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Alberto Lavoradori (Mestre, Venezia, 1965) è un fumettista e disegnatore italiano.
Biografia[]
Alberto Lavoradori nasce a Mestre nel 1965. Nel 1989 lavora nello studio di Paolo Ongaro, storico autore e collaboratore anche di Walt Disney Italia, e viene inserito nel gruppo di giovani autori chiamato Disney University.
Nel 1990 esordisce ai disegni con la storia Paperino e la gita organizzata su testi di Carlo Panaro e pubblicata su Paperino Mese. Qualche mese debutta anche su Topolino con la storia Zio Paperone e i veterani del Klondike.
Fino al 1999 realizzerà una sessantina di storia tra cui qualche collaborazione straniera. La storia più importante è sicuramente Evroviani, il primo episodio della saga di Pikappa. Lavoradori, avendo già lavorato su Paperinik, venne coinvolto nel progetto del rilancio dell'eroe. Tuttavia, dato il suo particolare stile grafico divisivo, non disegnerà altri episodi.
Infatti le storie assegnategli saranno sempre meno e, nel primo decennio del 2000, Lavoradori si allontana dalla Disney seppur continuendo a disegnare ed a sperimentare nuovi stili. Pubblica così Gommo e Stirpi, opere di fantascienza a metà tra fumetto e libro.
Nel 2012 Lavoradori torna sulle pagine di Topolino con la storia Paperinik e l'impresa messicana. Realizzerà solo alcune storie tra cui nel 2016 la mini-serie PK Tube (che omaggia i 20 anni di Pikappa) ed nel 2019 il primo episodio di PK - Un nuovo eroe, rilancio del personaggio sulla rivista Topolino Fuoriserie.
Stile[]
Lavoradori è noto sopratutto per il suo particolare stile artistico che ha suscitato reazioni opposte tra i lettori di Topolino.
Inizialmente il suo stile di disegno si rifà principalmente al maestro Giorgio Cavazzano, sia nelle fattezze dei personaggi che nel dinamismo. Tuttavia col tempo il suo tratto diventa sempre più stilizzato e geometrico. I personaggi assumano un aspetto rigido e spigoloso, in completo contrasto con le usuali forme tondeggianti. I mezzi ed i fondali diventano meno realistici e proporzionati.
Durante il suo periodo lontano dalla Disney, il suo stile diventerà sempre più legato alle forme geometriche con un abbandono totale delle linee curve. Tutto questo favore rende i personaggi più dinamici e, nel caso di quelli Disney, più buffi (sentendosi l'autore libero di distorcerli a suo piacimento).