- Alla ricerca di Topolino
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- "Sorridete Paperone non avete bisogno di quella fonte, perché si è sempre giovani finché si è pronti per l'avventura"
- ―Topolino alla fine della sua avventura con Paperone
- "Questa avventura mi ha insegnato che per raggiungere un sogno bisogna sempre cercare una nuova strada da percorrere! E se non esiste già, allora puoi costruirla!"
- ―Topolino alla fine della sua avventura con Orazio e Clarabella
Alla ricerca di Topolino è una storia scritta da Francesco Artibani e disegnata in ogni suo episodio da un disegnatore diverso pubblicata in occasione del 90° compleanno di Topolino a partire dal numero 3286 di Topolino. La storia è suddivisa in 8 episodi.
Trama[]
La scatola dei ricordi[]
Macchia Nera è fuggito rapendo Topolino ma la polizia guidata da Basettoni e Manetta riescono ad arrivare al nascondiglio del criminale circondando l'edificio ormai devastato a causa di un esplosione. Al loro ingresso i due polizziotti non fanno fatica ad arrestare Macchia Nera ritrovandolo già appeso e impossibilitato a muoversi. Il criminale però nonostante il fallimento del suo piano sembra piuttosto soddisfatto poiché è riuscito una volta e per tutte a sconfiggere il suo acerrimo nemico cancellandogli tutti i suoi ricordi. Costato il serio problema che adesso affligge Topolino preoccupato Basettoni porta l'amico presso lo studio del Dottor Enigm il quale conferma il grave problema della perdita dei ricordi. Prima di lasciarli andar via consiglia a Topolino di ripartire dalle uniche due certezze, la sua faccia e il suo nome, sperando che grazie all'aiuto degli amici più cari possa col tempo rissbloccare i ricordi perduti.
Ritornato a casa Topolino, dopo aver rifatto la conoscenza di Pluto, inizia a guardarsi intorno in cerca di qualcosa che possa aiutarlo coi ricordi perduti finché in casa non si presenta Pippo. Pippo, pronto ad aiutare Topolino coi ricordi, porta con se un vecchio album di foto delle avventure fatte con l'amico ma proprio quando Topolino sta per iniziare a sfogliarle una raffica di vento, entrata dalla porta aperta da Pluto, le fa volare via. I due iniziano a inseguirle per tutta la città sperando di recuperarne il più possibile ma l'inseguimento delle foto si conclude con un solo recupero vicino l'albero di Casa di Topolino.
Pippo è molto dispaciauto per non aver potuto aiutare l'amico come voleva ma Topolino si dimostra molto ottimista dicendo all'amico che ora avrà un nuovo album da poter iniziare. L'album si apre ed appare la parola Ottimista scritta al suo interno poi la parola svanisce e il libro si chiude di colpo. Molto propositivo per ciò che potrebbe avvenire il giorno dopo Topolino sembra aver recuperato già qualcosa da questa avventura e salutato l'amico decide di dedicare un po di tempo a Pluto.
Il mistero del Luna Park[]
Dopo aver ritrovato il suo ottimismo, Topolino decide di fare qualcosa per Minni regalandole dei fiori in modo da non fargli pesare molto il fatto che lui possa essersi dimenticato di lei cercando anche di stargli vicino. Arrivato a casa di Minni però trova un gran caos e una lettera di un misterioso rapitore che lo avvisa che se vuole rivedere la ragazza dovrà recarsi al vecchio Luna Park abbandonato di Topolinia. Una volta giunto al Luna Park, Topolino inizia a seguire le tracce lasciate da Minni che lo conducono all'interno dell'attrazione del "tunnel dei piccioncini" dove ritrova la fidanzata sprofondata in un buco sul pavimento che ha ceduto. Anche Topolino casca al suo interno creando una voragine nel pavimento instabile ancora più grande. Topolino preoccupato che il rapitore possa tornare incoraggia Minni a cercare assieme a lui una via di fuga, ma la ragazza svela a Topolino che il rapimento è stata tutta una messa in scena fatta da lei per provocare in Topolino un emozione forte che avrebbe potuto risvegliare qualche altro ricordo.
Impossibilitati a risalire dal pavimento crollato Topolino e Minni si dirigono verso vie di fuga alternative fino ad arrivare alla rimessa della mongolfiera che un tempo era una delle maggiori attrazione del parco. Sfruttando delle bombole con ancora un po di gas (trovate nella stanza), assieme a due biglietti per il volo, i due fidanzatini rimettono in sesto la mongolfiera e prendono il volo. Il gas non è però sufficente e una volta in aria i bruciatori di aria calda si spengono rendendo l'atterraggio piuttosto brusco. Tornati a casa, Topolino (ma anche Minni) sembra essersi molto divertito da questa avventura imprevista al Luna Park e decide di conservare come ricordo uno dei due biglietti trovati. Dal biglietto appare all'improvviso la parola Divertente dopodiché scompare con tutto il biglietto. Topolino sembra aver riacquisito un altro frammento dei suoi ricordi e, dopo essersi ricordato di nuovo cosa l'ha fatto innamorare di Minni, propone alla sua fidanzata di rimettere in ordine la casa che lei aveva messo a sottosopra per rendere credibile il rapimento.
Il tesoro nell'albero vecchio[]
Topolino si è preso qualche giorno di riposo su Monte Ruzzolo assieme all'amico fidato Pluto. In questo luogo il carattere giocherellone di Pluto porta il cane, e Topolino che è costretto a rincorrerlo, a scoprire gli abitanti che popolano la foresta tra cui uno strano scoiattolo che infastidito inizia a lanciare contro Topolino e Pluto delle monete d'argento. Curioso di sapere dove lo scoiattolo si sia procurato tutto quell'argento Topolino chiede all'amico di allontanare il roditore in modo da poter controllare meglio la sua tana. Credendo che quel bottino possa essere la refurtiva di qualche malvivente Topolino pensa che sia il caso d'informare lo sceriffo del luogo quando la sua iniziativa viene interrotta dagli strani abbai di Pluto. Accorso a vedere cosa sta succedendo nota che il suo fedele amico e lo scoiattolo sono stati rapiti da un losco boscaiolo dall'aspetto massiccio.
Seguendo il losco figuro Topolino arriva ad una vecchia segheria dove scopre un'intera banda di malviventi intenti a stampare denaro falso. Con l'aiuto di Pluto e dello scoiattolino Topolino riesce a mettere alle strette i criminali facendoli arrestare dallo sceriffo del luogo. Topolino torna quindi alla tana dello scoiattolo sperando di trovare il suo nuovo amichetto ma all'interno del tronco cavo ce solo un guscio di noce. Dopo aver preso la noce in mano essa si dissolve e la parola Curioso appare. Topolino grazie a questa avventura ritrova quindi un'altra parte della sua personalità perduta. Tornati alla baita Topolino e Pluto ritrovano al suo interno l'amico scoiattolino intento a fare colazione.
Gli eroi di Monte Rattmore[]
Paperino ha intrapreso la carriera di pulitore di statue e per il suo prossimo lavoro ha deciso di portare con sè Topolino in modo che questa breve vacanza su Monte Rattmore possa fargli recuperare qualche altro ricordo. Arrivati a Monte Rattmore Paperino spiega all'amico che il loro compito sarà quello di dare una sistemata alla statua di Geremia Ratt, antico fondatore di Topolinia. Paperino e Topolino, dopo aver montato l'impalcatura, si mettono subito a lavoro ma le cose non sembrano cosi semplici poiché un gruppo di picchi decide di rendergli il lavoro impossibile. Paperino inizia cosi una furibonda lotta ma del tutto inutile lotta con tali uccelli che sembrano aver sempre la meglio.
Topolino decide allora di aiutare l'amico in difficoltà mettendo in atto un astuto piano. Decide di fare esca attirando l'ira dei picchi a se che iniziano a seguirlo proprio dove dice lui, in modo che i picchi provando a colpirlo possano modificare inconsciamente la facciona della statua di Geremia. Il piano va nei migliori dei modi e dopo aver distrutto l'impalcatura i picchi volano via spaventati dall'irritata faccia della statua di Geremia Ratt che funge ora da spaventapasseri. Topolino si accorge però che nella fuga i picchi hanno dimenticato un uovo. Tale uovo diventa magico però una volta preso in mano facendo riscoprire in Topolino la Creatività. Grazie alla gita con Paperino Topolino ritrova un'altra parte di se dimenticata. Paperino teme di essere nei guai per la modifica al faccione della statua ma Topolino gli rammenta che in fondo Geremia è sempre stato descritto come un burbero brontolone e che la faccia felice con cui era raffigurato prima poco si addiceva al personaggio.
La sorgente del tempo[]
Topolino si trova presso una bottega di un rigattiere nella quale compra al modico prezzo di 1$ una strana statuetta in legno da regalare a Tip e Tap. Uscito dal negozio incontra Paperon de' Paperoni che si dimostra molto interessato e disposto a tutto pur di avere la statuetta appena comprata da Topolino. Topolino però non è disposto a cederla poiché è fortemente intenzionato a regalarla ai suoi nipoti. Tornato a casa, conoscendo la nota avarizia del papero più ricco di Paperopoli, Topolino inizia a fare alcune ricerche sulla statua per scoprire il motivo per cui Paperone è cosi insistente sul possederla. Le ricerche non portano ad alcun risultato ma Topolino nota però alcune annotazioni incise sulla statua simili a cordinate geografiche che portano su un'isolotto situato nel Mar dei Caraibi. Subito dopo Paperone, che ha seguito fino a casa Topolino, prova a rilanciare la sua offerta ma viene cacciato via senza ottenere quello che desidera.
Nella notte qualcuno s'intrufola a casa di Topolino ma non riesce a terminare il suo compito poiché viene spaventato da Pluto. Il giorno successivo Topolino, deciso a scoprire di più sul mistero della statuetta, parte verso i Caraibi e una volta giunto a Puerto Rubicondo, nelle Antille, affitta un'imbarcazione che gli possa permettere di raggiungere l'isolotto delle cordinate geografiche. All'interno di essa trova però un clandestino Zio Paperone che da finalmente una spiegazione a Topolino. Svela di possedere altre due statuine simili alla sua e che unite tutte e tre portano alla leggendaria fonte della giovinezza, tesoro a lungo cercato dallo zione. Topolino scopertà tutta la verità decide di aiutare Paperone alla ricerca di questo tesoro leggendario. Lungo il tragitto Paperone racconta la leggenda del pirata Barbagrama, pirata che scoprì la fonte della giovinezza, e della sua passione per scoprire antiche tesori dandosi molto da fare a cercare e studiare mappe.
Uniti Paperone e Topolino arrivano alla fonte della giovinezza ma ad attenderli ce pure lo stesso Barbagrama di un tempo che scopri tale tesoro ma piuttosto invecchiato a causa di un errore di un membro della sua ciurma che prese l'acqua sbagliata dalla fonte durante la fuga dalla flotta inglese. Delle tre sorgenti infatti solo una è quella della giovinezza mentre le altre due corrispondono a quella della vecchiaia e della mezza età. Nonostante una pistola puntata contro di loro Paperone e Topolino riescono ad avere la meglio sul vecchio pirata anche se un colpo deviato colpisce la cupola di vetro sottomarina inodando il luogo della fonte. Paperone non ottiene ciò che voleva, anche se gli resta comunque una bella avventura da raccontare, ma Topolino recupera, dalla statua, un'altro pezzo della sua personalità: il suo lato l'avventuroso.
La regina del fiume[]
Topolino è alle prese con il suo nuovo drone ma il telecomando sembra creare interferenze con altri dispositivi elettrici decide quindi di recarsi all'Officina di Orazio per fargli riparare il telecomando. All'officina Topolino trova il suo amico Orazio piuttosto indaffarato e pieno di droni con telecomando difettoso da aggiustare. Con tutto questo lavoro Orazio tende inoltre a trascurare la su vita compresa la sua fidanzata Clarabella che è da tempo che chiede al fidanzato aiuto per dei lavori al suo nuovo ristorante. Topolino, vista la situazione, decide di dare un'aiuto all'amico in difficoltà partendo proprio dal ristorante di Clarabella che si trova poco fuori Topolinia. Giunti sul posto Topolino e Orazio scoprono che si tratta di un vecchio battello a vapore malconcio che Clarabella vorrebbe ristrutturare per farne un ristorante galleggiante. I lavori hanno cosi inizio nonostante le mille cose da sistemare.
Il giorno successivo Topolino grazie all'aiuto dei droni riparati legandoli tutti insieme con una corda al battello riesce a far tornare a galla l'imbarcazione. Le cose procedono al meglio finché non trovano sul battello delle uova di coccodrillo che si stanno per schiudere. Questo attira mamma coccodrillo che nella rabbia distrugge la barra del timone rendendo il timone inutilizzabile. I guai sembrano non finire poiché senza timone il battello è in balia del fiume portandolo l'imbarcazione verso una cascata. Levando un po di zavorra Topolino ottiene del tempo per rimettere in atto lo stesso trucco utilizzato per far tornare a galla il battello. Con molti droni attaccati ad esso il battello prende il volo trasformando cosi l'idea del ristorante galleggiante di Clarabella in un ristorante volante. Tornato a casa quella sera Topolino riceve una visita dai due amici a bordo del ristorante volante che grati offrono una serata speciale tutta per lui. Dalla pizza speciale con la forma della sua testa Topolino ritrova L'innovazione un'altra parte perduta dela sua memoria.
Minaccia dal futuro[]
Topolino inizia ad essere troppo schietto con gli altri ma questo è dovuto al fatto che la compagna di Flip, il gangarone amico di Eta Beta, è affetta da zizzosi. Con la comparsa nel giardino di Topolino di Eta Beta l'amico spiega che i due gangaroni sembrano essersi messi nei guai e che ora sono inseguiti dal signor Wolff, un mutaforma intenzionato a catturarli. Wolff si presenta a Topolinia poco dopo a caccia delle sue prede che impaurite scappano via. Cosi i due iniziano la ricerca dei due gangaroni seguendo come traccia le persone che sembrano essere affette da zizzosi. Topolino ritrova Flip e la sua fidanzata ma anche il mutaforma arriva da loro mostrandosi finalmente nella sua vera forma.
Il mutaforma svela di voler utilizzare l'effetto della zizzosi per scatenare una rivolta nel suo pianeta e successivamente salirne al comando. Topolino affronta coraggiosamente il mutaforma sconfiggendolo. Una volta tornati a casa Topolino invita Eta Beta e i due Gangaroni ad entrare in casa per un po di relax ma dalle sue chiavi esce un altro pezzo di personalità: Aperto, cioè quel lato della sua personalità in grado di accogliere chiunque senza farsi troppe domande, senza farsi troppe domande e soprattutto senza preoccuparsi delle differenze.
La macchina della memoria[]
Altacraz, Macchia Nera, intenzionato a togliere una volta uscito di prigione anche i ricordi di tutti i topolinesi, incarica Gambadilegno di rubare il nucleo della macchina del Dottor Enigm in grado di far tornare l'ultimo pezzo di ricordi a Topolino. Il giorno seguente tutto è pronto al laboratorio del Dr Enigm ma la macchina dei ricordi non funziona poiché il nucleo è stato rubato. Topolino scopre che a far ciò è stato l'inserviente che in realtà non è altri che Pietro Gambadilegno. Inizia cosi un lungo inseguimento che porta Topolino e Gambadilegno all'interno della Torre dell'Orologio.
Qui durante l'inseguimento il nucleo cade e finisce tra gli ingranaggi degli orologi della torre. Fortunatamente Pietro lo recupera prima che si possa rompere ma per far ciò resta appeso tra gli ingranaggi rischiando di cadere. Topolino lo salva perdendo però la possibilità di recuperare il nucleo sano. Fuori dalla Torre la polizia arresta Pietro e dopo aver consegnato ciò che ne resta del nucleo, ormai i frantumi, l'ultimo ricordo di Topolino si sblocca. Con il ritrovo del suo Altruismo Topolino ritorna a essere quello di un tempo.