di questo genere anche nella letteratura[3].
La cronologia senza tempo, però, dilata la linea temporale effettiva, rendendola "anti-storica": Paperone dovrebbe avere, nel 2022, 155 anni, invece di fatto viene raffigurato come un papero anziano ma non decrepito (presumibilmente fra i 70 e gli 80 anni)[4].
Una possibile spiegazione teorica comporta l'ipotesi che i personaggi degli universi Disney siano estremamente longevi e che abbiano un'aspettativa di vita superiore a quella degli esseri umani nel mondo reale. In effetti, sono piuttosto numerosi - e dovuti ad autori molto diversi - i casi di personaggi che a quanto pare dovrebbero aver raggiunto o superato il secolo di vita: oltre a Paperon de' Paperoni e a Nonna Papera, si possono citare Nonno Bassotto, Jake de' Paperoni, Genoveffa, Topo the Kid, il Dottor Paperus, Faria, la Fattucchiera di Monza, per non dire di Nocciola che dovrebbe essere addirittura millenaria (ma negli ultimi due casi si tratta pur sempre di streghe).
La proposta di compromesso di Picsou Wiki[]
Per approfondire, vedi la voce Tecnologia nell' Universo dei paperi. |
La Wiki francese dedicata a Paperon de' Paperoni (Picsou Wiki) offre un compromesso: le tecnologie potrebbero non essere anacronismi. Il mondo dei paperi è sicuramente simile al nostro, ma non necessariamente identico. È possibile che siano emerse alcune tecnologie avanzate prima in quell'universo che nel nostro. Inoltre Barks stesso presentava spesso Paperopoli come una città brulicante di razzi e attrezzature spaziali: quante volte i paperi hanno compiuto viaggi nello spazio che, attualmente, noi non siamo ancora in grado di fare!
D'altra parte, in non poche storie di Don Rosa (ad esempio Il papero più ricco del mondo, in cui compaiono modelli di televisori anni '50) l'autore si premura di mostrare proprio la tecnologia dell'epoca del mondo reale in cui si propone di ambientare la storia, quindi anche questo compromesso diventa più fragile.
Conclusione[]
Una considerazione finale potrebbe perfino liquidare l'intera questione come poco pertinente. Infatti, si tratta pur sempre di un fumetto in cui numerosissimi aspetti delle vicende sono sottratti alla logica e alla razionalità, e fra queste anomalie si potrebbe agevolmente includere la negazione della legge del tempo; non a caso, Don Rosa, fautore di una definizione cronologica precisa, è anche uno degli autori che si concede meno libertà nel raffigurare rapporti causa/effetto (che tendono a essere inevitabilmente compatibili con quelli del mondo reale), mentre per altri sceneggiatori, a partire dalla scuola italiana classica - con particolare evidenza per Guido Martina e Rodolfo Cimino - le trame che comportano situazioni surreali, illogiche, o che violano apertamente le evidenze fisiche o biologiche, sono estremamente comuni.
Non si deve dimenticare che la linea del tempo galleggiante può risultare preferibile anche per esigenze di mercato: nel caso dei fumetti Disney, esplicitamente rivolti a lettori molto giovani, il riferimento al presente, con i suoi stili di vita e le sue mode, può risultare molto più accattivante per i giovanissimi rispetto all'ambientazione in un passato a loro poco familiare, e che a loro rischia di apparire inevitabilmente "fuori moda".
Note[]
- ↑ http://nafsk.se/pipermail/dcml/1994-February/001724.html
- ↑ Sono ispirati alle mode anni '60 gli abbigliamenti dei due personaggi in Paperino e Paperina - Il marinaio antico-ma-non-troppo, che pure non contiene citazioni dirette delle nuove tendenze; l'esperimento, comunque, ebbe poco seguito e in storie successive Paperina e Gastone furono disegnati con l'immagine più consueta.
- ↑ Ad esempio la celebre giallista Agatha Christie ideò i suoi personaggi più riusciti, Hercule Poirot e Miss Marple, negli anni '20 del Novecento, come già anziani, e continuò a mantenerli della stessa età anche nella sua produzione successiva, durata circa mezzo secolo, senza per questo rinunciare all'ambientazione contemporanea, né a descrivere i cambiamenti avvenuti nella società inglese in quei decenni.
- ↑ Si noti invece che secondo la storia di Guido Martina e Romano Scarpa Zio Paperone e l'oro del Klondike il multimiliardario sarebbe nato nel 1897: questo avrebbe permesso di attribuirgli un'età plausibile per l'epoca in cui la storia fu scritta (1970). Ciò non toglie che la storia ha continuato a essere ristampata e l'età attribuibile a Paperone è diventata sempre meno compatibile anche con la data di nascita 1897.