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"È tempo di distruzione!"
Brian Grafton [1]

Altovolume è un episodio della serie PK2, scritto da Riccardo Secchi, disegnato da Emilio Urbano e apparso per la prima volta nell'ottobre 2001 sul numero 10 della rivista omonima.

Trama[]

Paperino scopre che la sua inappuntabile collega guardia giurata Tempest Gale ha una seconda vita come bassista hard rock nella band degli Impact. Pur non gradendo molto la musica del gruppo, Paperino, per amicizia verso Tempest, convince Lyonard D’Aq a prestare i locali della Century agli Impact per un concerto e poi Lyla a inviare una giornalista di 00 Channel (la neoassunta Geena Onair) a coprire l’evento.

PK ha però anche problemi più gravi cui pensare. Alla vigilia del processo a Trevor Fergus, centinaia dei  microchip da lui sottratti alla Ducklair Electronic sono misteriosamente spariti. Nelle notti successive, alcuni minidroidi a onde soniche danno l’assalto prima a una concessionaria d’auto e poi a una banca, mettendo in difficoltà lo stesso PK, intervenuto in entrambe le occasioni. Anche se è chiaro che i diabolici droidi fanno ricorso ai microchip scomparsi, le indagini, sia da parte di PK, che dei poliziotti Joshua Spader e O’Hara o dei dirigenti della Ducklair, non approdano a nulla.

Il responsabile di tutto è Brian Grafton, l’avvocato di Fergus, che mira a diventare il padrone della città usando la tecnologia rubata dal suo cliente. Suo riluttante complice è il pregiudicato Ray Gom, artista e inventore che, fra l’altro, collabora con gli Impact come tecnico del suono.

La sera stessa del concerto degli Impact, sia Pk che i due poliziotti riescono a risalire fino a Gom. Questi, preoccupato per i piani megalomani di Grafton, ha nascosto gli ultimi minidroidi che aveva costruito nelle apparecchiature acustiche degli Impact ma ha poi dovuto confessare tutto al corrotto avvocato, che è deciso a recuperare ad ogni costo le sue armi.

Intanto, la tanto attesa intervista di Angus Fangus a Everett Ducklair è sfumata, perché il giornalista si è reso conto che il suo interlocutore gli leggeva le domande nel pensiero; al suo posto, viene trasmesso il concerto degli Impact. Lo spettacolo, però, presto cede il posto al combattimento  fra  PK, venuto a proteggere i suoi amici della band, e Grafton e i suoi minidroidi. Quando l’eroe sta per avere la peggio, è salvato da Spader, che arresta Grafton e gli sottrae il telecomando con cui manovrava i minidroidi. La battaglia in diretta procura agli Impact un’insperata pubblicità.

Analisi[]

In questo episodio è conclusa la trama del traffico di microchip, iniziata in Soltanto un amico. In effetti, le due storie si possono considerare quasi come un dittico, accomunate dalla presenza dei poliziotti Spader e O’Hara, dal ruolo importante giocato nella vicenda da un collega di Paperino e soprattutto dalle atmosfere noir (significativo, da questo punto di vista, il personaggio di Ray Gom, il pregiudicato deciso a rigare dritto ma perseguitato dal suo passato). Rispetto all’episodio precedente, è però dato più spazio all’ironia, soprattutto nell’analisi dei meccanismi dei mass-media (come quelli che portano la band al successo in modo del tutto casuale).

Curiosità[]

La rubrica Digital Pk2 è dedicata agli Impact, con una scheda per ogni singolo componente.

Note[]

  1. La frase è più nota per essere il motto della Cosa, membro dei Fantastici Quattro.



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